Xylella, Stefàno al Ministro Martina: "L’Ue superficiale ci porta al collasso, aiutaci a tutelare gli interessi di un territorio martoriato”
Xylella: Dario Stefàno scrive a Ministro Maurizio Martina:
“Caro Ministro, dacci una mano per salvare il Salento. L’Europa non può continuare con questo approccio burocratico e superficiale. Il collasso del sistema è alle porte”. È il senso dell’accorato appello che il senatore pugliese Dario Stefàno ha inviato al Ministro dell’Agricoltura affinché sia intrapresa in modo forte e deciso la difesa e la tutela degli interessi di un intero territorio martoriato dalla Xylella.

“Le scelte che sembrano voler essere assunte dalla Commissione Europea - scrive Stefàno - non fanno che accrescere le preoccupazioni: l’ipotesi, per come ventilata, di voler bloccare qualsiasi movimentazione di oltre 150 piante ritenute specie ospiti di Xylella a livello mondiale nella regione Puglia se da una parte è l’espressione di una logica cieca e irrazionale che non tiene nel minimo conto il tanto e buon lavoro scientifico svolto fino ad oggi dalle Istituzioni coinvolte, dall’altra incendierebbe ulteriormente lo scenario, portando al collasso un intero asset strategico che non è solo regionale, poiché parliamo di una specificità che rende il Salento emblema della vocazione e della cultura agricola in Italia ”.

“Sono stato fra i primi – prosegue Stefàno - a riconoscere la necessità di porre in essere misure importanti e imponenti tali da limitare e calmierare la diffusione di questa infezione, ma oggi non possiamo permettere che vengano applicate e perseguite misure ulteriormente nocive al nostro territorio. La Commissione Europea commette il solito errore, apparendo ancora una volta priva di anima e cieca esecutrice di una grigia burocrazia”.
“Ti chiedo dunque di rafforzare la posizione dell'Italia in ambito comunitario su tale emergenza, affinché siano adeguatamente tutelati gli interessi economici del nostro Paese, nonché debitamente e ragionevolmente indirizzate le decisioni di natura fitosanitaria da parte della Commissione Europea, alla luce di quei significativi risultati tecnico-scientifici finora ottenuti, e si trovino dunque strumenti e risorse adeguati per indennizzare quanti non riusciranno a preservare la propria attività dall'aggressione di questa epidemia”.
“Servono azioni – conclude Stefàno - per contrastare efficacemente questa emergenza fitosanitaria e sottrarla alla superficialità con la quale l'UE intende continuare ad approcciarsi”.
(gelormini@affaritaliani.it)