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Roma
Ambulanti via dai monumenti, postazioni dimezzate. Cafarotti: “Ripuliamo Roma”

Dopo i camion bar, anche buona parte dei venditori ambulanti salutano il centro storico e i monumenti di Roma. Durante il Tavolo del Decoro, dimezzate le “postazioni compatibili”. Felice del lavoro svolto l'Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Cafarotti: “Così ripuliamo Roma”.

 

Presentato il piano di riordino del “Tavolo del Decoro” del Comune di Roma con cui viene definito "il numero delle 'postazioni Compatibili' (del commercio ambulante, ndr), che è pari a circa il 50%, del totale censito". È quanto rende noto la Soprintendenza Speciale di Rom sottolineando che il "Tavolo del Decoro, cui partecipano la Soprintendenza Speciale di Roma, la Sovrintendenza capitolina, il Dipartimento Attività Produttive di Roma Capitale e la Polizia Locale, ha comunicato lunedì, insieme alla Regione Lazio, gli esiti dei lavori svolti alle Associazioni di categoria. Gli stessi, saranno alla base del protocollo d'intesa tra Roma Capitale, la Regione Lazio e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali".

L'iniziativa è nata con l'obiettivo "di contrastare, nelle aree pubbliche aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico, l'esercizio di attività commerciali e artigianali in forma ambulante o su posteggio, nonché di qualsiasi altra attività non compatibile con le esigenze di tutela del patrimonio culturale, con particolare riferimento alla necessità di assicurare il decoro dei complessi monumentali e degli altri immobili del demanio culturale interessanti da flussi turistici particolarmente rilevanti". Per ottenere questi risultati, sono state individuate una metodologia di lavoro, gli ambiti territoriali e le tipologie commerciali. Le zone dove il fenomeno del commercio ambulante era maggiormente impattante sono state suddivise in 7 ambiti territoriali, e poi individuate due categorie: le aree rosse, dove vige un vincolo monumentale dichiarato e tassativo; aree rosa, dove ci sono invece vincoli storico artistici, con zone di rispetto oppure con condizioni d'uso particolari, a esempio per ragioni di sicurezza o di altro genere.

Nel dettaglio nell'area di San Pietro, Borgo, Conciliazione, Sant'Angelo e Risorgimento le cosiddette “postazioni compatibili” passano da 23 a 7; nell'area Termini, Repubblica, Castro Pretorio, Esquilino e San Giovanni passano da 144 a 65; nel settore Gianicolo, Villa Borghese e Pincio da 17 a 7; nella zona di Testaccio e Trastevere da 53 a 26 mentre nell'area Caracalla, Cave Ardeatine, Ostiense e Appia Antica da si scende da 44 a 35 postazioni compatibili.

"Soddisfatto degli esiti del nostro lavoro e delle indicazioni del tavolo del decoro. Lo abbiamo coordinato - afferma Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale - con un obiettivo ben preciso: ripulire Roma. Abbiamo più che dimezzato tutte le postazioni esistenti, togliendo quelle dichiarate incompatibili con il decoro, tra ambulanti, camion bar, postazioni anomale, rotazioni, stagionali e fiorai. Da adesso inizia la partita vera: in tempi brevi, i Municipi dovranno spostare altrove tutte le postazioni irregolari. Come promesso, tutte le zone di pregio torneranno a brillare: da Fontana di Trevi a Piazza San Giovanni in Laterano, passando per via della Conciliazione, ad esempio, non ci sarà più nessuno. Tutto questo lavoro si è reso necessario perché in passato gli amministratori 'competenti' hanno rilasciato titoli autorizzativi a pioggia, senza pietà per i monumenti più visitati del mondo".

"Sono stati mesi di lavoro proficuo - sottolinea Francesco Prosperetti, Soprintendente Speciale di Roma - che si concretizzano oggi con delle indicazioni precise sul commercio ambulante che abbiamo consegnato alla Regione, alle categorie, ai Municipi della Capitale. Come in altri casi, basti pensare alle trasformazioni urbanistiche, la Soprintendenza è stata chiamata a intervenire in un ambito che potrebbe apparire al di fuori delle sue tradizionali competenza. Abbiamo collaborato con convinzione anche perché il decoro è diventato un tema molto sentito per la città, e tuttavia resta molto strano che tra le grandi capitali, solo a Roma queste situazioni sembrino irrisolvibili".

"Ora esiste - prosegue Prosperetti - uno strumento per affrontare la situazione, e con questo è augurabile che finiscano gli alibi e i rinvii, perché è un compito, anzi un dovere rendere più vivibile la nostra città. Senza dimenticarci che il vero decoro si ottiene attraverso l'amore di tutti i gli abitanti per la loro città, e trasmettendolo anche a chi arriva per un soggiorno turistico, per una partita di pallone, per lavoro".

"Abbiamo seguito con attenzione i lavori del Tavolo del Decoro svolti dal Comune di Roma e dalla Soprintendenza dei beni culturali. Questo lungo lavoro - osserva Gian Paolo Manzella, assessore Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Start-Up, 'Lazio Creativo' e Innovazione - ha cercato con attenzione un punto di equilibrio tra le diverse esigenze in campo e sono convinto sia una base per definire i prossimi passi. A partire dall'Intesa tra la Regione e il Comune per prendere atto dei risultati del Tavolo e avviare la fase attuativa. Come Regione e in attuazione di chiare indicazioni normative continueremo a dare supporto a questo processo, una collaborazione istituzionale che ritengo essenziale per affrontare una tematica con risvolti cruciali per il nostro territorio, per le attività economiche, la qualità della vita, l'immagine della Capitale e per le prospettive del turismo".

Anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, commenta la decisione di allontanare le bancarelle dai monumenti: “Via bancarelle e camion bar che rovinano l’immagine di Roma. Da anni i monumenti della città sono 'devastati' da ambulanti che vendono bibite, panini, piccoli gadget di fronte ai nostri gioielli d’arte. Questo è intollerabile. Abbiamo quindi deciso di dimezzare tutte le strutture degli ambulanti davanti ai monumenti: da oggi si potranno rilocalizzare in altri luoghi tutte le postazioni dichiarate incompatibili con il decoro. Fontana di Trevi sarà finalmente libera dalle postazioni. Arginiamo così il marasma delle licenze autorizzative rilasciate negli anni passati”.

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