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Roma
Carabinieri, il calendario 2019 è anti-fake: 365 giorni dedicati alla cultura

di Emma Evangelista 

I carabinieri sono anche i custodi della bellezza e lo affermano con la stampa del calendario 2018 che si ispira ai valori secolari dell'Arma e alla protezione dei beni culturali, in particolare a quelli riconosciuti patrimonio dell'Unesco.

 

In controtendenza con lo scorso anno il prestigioso calendario, presentato stamane presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, è meno concettuale dei precedenti e ispirato sicuramente dalla sensibilità del comandante generale dell'Arma , Giovanni Nistri, che ha dedicato una particolare attenzione alla cultura e al valore che i reperti storici e artistici possono rappresentare per il Paese. Inoltre questa edizione è stata pensata per la ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente dei 50 anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Sono stati “inseriti tutti con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola” – ha dichiarato nel suo intervento il Comande Generale Giovanni Nistri. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Accompagnano le immagini dei luoghi simbolo della Nazione le altre articolazioni dell’Arma, attraverso la rappresentazione di uniformi e “principalmente di volti. Il volto” - ha proseguito il generale Nistri - “è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese. E quelli presenti nelle tavole… stanno ben attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme…perché noi siamo e ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso come identità nazionale”.

Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, vicini all’Arma ma anche ai cittadini.

Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, vicini all’Arma ma anche ai cittadini.

Le tavole del Calendario, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo con una grafica  verista, mese dopo mese, mostra i volti dei militari impegnati nelle varie specialità. Sulle pagine sono acquerellati i volti dei veri protagonisti della scena quotidiana dell'Arma: gli uomini e le donne in servizio effettivo che operano nei diversi campi. A fare da sfondo le bellezze del Belpaese. Un calendario, però, che "va conservato con cura perché anche se ne sono sate stampate circa 1milione di copie, sarà difficile riprodurle perché sono antifalsificazione"  ha spiegato il  generale Massimo Mennitti , Capo del V Reparto "Relazioni esterne e Comunicazione" del Comando Generale dell'Arma che ha presentato il calendario e ha mostrato ai raggi ultravioletti che nella trama della carta, realizzata apposta per il calendario  sono stati inserite filigrane, blu e rosse come in colori dell'Arma, che rendono questa carta speciale, come le banconote. Dunque il calendario diventa oggetto di culto e anche di valore. Massimo Giletti che ha presentato l'evento insieme ad Alberto Angela e Licia Colò ha aperto la kermesse con un pensiero di  fedor dostoevskij "La bellezza salverà il mondo" e in questa frase anche Alberto Angela ha trovato la sintesi del valore degli uomini e delle donne della forza armata.  "Questo calendario - ha dichiarato lo scienziato conduttore - è un'opera di identità che rappresenta scatti di DNA, perchè ogni italiano si riconosce nell'opera d'arte, nel monumento, nel reperto, nel piccolo quadro della Chiesa di campagna che gli è più vicino e che lo rappresenta. queste pagine - ha aggiunto - sono come tasti di un pianoforte che suona la sinfonia del nostro futuro perchè è un album di famiglia del nostro modo di pensare", nelle immagini è racchiusa tutta la bellezza costruita che i carabinieri quotidianamente preservano e tutelano con la stessa cura con cui si relazionano con  i cittadini.

Durante la manifestazione è stata presentata anche l’Agenda Storica 2019,  incentrata sul tema “I Carabinieri nella letteratura”, con uno specifico inserto curato dal Prof. Pietro Sistocon una carrellata tra i romanzi storici da  “La rassegna di Novara” di Costantino Nigra, alle avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e il libro Cuore di Edmondo De Amicis. Fra i classici del Novecento si ricordano I Racconti del Maresciallo di Mario Soldati e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia. Si arriva infine ai nostri giorni, con i romanzi di Andrea Camilleri e Gianrico Carofiglio, di Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, dell’ospite Piero Colaprico e di altri ancora. Di nuova edizione anche il Calendarietto da tavolo, dedicato alla Via Francigena e alle riserve naturali protette dai carabinieri Forestali e il Planning da tavolo che tratta le Città Italiane Capitali Europee della Cultura. Il ricavato del calendarietto sarà devoluto all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri (ONAOMAC) e quello del planning all’ospedale pediatrico “Gaslini” di Genova.

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