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Roma

“Oggi parliamo di Odevaine con la rassegna stampa con fatti noti a tutti, vorrei sfidare chiunque nel luglio del 2011 a mettere in discussione la professionalità del dottor Odevaine”. Così il sottosegretario Giuseppe Castiglione, nel corso dell’audizione in commissione d’inchiesta Migranti. “Se io non ho avuto alcun dubbio, - ha continuato - nessuno ne ha avuto Zingaretti, che stimo, a nominarlo comandante della Polizia provinciale di Roma, nessun dubbio ha avuto la Melandri a nominarlo consigliere al ministero dei Beni Culturali, nessun dubbio ha avuto il sindaco Veltroni. Per me quello era garanzia di trasparenza, in quel momento era come se avessimo nominato la persona più autorevole e rappresentativa che c’era nel panorama”.
“L’Upi – ha continuato - al tavolo di coordinamento tecnico nomina il dottor Odevaine in relazione alla sua funzione, la sua professionalità era assolutamente nota e quindi pensavamo di aver fatto un ingaggio importantissimo per questo ruolo”. Una figura, quella di Odevaine, “da tutti conosciuta, - ha continuato Castiglione - da me non conosciuta ma solo dall’esperienza. Quindi – ha aggiunto - d’intesa con il vice presidente dell’Upi, Zingaretti, abbiamo proceduto alla designazione al tavolo tecnico del dottor Odevaine”.

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