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Roma
Il Tar: vietato sedersi sulla scalinata di Trinità de' Monti. Sì alle multe
Vietato sedersi sulla scalinata

Anche il Tar conferma i divieti del Campidoglio: vietato sedersi sulla scalinata di Trinità de' Monti. E quindi sì alle multe per i trasgressori della delibera capititolina. Era l’8 agosto del 2019 e il nuovo regolamento di polizia urbana era entrato da poco in vigore.

L’Assemblea capitolina, infatti, aveva stabilito il divieto, nelle more delle norme anti bivacco, di sedersi sulla scalinata di Trinità dei Monti e piazza di Spagna. Ma un avvocato ha voluto sfidare le regole facendo ricorso al Tar. 

La storia

Lorenzo Simonetti, titolare insieme all’avvocato Claudio Miglio dello studio “Tutela Legale Stupefacenti”, aveva deciso di disobbedire al provvedimento, andandosi a sedere sui gradini della storica scalinata. I vigili urbani presenti lo hanno multato e “daspato” per 48 ore da piazza di Spagna. Un provvedimento contro il quale Simonetti, assistito proprio da Miglio, ha fatto ricorso. Così, dopo anni, è arrivata la sentenza del Tar: i provvedimenti erano giusti e l’avvocato dovrà pagare.

La sentenza

Simonetti, dopo la multa e l’allontanamento, aveva presentato ricorso al Tar del Lazio perché, a suo dire, l’atto era “infamante per il proprio decoro, anche professionale, restando altrimenti il suo nominativo all’attenzione del Questore” e, inoltre, la sua condotta non limitava “la libera accessibilità e fruizione della scalinata di Trinità dei Monti”, si legge nella sentenza emessa dal tribunale. Per i giudici, invece, Simonetti non solo intralciava il passaggio ma deturpava anche l’immagine di tutto il monumento. Secondo il Tar, quindi, il solo sedersi su un monumento, come le scalinate, costituisce violazione dell’articolo 9 del decreto legge 114 del 2017 perchè l'uomo avrebbe impedito la fruizione del "bene monumento". 







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