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Roma
Mafia: boss, stragi, sentenze, mappe e tabelle. Ecco la super banca dati

di Valentina Renzopaoli

Una vera e propria banca dati sterminata sulla mafia e sulle mafie. Da Cosa nostra alla 'ndrangheta, alla camorra, passando per le mafie locali legati a specifici territori e alle mafie straniere ormai radicate in Italia, quella albanese, cinese, nigeriana.

A lavorare, da anni, all'Enciclopedia delle Mafie è Fabio Iadeluca, maresciallo dei carabinieri, super esperto di organizzazioni criminali e della loro storia. L'aggiornamento di questa opera imponente è stata presentata presso la Corte d'Appello di Roma. Più che un “aggiornamento” si tratta di una nuova edizione ricchissima di dati, numeri, sentenze introvabili.

Il testo kolossal è composto da sei volumi e sei dvd, realizzato da oltre 350 autori, che comprende più di 400mila pagine di atti parlamentari, 70mila pagine di sentenze, oltre 5mila fotografie, centinaia di grafici e tabelle, per un totale di circa 4mila lemmi.

In quest’opera, il fenomeno della criminalità organizzata, in tutte le sue forme, declinazioni ed estensioni, è trattato in maniera scientifica e oggettiva sotto tutti i punti di vista: storico, sociologico, economico, criminale e giuridico.
L’autore parte dal presupposto che i fenomeni mafiosi rappresentino un pezzo molto importante della storia del nostro Paese, da cui non è possibile prescindere se si vuole capire il presente. “La storia d’Italia senza la storia delle mafie è una storia a metà”, sostiene Iadeluca.

“I primi 3 tomi trattano le mafie autoctone nei loro territori di origine, Cosa nostra in Sicilia, la Camorra in Campania, la ’Ndrangheta in Calabria, la Sacra corona unita in Puglia, i basilischi in Basilicata. Magistrati e membri delle Forze dell’ordine impegnati nella lotta al crimine analizzano la situazione della criminalità organizzata; una ricca sezione è dedicata alla storia di queste forme di criminalità organizzata e alle biografie criminali dei principali boss”.

Il secondo volume amplia gli orizzonti al resto d’Italia e al mondo. È noto infatti che le mafie “classiche” non siano presenti solo nel Sud Italia, ma abbiano infiltrazioni in tutto il resto del Paese. E poi ci sono le mafie straniere, ossia quelle forme di criminalità organizzata che hanno una struttura simile a quella delle mafie italiane e che operano in Italia, spesso in collaborazione con esse, soprattutto nel traffico di stupefacenti, nella tratta degli esseri umani, nell’usura ed estorsione e nei reati contro il patrimonio.

Il terzo volume è dedicato agli strumenti legislativi – come l’articolo 41 bis sul carcere duro o l’aggravante mafiosa – e alle istituzioni il cui compito è il contrasto alla criminalità organizzata: Direzioni antimafia, commissioni, raggruppamenti speciali delle Forze dell’ordine, “Eurojust”, ma anche associazioni di semplici cittadini come “Libera”, a dimostrazione di come sia cambiata la percezione della criminalità organizzata anche dove essa è più profondamente radicata.
Il quarto volume è il vero e proprio Dizionario delle mafie, un’opera di oltre 4.000 lemmi, realizzata con il prezioso apporto di dottrina e di esperienza di docenti universitari, magistrati, avvocati e appartenenti alle Forze dell’ordine.

I diritti di autore dell’opera sono interamente devoluti alle attività del dipartimento di Onco-ematologia pediatrica e Medicina trasfusionale dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.


 

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