Stadio Roma: “Raggi ci è finita con tutte le scarpe”. La condanna di Emiliani

di Fabio Carosi

Duecentosettanta pagine per raccontare la storia di Roma Capitale dal 1870 ad oggi, debiti compresi; decine di fogli dedicati al Pd e alla sua crisi romana e nazionale e spazio anche all'avventura romana del Movimento Cinque Stelle e di Virginia Raggi, bollati come “improvvisazione al potere, dilettanti allo sbaraglio, parole più che programmi elaborati”. Sta scritto nell'ultimo libro di Vittorio Emiliani, Roma Capitale Malamata.

Emiliani, già storico direttore del Messaggero e poi senatore Pd, affronta il tema del debito di Roma con una capacità narrativa unica e una chiave storica che parte da lontano, da quella Capitale costruita dai Piemontesi a tavolino senza risorse e senza tenere conto della grande malattia:la svendita del suolo che l'ha trasformata in una città ostaggio dei padroni dei terreni, iniziando dal “mostro” Vaticano per finire coi palazzinari. Una speculazione continua che si ripropone secondo Vittorio Emiliani con l'ultima perla: lo stadio della Roma a Tor Di Valle.

 

Dal “suicidio del Pd”, all'ascesa della Raggi, Emiliani ripercorre così la presa del Campidoglio: “In realtà, pur essendo certi da mesi di una vittoria, i Pentastellati non hanno elaborato un abbozzo di programma politico-amministrativo, né hanno chiamato qualche esterno di prestigio, realmente competente, a concorrervi o entrare in giunta. O meglio, accetta di far parte dell'incerta squadra uno degli urbanisti più attrezzati.. Paolo Berdini”. Su Berdini in difficoltà il passaggio è feroce: .. per il pressapochisimo e anche per l'ostinazione della sindaca”.

Quindi il tema dello Stadio della Roma a Tor di Valle. “... Lei che da consigliera l'ha avversaro nel modo più duro e reciso, accetta di trattare la proposta quanto mai scivolosa e speculativa, finendoci dentro con tutte le scarpe”. Infine il giudizio tranciante: “Improvvisazione al potere”.

Roma Capitale Malamata è un libro consigliato a chi vive a Rome e soprattutto a chi ha l'ambizione di volerla governare.