Pillole d'Europa

AIUTI A CITTA’, DONNE E CYBERSECURITY, PENSIONI ,TUTELA ORCHIDEE

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

                             

Domanda: ho una pensione di reversibilità e vorrei sapere se anche negli altri Stati europei le pensioni delle vedove sono così tartassate, io e mio marito abbiamo sempre lavorato, da quando sono vedova e in pensione dove sono tutti i contributi che avevamo versato? Se li tiene tutti lo Stato? Marica Ersilio

Risposta: può fare riferimento alla Federspev che è molto attiva in Italia e in Europa per difendere i diritti dei pensionati e si è anche molto attivata per le pensioni di reversibilità. La Corte dei Conti nel Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2021 ha proprio chiesto di ripensare il sistema di tassazione delle pensioni, denunciando il persistere di “sbilanciamenti” sui redditi medi nonché andamenti “irregolari e distorsivi delle aliquote marginali effettive”, affermazioni che ben si ingranano alle pensioni di reversibilità. “In Italia rispetto ad altri Stati europei, “ dicono il prof. Michele Poerio e il prof. Marco Perelli Ercolini, rispettivamente presidente e vicepresidente di Federspev, “la legge Dini del 1995 ha tagliato le pensioni di reversibilità del coniuge superstite senza figli a carico in relazione al suo reddito e qui la prima osservazione: la pensione di reversibilità è una forma previdenziale e non assistenziale, che deriva da un tacito contratto sociale: prestazione sostenuta da espliciti versamenti contributivi a valore corrente durante tutta la vita lavorativa. La scure fiscale va ad incidere pesantemente con l’applicazione della aliquota marginale essendo assommata per l’imposizione fiscale ai redditi del coniuge superstite. Ci stiamo adoperando perché il Governo ci ascolti e in modo che il legislatore intervenga a correggere questi iniqui tagli sulle pensioni e, in particolare, riveda il trattamento fiscale in base all’aliquota marginale su questi trattamenti di pensione che ripeto non sono assistenziali, ma derivano da pesanti versamenti contributivi”.  FEDER.S.P.e V. (Federazione Nazionale Sanitari Pensionati e Vedove) è  l'unica associazione sindacale che non si occupa solo di titolari di pensione, ma si fa carico istituzionalmente anche dei problemi delle loro vedove, che entrano a far parte in prima persona degli Organi Direttivi dell'Associazione stessa. “Nella nostra Federazione dei Pensionati Sanitari (medici, veterinari e farmacisti), Vedove e Superstiti, che ricordo, è apartitica, senza scopo di lucro, tocchiamo con mano il disagio di questi tagli sulla vita delle persone e riteniamo che sia urgente una riflessione da parte del Governo per tutelare meglio i diritti dei cittadini in modo che non ci siano disparità anche a livello europeo” ribadisce il prof. Michele Poerio.

 

Domanda: mi interesso di temi di genere, ci sono associazioni che collaborano a livello europeo su temi di questo tipo quali leadership al femminile e la cybersecurity in cui mancano molte donne ? Rosanna Verecco

Risposta: sì ci sono associazioni come EWMD, WILEUROPE che fanno anche formazione e incontri e un talent program per la leadership al femminile e corsi di coaching. Inoltre ci sono associazioni al femminile che fanno networking su vari temi quali ad esempio nel settore della cybersecurity ci sono oltre 50 associazioni femminili a livello internazionale,  in Italia c’è Cyberladies, ma ci sono anche l’associazione francese CErcle des Femmes de la CYberSécurité (CEFSYS) ; inoltre la European Cyber Security Organisation ha creato Women4Cyber, una iniziativa per incrementare il networking e la partecipazione delle donne nel settore. C’ è inoltre l’ Executive Women’s Forum (EWF) su Information Security, Risk Management & Privacy. Anche la Fondazione Bellisario è molto attiva e oltre a dare premi alle donne più talentuose, organizza seminari, convegni e newsletter informative su vari temi tra cui anche la cybersecurity e l’intelligenza artificiale. La Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Lella Golfo è ideatrice del Premio Bellisario, è stata deputata ed il suo nome è legato alla Legge 120/2011 che ha introdotto in Italia le quote di genere nei Consigli di Amministrazione e nei collegi sindacali delle società quotate e controllate dalle Pubbliche Amministrazioni, di cui è stata prima firmataria.

                                                                                              

Domanda: Milano partecipa a progetti europei, io vivo in zona porta romana e avremmo bisogno di rinnovamento, Nicola Guspini

Risposta: sì, ha ad esempio  c’è il progetto denominato See Me In finanziato dal programma interregionale comunitario Central Europe, che intende proporre idee, modelli e servizi che possano rendere più innovative e competitive le imprese degli immigrati già stabilmente residenti negli Stati dell’area di progetto.  Stando ai dati ci sono circa 32 nuove imprese gestite da stranieri aperte ogni giorno in Lombardia, dove si concentrano il 20.3 per cento delle attività imprenditoriali di questo tipo. In Italia si contano 600mila imprese, il 9,9 per cento del totale alla fine del 2018. Di queste l’80 per cento sono micro-imprese individuali. SEE ME IN, finanziato con i fondi del programma europeo Interreg Central Europe, intende colmare il divario fornendo alle imprese di immigrati (secondo la definizione dell’Unione Europea “persona nata fuori dalla EU che attualmente risiede legalmente in un paese EU) mezzi e strumenti per diventare più competitive sul mercato. Il progetto è coordinato dalla Fondazione Politecnico di Milano e comprende 10 partner provenienti da cinque diversi paesi europei (Italia, Croazia, Slovenia, Ungheria e Germania), tra i quali, per l’Italia, il Comune di Milano. Per la Sua zona Le segnalo che c’è Sharing Cities  progetto europeo finanziato dal programma Horizon 2020 – Smart Cities Lighthouse - che ha l’obiettivo di realizzare un quartiere “smart” a emissioni "quasi" zero, per rispondere alle principali sfide ambientali delle città e migliorare la vita quotidiana dei suoi abitanti. Il progetto supporta l’adozione di un approccio innovativo per rispondere ad alcune delle principali sfide ambientali: abbattere le emissioni di carbonio di edifici e mezzi di trasporto e migliorare la qualità dell’aria, della vita delle persone e creare una città smart, dove la tecnologia è al servizio del cittadino. Nel quartiere di Porta Romana/Chiaravalle sono previsti interventi per rendere la zona un laboratorio di trasformazione ed innovazione per l’intera città. Il progetto coinvolge Londra come capofila, Milano e Lisbona a cui spetta sperimentare soluzioni intelligenti e integrate e tre città “follower” Bordeaux, Burgas e Varsavia, che replicheranno i modelli proposti dalle città a guida del consorzio.  L'ammontare complessivo del progetto è di circa 24 milioni di euro, di questi circa 8,6 milioni sono destinati al partenariato locale, di cui circa 2,1 milioni per il Comune di Milano e le sue terze parti.  Sui progetti relativi alle città se ne parlerà anche in un webinair previsto per il 16 settembre organizzato dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea in quanto ci sono diversi fondi tra cui le UIA e i bandi Urbact III.

Domanda: sono un appassionato di orchidee, non c’è un progetto europeo che si occupi di queste magnifiche piante?  Vincenzo Lucchino

Risposta: sì, c’è ad esempio il progetto  europeo LifeOrchids che si occupa di proteggere e preservare le orchidee in particolare che sono a rischio di estinzione, lo segue Legambiente, è  cofinanziato dall'Unione Europea nell’ambito del programma Life Natura, è coordinato dall'Università di Torino ed ha come partner l’Università di Genova, il Parco di Portofino, il Parco del Po piemontese, il CREA-OF di Sanremo, la Czech Union for Nature Conservation (ČSOP) e la Legambiente Lombardia. Lo scopo del progetto LIFEorchids è contrastare l’attuale declino di orchidee spontanee.