Pillole d'Europa
FONDI EU, PENSIONI, APPALTI INNOVATIVI, PROGETTI DI ALFABETIZZAZIONE MEDIATICA
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI
In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: ci sono disparità in Europa per il congedo di paternità e per le pensioni? Laura Fabris
Risposta: sì. Ad esempio in Italia, il congedo di paternità non è obbligatorio, come lo è invece in altri Stati europei; inoltre in Italia ci sono delle disparità di attuazione del congedo di paternità, nel settore privato rispetto al settore pubblico. Si sta battendo per questo la Federspev e il prof. Marco Perelli Ercolini, vice presidente vicario e il prof. Michele Poerio, presidente, spiegano :”Ci battiamo per la tutela delle pensioni, per combattere le disparità del congedo di paternità, per evitare che le pensioni di reversibilità vengano vessate ulteriormente e ci battiamo per la separazione tra assistenza e previdenza. Inoltre l’attuale sistema previdenziale italiano a sistema contributivo con un lavoro incerto e a bassa paga, pone il problema, in parte scotomizzato dai giovani, di quello che potrà essere la loro futura vecchiaia. Dovere della Società è quello di poter offrire opportune possibilità per un sereno post-lavorativo e non opportunismi finanziari ingannevoli. Posto che, con il passaggio dalle pensioni della previdenza pubblica obbligatoria calcolate con il metodo retributivo a quelle calcolate con il metodo contributivo, la previdenza di primo pilastro non sarà più sufficiente per garantire il mantenimento del tenore di vita, va dunque offerto un sistema complementare sicuro. Proponiamo una previdenza integrativa equa e con aliquota modulare per l’Inps con modalità come quelle dell’Enpam, l’ente previdenziale dei medici, che dà ai medici liberi professionisti, ivi compresi i convenzionati, la possibilità di versare contributi in percentuale sul reddito oltre quanto già versano obbligatoriamente, così da costruirsi un montante pensionistico più elevato e un assegno più cospicuo. Il contributo aggiuntivo va dall'1 al 5% del reddito lavorativo”.
Domanda: ci sono bandi per l’alfabetizzazione mediatica? Trovo che manchi molto nei cittadini e come associazione vorremmo fare un progetto in merito, grazie Franca Bosetti
Risposta: sì, la Commissione europea è molto attiva per quanto concerne la necessità di una alfabetizzazione mediatica dei cittadini e cofinanzia diversi progetti. Le segnalo che ad esempio è aperto un bando con un budget totale di due milioni e 400mila euro del programma comunitario denominato Europa Creativa – Transettoriale - Bando Alfabetizzazione mediatica (CREA-CROSS-2022-MEDIALITERACY) della Commissione europea. Possono essere cofinanziati progetti di consolidamento, condivisione e ampliamento di migliori pratiche derivanti da progetti innovativi di alfabetizzazione mediatica ed aiutino a superare i confini culturali, nazionali o linguistici; possono essere cofinanziati progetti per la realizzazione di toolkit online innovativi e interattivi per fornire soluzioni alle sfide esistenti e future nell'ambiente online, inclusa la lotta contro la disinformazione; progetti di sviluppo di materiali e toolkit per consentire ai cittadini di acquisire un approccio critico ai social media e di riconoscere e reagire adeguatamente alla disinformazione; iniziative per lo sviluppo di pratiche di alfabetizzazione mediatica adattate all’ambiente mediatico in evoluzione, comprese le tecniche manipolative e la produzione di media basata sull'intelligenza artificiale. Possono essere cofinanziati contenuti interattivi, per migliorare le capacità digitali dei cittadini e la loro comprensione del panorama dei media, nonché la loro resilienza contro la disinformazione; sviluppo di materiali per cittadini e formatori, rivolti a tutte o ad alcune fasce di età e gruppi sociali; organizzazione di eventi pubblici/workshop. Ogni progetto deve durare massimo 24 mesi. Possono presentare domanda associazioni, organizzazioni profit e non profit private o pubbliche, autorità pubbliche nazionali, regionali, locali, università, organizzazioni dei media, istituti di ricerca e tecnologia, fornitori di tecnologia, con provata esperienza nell'alfabetizzazione mediatica e/o sui media digitali. Ogni progetto approvato può ottenere sino ad un massimo di 500mila euro. La scadenza del bando è il 6 aprile.
Domanda: ho una start up innovativa e ritengo che il problema aperto sia quello degli appalti, la Commissione europea non fa nulla per semplificarli e fare in modo che ce ne siano per implementare tecnologie innovative ? Enrico Trentin
Risposta: Nel quadro del cosiddetto Programma per il mercato unico europeo è stato pubblicato un bando proprio volto a rafforzare il mercato interno attraverso appalti pubblici per l'innovazione che contribuiscano alla transizione verso un'economia più competitiva, digitale, più verde e sociale. La Commissione europea è alla ricerca di innovazioni che non sono ancora disponibili in commercio su larga scala, ma che abbiano il potenziale per diventarlo e, attraverso questo bando europeo, si intende incoraggiare gli acquirenti pubblici ad implementare appalti collaborativi innovativi che possano essere strumenti per promuovere lo sviluppo in aree di grande interesse pubblico e siano aperti a start up e piccole e medie aziende.