Pillole d'Europa
IL VALORE DELLE COMUNITA’ MONTANE: DATI, FONDI E PROGETTI EUROPEI
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

Il progetto europeo ESIRA presentato a Rovereto e a Pergine Valsugana
di Cinzia Boschiero
Domanda: ci sono dati, fondi e progetti europei per valorizzare le comunità montane e combattere il loro spopolamento, fornire strumenti innovativi di analisi e sviluppo del territorio montano ? Ilario Poriedda
Risposta: sì. Intanto occorre menzionare che vi sono in Italia 3.417 Comuni totalmente montani; 8,9 milioni di abitanti; stiamo parlando del 48,8% dell'estensione del territorio nazionale con una media di 60,3 abitanti per chilometro quadrato; ci sono 70 Comunità montane, 438 Unioni di Comuni delle quali 293 Unioni montane di Comuni con 1.761 Comuni e duecento Strategie territoriali di Green Community per 1.503 Comuni coinvolti; 116 Strategie territoriali di Aree interne e 387 Comunità territoriali identificate nel recente Rapporto Uncem; 152 Gruppi di Azione Locale. C’è stato un incremento del +9,1‰ di abitanti nelle Alpi e negli Appennini tra il 2019 e il 2023, anche se uno dei problemi maggiori è lo spopolamento e l’overtourism solo in brevi periodi dell’anno. C’è stato un aumento del +30% di PIL nella montagna tra 2011 e 2023 e si conta in 10,6 miliardi di euro il PIL totale della montagna italiana. Il Rapporto Uncem nasce nell’ambito del Progetto italiae del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri, attuato dall’UNCEM per descrivere come si manifesta la contemporaneità nelle montagne italiane tra criticità, opportunità e nuovo protagonismo. Le dinamiche socioeconomiche stanno modificandosi e così anche le necessità di chi vive nei Comuni montani. Ci sono diverse esperienze di governance in atto e politiche con un approccio più ampio e sistemico quali il progetto Appennino Parco d’Europa e quello relativo alla geocomunità delle piattaforme montane italiane che guarda anche alle differenze tra le Alpi e gli Appennini per evidenziare faglie e giunture e ragionare sulla prospettiva. In Unione europea ci sono diversi fondi e progetti a favore delle Green Community montane e serve un monitoraggio costante nell’allocazione di risorse, definizione di strumenti di governance e assetti istituzionali che riguardino il futuro della montagna. Il progetto ITALIAE (www.italiae.affariregionali.it) punta a una efficace riorganizzazione del sistema degli enti locali, come espresso anche nel sito openitaliae.it e a generare maggior interesse, interazione e approfondimento rispetto alle tematiche inerenti il presente e il futuro della realtà montana. Coprendo circa il 27% della superficie terrestre, le montagne migliorano la salute e il benessere di 1,1 miliardi di persone che vivono in montagna in tutto il mondo. Forniscono inoltre acqua dolce, energia e cibo, risorse che stanno diventando sempre più scarse. Ci sono diversi progetti europei cofinanziati dal programma Life e Lifeplus. Ad esempio il team del progetto europeo LIFE PASTORALP punta ad aumentare la resilienza dell'agricoltura alpina in due parchi nazionali in Francia e Italia. L'obiettivo è ridurre la vulnerabilità dei pascoli ai cambiamenti climatici e migliorare le misure di adattamento. Stanno inoltre implementando piani di gestione in diverse aree pilota e strategie di adattamento più efficaci, mentre la formazione fornisce alle comunità pastorali gli strumenti per affrontare i cambiamenti in continua evoluzione. Il progetto ha avuto un finanziamento totale di 2314400 euro, è stato coordinato dall’università di Firenze e ha coinvolto otto partners e due parchi. E’ iniziato il 1° ottobre 2017 e si è concluso il 30 marzo 2022. Un'attenta gestione del territorio volta alla diversificazione favorisce l'adattamento ai cambiamenti climatici, che è l'obiettivo del progetto europeo LIFE MIDMACC. Il team sta lavorando nelle aree di media montagna di La Rioja, Aragona e Catalogna per aiutarle ad adattarsi ai cambiamenti climatici. Stanno convertendo e mantenendo una varietà di terreni agro-silvo-pastorali per aumentare la biodiversità e i servizi ecosistemici, ovvero i benefici offerti dalla natura. Stanno inoltre testando tre approcci in nove aree di macchia, foreste e vigneti. Ce ne sono molti altri di progetti europei interessanti come LIFE AGRICOLTURE, LIFE GRACE, LIFE IMAGINE, LIFE REGENERATE, LIFE SHEPFORBIO, LIFE XEROGRAZING, LIFE CLIMAMED. Poi ci sono altri progetti come SUSALPS che ha l'obiettivo di migliorare le nostre conoscenze sugli effetti del clima e della gestione attuali e futuri sulle funzioni ecosistemiche svolte dai prati. Nel processo, viene considerato il quadro socioeconomico generale della specifica regione geografica in Germania. Sulla base di queste conoscenze, vengono sviluppate opzioni di gestione sostenibile per i prati nelle Alpi e nelle Prealpi. Queste opzioni di gestione sono state specificamente progettate per supportare la funzione di protezione climatica dei suoli dei prati. Il progetto SUSALPS è stato organizzato in sei pacchetti di lavoro (WP) interconnessi. Con i fondi di NextGenerationEU viene dato sostegno alla digitalizzazione dei Comuni montani. Poi ci sono diversi progetti con i fondi Interreg Europe quali, ad esempio, il progetto "Monti Centrali" che intende trarre vantaggio dalla comunità europea , raccoglie esperienze maturate in diversi territori montani per potere trasferire le best practices a un altro. Con questo approccio "open mind", il progetto "Monti Centrali" affronta e identifica le sfide attraverso la capitalizzazione, strategie congiunte, test transfrontalieri e l'implementazione territoriale. Questo approccio è orientato al miglioramento delle strutture e dei processi di governance nelle aree montane, dalle Alpi ai Carpazi, compresi i Sudeti. Nel tempo, tutte le azioni intraprese nell'ambito di questo progetto si sviluppano in una serie di paradigmi che gettano le basi per una governance rafforzata. Pertanto, il progetto rimane aperto anche alle aree montane al di fuori delle Alpi e dei Carpazi. Un altro progetto cofinanziato con fondi Interreg Europe è il progetto Start in Mountains (SIM) che mira a trasformare le aree montane e rurali (MRA) in ecosistemi di innovazione dinamici e sostenibili. Il progetto trae ispirazione dal concetto di Startup Village, che incoraggia piccole comunità o reti di villaggi ad abbracciare l'innovazione e l'imprenditorialità. La missione di SIM è trovare una formula per contrastare la perdita di popolazione nelle MRA e sostenere l'innovazione territoriale, potenziando le politiche locali e regionali che promuovono l'imprenditorialità, combinando la cooperazione interregionale e lo scambio di conoscenze con il coinvolgimento degli stakeholder locali. Il consorzio è composto da otto partner provenienti da aree montane e rurali con diversi livelli di sviluppo e comprende autorità regionali, agenzie di sviluppo e istituti di ricerca. Tra questi, la Diputación Provincial de Teruel e Województwa Małopolskiego fanno parte della rete di Euromontana. Dura dal 1 maggio 2024 al 31 agosto 2029. Mentre ci sono fondi per progetti di ricerca cofinanziati da Horizon Europe come il progetto GI SMART che coinvolge produttori di IG, decisori politici, consumatori e comunità locali. E’ un progetto di ricerca quadriennale che fornirà raccomandazioni basate sull'evidenza per rafforzare il contributo delle Indicazioni Geografiche (IG) allo sviluppo territoriale sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi della strategia UE "Dal produttore al consumatore". GI SMART svilupperà strumenti e metodologie per promuovere l'attuazione di strategie di sostenibilità da parte dei produttori di IG, garantirne il riconoscimento da parte dei consumatori e formulare raccomandazioni politiche per una migliore progettazione delle politiche in materia di IG. GI SMART riunisce 17 partner provenienti da dieci Stati europei (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Portogallo, Spagna, Regno Unito e Svizzera), che coprono la stragrande maggioranza delle oltre tremila IG registrate in Unione Europea, con Francia, Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Germania che rappresentano l'82% di tutte le IG in Unione Europea. Euromontana guida le attività relative alla comunicazione e alla diffusione e contribuirà allo sviluppo di guide strategiche per professionisti e decisori politici, per aiutarli a migliorare la sostenibilità dei sistemi di produzione e dei programmi di IG. Il progetto europeo è coordinato dal National Research Institute for Agriculture, Food, Environment – INRAE francese. Uncem nel 2024 ha realizzato un dossier di approfondimento sull'Europrogettazione per aiutare a capire come realizzare partnership e progetti con fondi comunitari e per formare il personale delle Comunità montane. Il progetto ESIRA (Enhancing Social Innovation in Rural Areas)invece mira a contribuire all'implementazione di iniziative innovative di economia sociale basate sul territorio per l'inclusione e lo sviluppo rurale nelle aree rurali marginalizzate. Il progetto sosterrà quadri abilitanti per l'innovazione sociale, un'architettura politica ben interconnessa e la sperimentazione diretta di soluzioni innovative che, in ultima analisi, contribuiranno a creare aree rurali più inclusive, resilienti e prospere. A tal fine, ESIRA istituirà Piattaforme Multi-Attore (MAP) in 9 aree pilota in tutta l’ Unione Europea, 5 delle quali montane, ciascuna rivolta a una serie di gruppi vulnerabili, tra cui donne, migranti, Rom, anziani, giovani e persone con disabilità. Ogni MAP sperimenterà iniziative di economia sociale volte a rafforzare l'inclusione e le condizioni di vita di questi gruppi. Gran parte del progetto sarà dedicata all'utilizzo di queste esperienze per formulare raccomandazioni per i decisori politici, promuovere lo scambio di conoscenze e incoraggiare la replicazione. ESIRA riunisce un consorzio eterogeneo composto da 15 partner, tra cui per l’Italia la Federazione Trentina Della Cooperazione, provenienti da otto Stati che rappresentano la diversità delle aree rurali europee. Il progetto ESIRA è iniziato nel gennaio 2024 e terminerà il 31 dicembre 2027; è coordinato dalla Università di Burgos. Mentre a volte alcuni politici non sanno dialogare e unire,… i ricercatori e chi vive la montagna con passione è sempre super partes e collabora senza confini o preconcetti grazie ai fondi comunitari e le Comunità montane, in particolare, insegnano l’arte dell’arrivare ad obiettivi concreti per il Bene Comune con sacrificio, fatica, poche parole e molti fatti.