Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
Progetto Aeneid, Donneuropee e Fondo Opportunità, EU4HEALTH, AI ed etica
Federica Rossi Gasparrini, Presidente Donneuropee Obiettivo Famiglia 

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

 

 

Domanda: vorrei fare il neurochirurgo, ma vedo che ci sono percorsi formativi diversi nei diversi Stati, è così? Ludovico Feretti

Risposta: ci sono dei corsi di specializzazione e c’è il Besta Neurosim Center con sede a Milano in cui vengono studenti da tutto il mondo. C’ è anche un progetto pilota europeo che intende rivoluzionare e migliorare a livello europeo ed internazionale la professione del neurochirurgo, si chiama AENEID (Academy for European Neurosurgical Excellence through Innovation and Diversity) con 15 partners  tra cui l’ European Association of Neurosurgical Societies. Il dott. Alessandro Perin, è l’ideatore e il coordinatore europeo di questo progetto  importante.  Il progetto è finanziato con un milione di euro all'interno del Framework Knowledge Alliances ERASMUSPLUS dalla Commissione. “Ripercorrendo idealmente il mito dell'Eneide, da cui questo progetto prende il nome,” spiega il dott. Alessandro Perin, principal investigator, ideatore  e responsabile di questo progetto e direttore scientifico del Besta Neurosim Center,” AENEID consente di ottenere una vera e propria 'patente', di possedere un adeguato bagaglio di conoscenze teoriche e pratiche con utilizzo di simulatori chirurgici 3D ad haptic feedback;  i giovani medici partiranno dal loro Dipartimento di origine (TROY: Theoretical and Objective Yield) e, come Enea, frequenteranno i centri di eccellenza della neurochirurgia Europea per perfezionare le loro conoscenze e abilità nelle varie sotto-specialità (AENEAS: Advanced European Neurosurgery Excellence Academy Scheme) e concluderanno il loro percorso nei Dipartimenti di origine, per consolidare le proprie capacità (ROME: Revising, Optimising, and Melding Experience). È un progetto pilota partecipa uno studente per ciascuna delle dieci università coinvolte e dura tre anni copre le spese sostenute per i viaggi per la mobilità oltre che per la formazione. Comincia con il nuovo anno, Covid permettendo”. Questo consentirà ai giovani medici di superare i propri limiti e di scoprire nuove abilità dentro di sé, grazie ad un percorso formativo unico ed eccezionale che permette di avvicinarsi ai pazienti in sicurezza, senza correre il rischio di arrecare danni legati all'inesperienza.

 

Domanda: le donne casalinghe hanno dimostrato l’importanza del loro ruolo anche durante il lockdown dovuto al covid 19 ma non ci sono aiuti per loro? Mariella Veraci

Risposta: in aiuto alle donne casalinghe c’è l’associazione Obiettivo Famiglia Donneuropee Federcasalinghe che di recente in Italia ha chiesto il Fondo Opportunità al Governo italiano proprio per consentire progetti territoriali concreti di supporto. L’associazione organizza corsi, seminari, e con il Progetto Orgoglio Donna intende, grazie al Fondo Opportunità , aiutare le donne ad avere un supporto per essere indipendenti economicamente e poter anche reinserirsi nel mondo del lavoro una volta che abbiano seguito la crescita dei figli. In un recente incontro on line con tutte le delegate regionali della nostra associazione”, dice l’on. Federica Rossi Gasparrini, presidente,” abbiamo incontrato on line la Ministra Bonetti, che ha ribadito l’attenzione del Governo nel riconoscere il valore del lavoro delle donne, stanziare risorse per la  loro formazione continua, sostenere quelle mamme che vogliano rientrare nel mondo del lavoro e creare un Fondo Opportunità in modo da supportare le donne casalinghe che sono lavoratrici di fatto, manager delle famiglie senza le quali la nostra Italia in crisi non potrà facilmente rialzarsi. L’iniziativa è in linea con le azioni del Governo al fianco delle donne, a partire dal Family Act e le proposte della task force Donne per un nuovo Rinascimento. Le donne possono fare molto per l’Italia che cresce, possono essere la forza della cittadinanza digitale e non solo. Le donne casalinghe oggi sono persone preparate e multitasking, necessitano supporto. Non possiamo accettare più un ruolo subalterno o constatare che tante donne perdono il lavoro proprio per il fatto di essere diventate mamme. La nostra Associazione da sempre ha creato opportunità per le donne, si è battuta ed ha ottenuto l’assicurazione Inail per le donne lavoratrici in casa e proseguiremo a realizzare progetti nelle nostre sedi territoriali in tutte le Regioni italiane a favore delle aspirazioni delle donne che sono il fulcro delle famiglie e della società italiana”.

 

 

Domanda: non ci sono fondi per la sanità europei?  Sui farmaci chi vigila?  Ludovica Briante

Risposta: sui farmaci vigila l'Agenzia europea per i medicinali (EMA)  che protegge e promuove la salute dei cittadini e degli animali valutando e monitorando i medicinali all'interno dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo. “E' necessario,” dice il dott. Danilo Mazzacane, segr. gen Cisl Medici Lombardia, uniformare a livello nazionale ed europeo le regole per le esenzioni e i criteri per la compartecipazione alla spesa sanitaria. E' anche vero che occorre rivedere la normativa relativa alla registrazione dei  farmaci equivalenti ,in particolare i criteri atti a definirne la efficacia terapeutica “. Per quanto concerne i fondi per la Sanità ci sono i fondi della agenzia europea per la salute CHAFEA, i fondi per la ricerca Horizon 2020, i fondi del terzo programma quadro per la Sanità. Inoltre c’è il nuovo programma europeo EU4Health che ha un budget di  9,4 miliardi di euro, fornirà finanziamenti agli Stati dell'Unione Europea, alle organizzazioni sanitarie e alle ong. Le domande di finanziamenti potranno essere presentate nel 2021. Punta a rafforzare la preparazione dell'UE in caso di gravi minacce sanitarie transfrontaliere creando riserve di forniture mediche in caso di crisi, una riserva di personale ed esperti sanitari che possano essere mobilitati in caso di crisi in tutta l'UE, maggiore sorveglianza delle minacce per la salute; intende rafforzare i sistemi sanitari in modo che siano in grado di affrontare le epidemie e altre sfide a lungo termine stimolando la prevenzione delle malattie e la promozione della salute fra la popolazione anziana, la trasformazione digitale dei sistemi sanitari, l'accesso all'assistenza sanitaria per i gruppi vulnerabili.

La Commissione europea intende rendere i medicinali e i dispositivi medici disponibili a prezzi accessibili, promuovere l'uso prudente ed efficace degli antimicrobici e favorire l'innovazione medica e farmaceutica e una produzione più verde. Altri programmi dell'UE forniranno ulteriori investimenti nel settore della salute che andranno a completare EU4Health e sono il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) per il sostegno ai gruppi vulnerabili nell'accesso all'assistenza sanitaria; il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per il miglioramento delle infrastrutture sanitarie regionali; Orizzonte Europa per la ricerca in ambito sanitario; il meccanismo di protezione civile dell'UE/rescEU per creare scorte di forniture mediche di emergenza; Europa digitale e il meccanismo per collegare l'Europa per la creazione dell'infrastruttura digitale necessaria per gli strumenti sanitari digitali. Inoltre il Mes ha reso disponibile una linea di credito Eccl a tutti gli Stati dell’eurozona per un ammontare massimo di 240 miliardi di euro. Ogni Stato può chiedere una somma pari al 2 per cento del pil registrato alla fine del 2019: nel caso dell’Italia, quindi, la cifra sarebbe di circa 36 miliardi di euro. Il Mes concederà prestiti della durata massima di dieci anni a un tasso dello 0,08 per cento. La linea di credito sarà disponibile per due anni al massimo. L’unica condizione per accedervi è che lo Stato richiedente usi questi soldi per spese sanitarie legate alla crisi del covid-19. La nuova linea di credito è stata approvata.

 

 

Domanda: ci sono nuove sfide anche etiche sull’utilizzo delle nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale, chi se ne sta occupando a livello europeo? Mario Trebeni

Risposta: è un tema molto attuale. Se ne sta occupando la Commissione europea ed il Parlamento europeo; i principi sono stati enunciati nella ‘Strategia europea per i dati’ e in cui è ribadito di voler assicurare lo sviluppo antropocentrico dell'intelligenza artificiale. Inoltre la DG Connect ha avviato dei progetti e l’Osservatorio TuttiMedia organizza dei seminari in merito a livello internazionale ed europeo. Di recente Maria Pia Rossignaud, socia UGIS, Vice Presidente dell’Osservatorio TuttiMedia e il prof .Derrick de Kerckhove, Direttore scientifico di «Media Duemila» dell’Osservatorio TuttiMedia e Visiting Professor al Politecnico di Milano hanno pubblicato un libro “Oltre Orwell. Il gemello digitale” in cui evidenziano come,  Il gemello digitale sia la nostra vita riprodotta e raccontata dai dati; un “altro noi” che si fa strada grazie al mondo degli assistenti virtuali, che incarna tutte le facoltà umane e le trasforma in un tutt’uno, rendendo l’uomo «trasparente».  Gli autori si chiedono: saremo capaci di gestire questi strumenti per il bene di tutti, o finiremo per delegare loro poteri considerevoli, perdendo le capacità che ci rendono esseri umani, come l’intelletto, il giudizio, l’immaginazione? L’unico modo per non farci sopraffare è riuscire a riappropriarci della gestione dei nostri dati, pretendendo garanzie politiche e giuridiche più elaborate di quelle già esistenti. Dobbiamo essere noi a costruire il nostro gemello prima che lo facciano altri.  I finanziamenti dell'UE destinati alla ricerca e all'innovazione in materia di IA sono saliti a 1,5 miliardi di euro (con un aumento del 70% rispetto al periodo precedente). Ma occorre fare di più, 20 miliardi di euro L'obiettivo è attrarre oltre 20 miliardi di euro di investimenti totali in IA all'anno nei prossimi 10 anni. E’ stata di recente pubblicata una relazione della Commissione europea sulle implicazioni dell'intelligenza artificiale, dell'Internet delle cose e della robotica in materia di sicurezza e di responsabilità e anche un Libro bianco sull'intelligenza artificiale che evidenzia un approccio europeo all'eccellenza e alla fiducia. In una comunicazione della Commissione dal titolo "Creare fiducia nell'intelligenza artificiale antropocentrica" si legge: "I sistemi di IA dovrebbero inoltre contenere meccanismi di sicurezza fin dalla progettazione, per garantire che siano sicuri in modo verificabile in ogni fase, considerando soprattutto la sicurezza fisica e mentale di tutte le persone coinvolte”. Si parla poco di etica e diritti umani nella sua gestione, tuttavia  team multisciplinari di esperti europei si stanno confrontando sulle implicazioni anche culturali, di genere, di diritto e rispetto umano che una male gestita applicazione dell’intelligenza artificiale potrebbe ledere. Tra le iniziative si segnala all’interno di un progetto di ricerca biennale, promosso dal Centro Ricerca di Filosofia (Bolzano) in sinergia con il Centro Interdisciplinare Mente e Cervello dell’Università di Trento e la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico  ‘Carlo Besta’ una Summer School proprio sulla relazione tra Intelligenza artificiale, cervello e mente. “Il percorso interdisciplinare è innovativo ed inevitabile, nel futuro che ci attende” dicono gli organizzatori tra cui il prof. Paolo Barbieri e il dott. Eugenio Parati,” Gli esperti di AI e Big Data non possono fare a meno di interagire con neuroscienziati e filosofi sui significati di ‘macchina’, ‘uomo’, relazione ‘cervello-pensiero’, Meta Data”.

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