Danny e le sue canzoni per far conoscere spina bifida e idrocefalia

Danny Lamb è un canadese di venticinque anni, un ragazzo come tanti che ha appena concluso un giro dell’Europa in cui - col perenne cappellino da baseball in testa e con due amici, Jessie e Jay - ha organizzato un concerto in ogni città che ha visitato. Per Danny, che vive vicino alle cascate del Niagara, la musica è una passione. Di lavoro fa il cameriere in un ristorante e il barista e dà lezioni su come usare la voce.
Ewa Kampelmann, portavoce dell’International Federation for Spina Bifida and Hydrocephalus, spiega: “Entrambe le patologie si possono prevenire con migliori diagnosi prenatali e con un’adeguata somministrazione di vitamina B9 (acido folico) alle future madri sia prima che immediatamente dopo il concepimento. L’opera di informazione e prevenzione è essenziale per migliorare la vita di centinaia di migliaia di bambini nel mondo e delle loro famiglie. Per questo, presto lanceremo una piattaforma online chiamata Push (People United for spina bifida and hydrocephalus) che permetterà lo scambio di know how e buone pratiche fra esperti di queste patologie, persone affette e loro familiari e organizzazioni che operano nel campo della prevenzione”. Danny Lamb è giunto alla fine del suo tour europeo ed è tornato in Canada.
Vicino alle cascate del Niagara registrerà, insieme ad altri musicisti, le canzoni che ha scritto ispirandosi alle diverse città che ha visitato. Però pensa già al futuro: “A song a city non finisce qui – ci dice – sto già pensando di replicare lo stesso viaggio in Canada e negli Stati Uniti. Nonostante il tour sia stato sfiancante, nonostante le piccole disavventure come l’aver dovuto pagare alla Ryanair qualche centinaia di euro per il sovrappeso dei bagagli, gli incontri fatti in ogni posto dove abbiamo suonato sono stati così speciali e appaganti, e lo scambio di informazioni così utile, che questa storia non può finire qui”.