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Il Sociale
FS Italiane e impegno sociale: dalla disabilità al disagio

IMPEGNO PER LE PERSONE

Sono molte le iniziative del Gruppo FS Italiane dedicate al disagio sociale nelle aree ferroviarie, alla disabilità e alla riqualificazione del territorio.
In coerenza con i principi della Responsabilità Sociale d’Impresa, si è intensificato l’impegno nella solidarietà con il consolidamento di una rete, ora anche europea, di rapporti con istituzioni, enti locali e associazioni.

Gli Help Center
Il primo grande progetto di solidarietà che abbiamo realizzato, in collaborazione con gli Enti locali e il Terzo Settore, per affrontare e contrastare i fenomeni di disagio sociale presenti nelle stazioni.
Sono sportelli di ascolto situati all’interno e/o nelle zone limitrofe delle stazioni ferroviarie che orientano le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale.
I centri sono affidati ad enti del privato sociale o gestiti direttamente dal Comune (L. 328/2000).
Per la creazione degli Help Center, concediamo locali all’interno delle stazioni o nei pressi delle stazioni ferroviarie, in comodato d’uso gratuito, ad associazioni ed enti che si occupano di marginalità e di emergenza sociale. 
Ad oggi gli Help Center presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale sono 16 e costituiscono una vera rete di supporto alla lotta al disagio sociale. Sono oltre 15.000 i metri quadrati gratuitamente concessi nelle stazioni italiani per attività di inclusione sociale, per un valore di circa 23 milioni di euro.
I primi due centri sono stati istituiti nelle stazioni di Roma Termini e Milano Centrale ai quali si sono aggiunti quelli di  Bologna, Chivasso, Torino, Genova Cornigliano, Trieste, Firenze Santa Maria Novella, Pescara Centrale, Napoli Centrale, Foggia, Melfi, Reggio Calabria, Messina, Bari e Catania. 
Sulla base degli scambi di buone pratiche tra le imprese ferroviarie che hanno firmato la Carta Europea della Solidarietà, altri Help Center o referenti sociali sono stati istituiti in Europa: in Lussemburgo, a Strasburgo,   alla Gare du Nord e de l'Est, a Bruxelles e prossimamente nelle principali stazioni bulgare. 
Affinché gli Help Center possano lavorare sinergicamente, a vantaggio anche della qualità del servizio e della sicurezza nelle aree ferroviarie, ci avvaliamo della stretta collaborazione dell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni (ONDS).
L’Osservatorio, la cui direzione tecnica e operativa è affidata alla cooperativa sociale Europe Consulting , svolge la necessaria attività di coordinamento di tutti i centri e una costante attività di formazione per gli operatori degli Help Center, mediante l’organizzazione di seminari su specifiche tematiche del disagio sociale.
Suggerisce inoltre modelli di intervento e svolge analisi dettagliate nell’ambito del disagio sociale monitorando costantemente quantità e tipologia di disagio e relativi interventi effettuati.

Rete Sociale Europea
Il disagio sociale non è un fenomeno circoscrivibile ad una nazione ma rappresenta sempre più un fenomeno comune europeo da affrontare con azioni coordinate e condivise.
Le stazioni nelle grandi aree metropolitane di tutti i Paesi dell’Unione Europea rappresentano storicamente un polo di attrazione e un punto di concentrazione sul territorio di molte forme di disagio sociale.
Le diverse esperienze messe in campo da ogni Paese sono oggi l’oggetto di uno scambio continuo, nel quadro di Gare Européenne et Solidarité, una rete europea di imprese operanti nel settore della mobilità ferroviaria, che hanno deciso di mettere a fattore comune ciò che hanno imparato sul disagio sociale.
La rete europea è stata istituita a Roma nel 2008 con la firma della Carta Europea della solidarietà (Carta europea per lo sviluppo di iniziative sociali nelle stazioni) da parte di cinque imprese ferroviarie: ferrovie italiane (FS Italiane), francesi (SNCF), lussemburghesi (CFL), belghe (SNCB) e polacche (PKP). Oggi, il documento raccoglie l’adesione di altre otto ferrovie europee: Romania (CFR), Slovenia (Zeleznice), Norvegia (NSB), Bulgaria (NRIC) e Danimarca (DSB),  Repubblica Ceca (CD) e Svezia (Jernhusen) arrivando così a 12 reti firmatarie.
La carta rappresenta il punto di arrivo di un lungo cammino a cui hanno dato certamente impulso i principi sulla responsabilità sociale d’impresa contenuti nel Libro Verde della Commissione Europea del 2001 e il Trattato di Lisbona.
Nel tempo la rete si è ulteriormente allargata, coinvolgendo non soltanto le altre imprese ferroviarie dell’Unione Europea, ma aprendo le porte, attraverso specifiche forme associative, alle istituzioni e alle pubbliche amministrazioni, nonché alle grandi organizzazioni nazionali ed europee che si occupano di persone senza dimora.
Per questo la nostra rete sociale europea è ora estesa anche a soggetti non ferroviari che hanno sottoscritto dei paralleli Patti di Sostegno: l’European Federation of National Organisations Working with the Homeless (FEANTSA), che rappresenta in Europa la più importante rete di associazioni per i senza fissa dimora, l’International Union of Railways (UIC), la Fondazione delle Ferrovie Spagnole, il Comune di Parigi e il Comune di Roma, l’ANCI, la Comunità di Sant’Egidio, la Fondazione Centro Astalli, l’Associazione per i senza dimora Aux Captifs La Libération e FNARS, un’importante Federazione di organizzazioni e associazioni francesi che offrono accoglienza alle persone in stato di disagio sociale.

Train in Stations
Sono stati tre i progetti finanziati dalla Commissione Europea, proposti all’interno della collaborazione nata con la Carta Europea della Solidarietà: Hope in Stations, Work in Stations e Train in Stations. Quest’ ultimo progetto europeo   ha come obiettivo la costruzione di modelli formativi dedicati al personale ferroviario sulle problematiche legate alle persone emarginate e disagiate presenti nelle stazioni
Il progetto vede impegnate le reti ferroviarie e le organizzazioni associative di quattro paesi membri dell'Unione Europea (Italia, Bulgaria, Francia e Lussemburgo) ed è finanziato dalla Commissione Europea   nell'ambito del programma ERASMUS. "Train in Stations" mira a creare e ad implementare un programma di formazione comune sulla base di modelli innovativi condivisi da tutti gli attori che intervengono nelle stazioni al fine di realizzare la prima classe europea di formatori specializzati nell'intervento sociale nelle stazioni.

La solidarietà viaggia con noi
Con l’ultima campagna di raccolta fondi natalizia Ferrovie dello Stato Italiane ha sostenuto il completamento dell'Ostello Caritas "Don Luigi di Liegro" L'Ostello, dato in comodato d'uso gratuito a don Luigi di Liegro nel 1987, è stato infatti profondamente ristrutturato ed è oggi uno dei più grandi e moderni centri di accoglienza notturna e diurna europei per persone senza fissa dimora, capace di erogare 500 pasti caldi al giorno e ospitare in modo dignitoso per la notte fino a 300 persone.
È un luogo così tanto importante e simbolico per quello che rappresenta in termini di accoglienza dei poveri, che Papa Francesco ha deciso di considerarlo una tappa del Giubileo della Misericordia: la struttura ha infatti una sua Porta Santa che i pellegrini attraversano nel proprio percorso giubilare.


Riutilizzo patrimonio FS Italiane
Siamo impegnati in un profondo sforzo di riorganizzazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare inutilizzato. Si tratta di linee ferroviarie dismesse e stazioni impresenziate.
Attualmente sono circa 1.900 le stazioni impresenziate della Rete Ferroviaria Italiana che il Gruppo FS Italiane sta concedendo tramite contratti di comodato d’uso gratuito alle associazioni e ai comuni affinché siano avviati progetti sociali che abbiano ricadute positive sul territorio e per la qualità dei servizi offerti nelle stesse stazioni.
Di queste, oltre 500 stazioni, corrispondenti ad una superficie di circa 87.000 mq per circa 90 milioni di euro di patrimonio immobiliare messo a disposizione gratuitamente,  sono state già totalmente o parzialmente dedicate ad attività di carattere sociale, culturale, ambientale, aggregativo.
E’ stato inoltre avviato un nuovo progetto di riqualificazione per il riuso sociale - ambientale degli spazi grazie alla sottoscrizione di Protocolli d’Intesa con la Regione Toscana, Legambiente, AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), CSVnet (Centri di Servizi per il Volontariato) e Legacoop Sociali.
Un esempio importante e recente di progetto di riqualificazione del patrimonio è stata la trasformazione di parte della stazione di Ronciglione in casa di accoglienza per famiglie con bambini affetti da malattie oncologiche. La stazione è stata ceduta in comodato d’uso gratuito per sei anni, ora è del tutto trasformata e gestita dall’ associazione Cuore di Mamma.

Fanno parte del Patrimonio FS anche oltre 1.700 km di linee ferroviarie dismesse, di cui 325 km sono stati destinati a greenways: piste ciclabili e percorsi verdi accessibili a tutti, riservati alla mobilità dolce. Il Gruppo vuole infatti definire un Piano Nazionale di Greenways, seguendo l’esempio di altre nazioni europee, come la Spagna, con il coinvolgimento delle Istituzioni, in particolare del Ministero dell’Ambiente, delle Regioni, degli Enti Locali e delle principali Associazioni ambientaliste.
Un importante progetto di greenways urbana si sta realizzando a Roma sul tracciato della ex ferrovia Roma - Cesano.

#Opentreno - sui binari della rete, il blog dedicato alla sostenibilità
È online #Opentreno – sui binari della rete, il blog dedicato alla sostenibilità dal Gruppo FS.
Ambiente, tecnologia, persone, storia, viaggio, i temi principali affrontati sempre nell’ottica della sostenibilità.
Un’impresa quanto più è grande e radicata nel territorio, tanto più ha una responsabilità nei confronti della società: #Opentreno nasce, infatti, per raccontare con trasparenza l’anima sostenibile di FS Italiane.
Le cinque categorie principali saranno declinate in percorsi tematici: per ambiente, si parlerà di Data Seeds, ovvero pillole tratte dal rapporto di sostenibilità del Gruppo FS Italiane o casi di eccellenza di altri grandi aziende; in Greenario, troveranno spazio la sostenibilità ambientale, la sharing economy e l’ecodesign, mentre su Paesaggi a livello si approfondiranno le iniziative a tutela del territorio e di riqualificazione, come ad esempio i progetti che riguardano le greenways.
Due le anime per la sezione tecnologia: Green Geek, dedicata al mondo delle app e dei dispositivi che migliorano la nostra vita quotidiana, e Next Stop Innovation, per parlare di futuro e innovazione in ambito ferroviario e non solo.
La responsabilità sociale sarà raccontata attraverso le Outside Stories, storie di dipendenti, volontari, viaggiatori; mentre consigli di viaggio (Travel Tips) e turismo sostenibile (Green Trips) si mescoleranno alla storia di Treni Famosi e Binari Storici, dai treni come sfondo per arte, cinema e letteratura, alle vecchie tecnologie e curiosità del passato ferroviario.
In redazione, dipendenti delle varie società del Gruppo FS Italiane e guest blogger, come la Community di Cittadini di Twitter, che approfondisce il tema dei social media utilizzati in ambito pubblico.
I post avranno un taglio informale e personale, con interviste, approfondimenti, racconti, testimonianze e quanto non trova solitamente spazio all’interno del sito istituzionale.
Uno spazio di relazione, dove i racconti delle persone rendono tangibili le buone pratiche, le storie e le esperienze, in cui mostrare con semplicità e chiarezza cosa c’è davvero dentro al mondo ferroviario e ciò che lo circonda.

Emergenza freddo
Nel periodo tra il 15 dicembre 2015 e 31 marzo 2016 il Gruppo FS Italiane, assieme al grande associazionismo e agli Help Center, ha offerto circa 88mila pasti e bevande, distribuito 14mila coperte e impiegato quasi mille operatori in occasione dell’emergenza freddo. Grazie alla collaborazione con alcune grandi associazioni di volontariato, sono state contattate e aiutate circa 30mila persone in forte difficoltà per via delle difficili condizioni climatiche. Gli interventi hanno riguardato le stazioni ferroviarie di Roma Termini, Tiburtina, Ostiense, Tuscolana e Trastevere. Milano Centrale, Porta Garibaldi, Lambrate e Greco. Genova, Torino, Novara, Trieste, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Messina e Catania.

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