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Il Sociale
Il Tribunale Roma affida tre figli a entrambe le mamme

Una nuova sentenza del Tribunale per i minorenni di Roma riconosce una famiglia con due mamme. Lo comunicano Rete Lenford e Famiglie Arcobaleno. Alle due donne, rappresentate dall'avvocato Susanna Lollini, è stata riconosciuta l'adozione incrociata dei tre figli che da oggi, quindi, sono anche per la legge figli di entrambe le madri. Si tratta del secondo caso, il primo avenuto qualche giorno fa, affidava due bambine a entrambe le madri e stabiliva che le piccole pur non essendo sorelle, avessero lo stesso doppio cognome.

"Mentre la Camera si appresta a discutere la proposta di legge sulle unioni civili dove l'adozione dei figli del partner è stata stralciata rimettendo così tutto nelle mani dei giudici - spiegano Rete Lenford e Famiglie Arcobaleno - il Tribunale scrive che già la normativa attuale 'deve poter essere interpretata alla luce dei principi costituzionali e convenzionali che costituiscono il fondamento per il riconoscimento di nuove forme di genitorialità. E' di tutta evidenza che i rapporti esistenti tra le ricorrenti ed i rispettivi figli sono quelli concretamente e quotidianamente tipici di una sana relazione madre-figlì".

"Tuttavia, per la particolarità della norma sulle adozioni speciali che si applica a questi casi, i figli della coppia continueranno a non essere per la legge fratelli, dal momento che tale adozione definisce solo i rapporti tra il genitore che adotta e il minore, escludendo il resto della famiglia.
 Questo nonostante, sottolinea il giudice, che 'le mamme hanno dichiarato al giudice che i bambini vivono come fratelli perché tali si considerano e vengono nel mondo esterno considerati'".

"Marilena Grassadonia, presidente Famiglie Arcobaleno dichiara: 'E' grande la soddisfazione per questa ennesima sentenza, che mette ancora una volta in evidenza la distanza abissale tra la politica italiana, il diritto e la realtà. Il preminente interesse del minore, elemento centrale nelle decisioni degli giudici, rimane un illustre sconosciuto per i nostri politici. E' inaccettabile - aggiunge - che i nostri figli e le nostre figlie non vengano tutelati in maniera chiara dalle leggi di questo Stato".

L'avvocata Maria Grazia Sangalli, presidente di Avvocatura per i diritti Lgbt - Rete Lenford aggiunge: 'Il moltiplicarsi di sentenze che riconoscono l'adozione incrociata dei figli dei due partner di una coppia formata da persone dello stesso sesso mette in luce l'assoluta idoneità di queste coppie a svolgere in pieno il ruolo genitoriale ed è scandaloso che di fronte a questa pressante esigenza di tutela dei minori il legislatore si rifiuti di dare una chiara risposta legislativa, addossando ai giudici di farsi portatori di un'interpretazione evolutiva delle norme e lasciando che ai figli di queste coppie vengano riconosciuti minori diritti rispetto a quelli che godrebbero con una adozione piena'".

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unioni civili





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