Molestie razziali, rinvio a giudizio per Sharon Stone
Il Tribunale di Los Angeles ha dichiarato legittime le accuse "di discriminazioni razziali, molestie e di ingiusto licenziamento" presentate dalla sua ex collaboratrice domestica di Sharon Stone, Erlinda Elemen, e ha rinviato a giudizio la popolare attrice statunitense.
Non bastava la denuncia presentata appena una settimana fa dall'ex colf Angelica Castillo che ha accusato l'attrice di Basic Instinct di averla costretta a lavori massacranti nonostante fosse reduce da un infortunio alla schiena e il medico le avesse ordinato di stare a riposo almeno 15 giorni.
Il rapporto tra la cinquantacinquenne e la sua dipendente si sarebbe incrinato nell'agosto del 2010 fino a deteriorarsi con il licenziamento avvenuto all'inizio del 2011. In questi mesi Sharon Stone non solo avrebbe più volte accusato la filippina di averla truffata perché - a suo dire - si sarebbe fatta pagare ore supplementari mentre era in viaggio con i bambini nei giorni di congedo, ma l'avrebbe anche insultata ripetutamente con epiteti razzisti. La Stone avrebbe preso di mira l'accento della donna e avrebbe chiesto alla dipendente di parlare il meno possibile con i figli perché temeva che questi prendessero la sua cadenza filippina.