Abete, nessun 'caso' Balotelli-Kyenge. Con la Repubblica Ceca grande occasione per qualificarci

Non c'e' un 'caso' Balotelli, dopo il mancato incontro di domenica tra il giocatore e il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge. Ne e' convinto Giancarlo Abete, presidente della Figc, che ha parlato con i giornalisti a Coverciano a margine di un incontro organizzato dall'Associazione calciatori. ''Non c'e' - ha detto Abete - un 'fatto', c'era stata l'opportunita' di un incontro dopo San Marino prima della Confederation Cup, c'era gia' stato il saluto e il dono della maglia da parte di Balotelli con la ministra Kyenge. Domenica c'era un gruppo di ragazzi che rappresentavano la Nazionale, una delegazione altamente qualificata. Prandelli - ha concluso - ha dimostrato che c'e' un gioco di squadra e tutti i giocatori hanno la stessa importanza''. Mario tra l'altro ha voluto rimediare con un messaggio di scuse.
Tommasi, Balotelli? Caso da chiarire ma no allarme - La mancata partecipazione di Mario Balotelli all'incontro di ieri con il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge ''e' un fatto da chiarire all'interno del club Italia'' ma ''non vedo grossi allarmismi, anche perche' mi sembra che non ci fosse tutta la squadra ed era un incontro informale con il ministro''. Lo ha detto Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione calciatori, a margine di un incontro a Coverciano. ''Piu' volte - ha aggiunto - sull'argomento razzismo si sono spese parole in direzione sbagliata. Dobbiamo essere tutti convinti della nostra posizione, della nostra battaglia contro un modo di comportarsi sia all'interno degli stadi che nella societa', che non da' merito alla nostra societa' nel 2013''.
ABETE,"CON LA REPUBBLICA CECA GRANDE OCCASIONE PER QUALIFICARCI" - "Ce lo auguriamo, la partita la dobbiamo pero' ancora disputare e, come si e' visto con la Bulgaria, non esistono partite facili". Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, vede vicino l'obiettivo della qualificazione ai Mondiali brasiliani, che potrebbe arrivare gia' domani nella sfida contro la Repubblica Ceca a Torino, un match abbordabile ma non certo da sottovalutare. "Il nostro girone e' particolare - spiega il numero uno della Federcalcio a Radio Anch'io Sport, su Radio1 - e noi siamo gli unici ad avere continuita'. Domani avremo una grande occasione, faremo di tutto per coglierla per poi prepararci ai Mondiali". La Nazionale torna a Torino dopo le polemiche a distanza tra Figc e Juventus (leggi Andrea Agnelli) per la questione degli scudetti: "Il dovere della federazione, che e' anche convizione profonda e piacere, e' di essere la nazionale di tutti in ogni parte d'Italia. Ci potranno essere momenti di dialettica con signoli societa' e dirigenze, ma questo non puo' farci escludere grandi stadi e club, come Juventus e Torino, che alimentano la Nazionale con tanti elementi. Meglio avere qualche difficolta' e preoccupazioni collegate all'atteggiamento di qualcuno che venire meno al ruolo di portare la Nazionale in giro per il paese. Siamo a Torino con grande affetto e riconoscenza per una citta' che ci vide, nel dopo calcipoli, vincitori con la Bulgaria in un incontro valido per le qualificazioni mondiali".
Abete, incontreremo Prandelli. Mai contattati altri tecnici - Dopo la qualificazione per i Mondiali, la Figc incontrera' Cesare Prandelli e, al momento, non ci sono contatti con altri tecnici. Lo ha ribadito il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, parlando con i giornalisti a Coverciano, a margine di un incontro organizzato dall'Aic. ''Prandelli - ha ricordato Abete - ha detto da tempo che dopo la qualificazione avra' un incontro con la Federazione per vedere che cosa accadra' dopo il Brasile, perche' comunque Prandelli e' il nostro Ct per i Mondiali. Lo vedremo con grande attenzione e tranquillita', speriamo il piu' presto possibile, semplicemente perche' questo vorrebbe dire che ci siamo qualificati prima. La nostra priorita' e' qualificarci, poi c'e' da preparare un mondiale che stiamo preparando insieme molto bene. Poi e' naturale, nell'ottica della reciproca programmazione, che parleremo del futuro con lo spirito di positivita' che ha sempre contrassegnato il nostro rapporto con Prandelli. Nessuno ha mai contattato altri tecnici, nessuno ha intenzione di contattarli ne' sono state delegate altre persone'', ha concluso. Nei giorni scorsi si è molto parlato di Allegri e Zaccheroni (con Antonio Conte più defilato) per la successione di Prandelli al termine del Mondiale. Il tecnico del Milan non ha nascosto la sua voglia di confrontarsi un giorno con l'esperienza da ct azzurro.