I nuovi Messi, Ibra, Ribery o C.Ronaldo? Si scopriranno col Dna
Quali saranno i migliori calciatori di domani? Quale tra i nuovi talenti del calcio e' piu' tagliato per la difesa o per il centrocampo o l'attacco? Inoltre come massimizzare le performance di un certo atleta sia durante l'allenamento sia in gara e come evitare che si faccia male, stressando e affaticando troppo il suo corpo con esercizi che non sono adatti a lui? A queste e altre domande utili a selezionare le nuove leve del calcio e a massimizzarne il talento con diete e allenamenti personalizzati si potra' rispondere con analisi genetiche e molecolari, prelievi di sangue e saliva alla ricerca di marcatori, ovvero molecole indicatori di stress psicofisico, oppure del metabolismo e di potenza e resistenza muscolare. E' l'expertise scientifico messo al servizio dello sport che scende in campo grazie a una convenzione firmata da Universita' Cattolica del Sacro Cuore - Centro di ricerca in Biochimica e Nutrizione dello Sport (CriBeNS-UCSC) e Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro) in occasione del Convegno "La nuova frontiera della scienza applicata al calcio" e "3/a Edizione del Premio Roberto Stracca", in partnership con il Corriere della Sera che si e' tenuto a Frosinone, nelle scorse ore, presso il Salone di Rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale. La convenzione e' stata sottoscritta dal Presidente della Lega Pro, Mario Macalli, e dal Direttore del CriBeNS-UCSC, Bruno Giardina, alla presenza del Presidente della FIGC, Giancarlo Abete, e del Presidente della FMSI, Maurizio Casasco.
Il calcio e la scienza scendono in campo insieme con un accordo per allevare nuovi talenti "Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, ne' in difetto ne' in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute" (IPPOCRATE 460 - 377 a.C.): l'aforisma che descrive le finalita' dell'incontro e' antico, le metodiche per metterlo in pratica sono quelle piu' moderne oggi a disposizione, la genomica e la biologia molecolare, che consentono di scovare e massimizzare talenti attraverso esami di laboratorio. "Effettueremo alcune analisi molecolari che andranno a valutare una serie di marcatori di performance dell'atleta - spiega il professor Ettore Capoluongo, responsabile dell'U.O.S. di Diagnostica Molecolare Clinica e Personalizzata. La letteratura scientifica ha ormai reso disponibili dati importanti di associazione tra varianti si sequenza presenti in alcuni geni (dette polimorfismi, cioe' forme alternative di uno stesso gene) e la capacita' di adattarsi meglio ad alcune tipologie di attivita' sportiva, di preparazione, e di recupero post-training". In altri termini, esistono geni in un certo senso legati al "talento sportivo", che garantiscono al soggetto, portatore di alcune loro varianti, migliori performance muscolari, migliore resistenza allo sforzo, muscoli piu' scattanti ed altre caratteristiche corporee e metaboliche che fanno di un individuo un campione. Il segreto di molti assi del calcio e di altri sport e' proprio nella combinazione in queste piccole ma sostanziali differenze.