Contador nel 2015 Giro d'Italia: "Il mio primo obiettivo"
"Nel 2015 il mio primo obiettivo sara' il Giro d'Italia". Lo ha annunciato Alberto Contador, in Valtellina per RhxDue. Nell'ambito dell'incontro d'apertura con la stampa, Contador - testimonial di rh+ - ha detto "Qui, ai piedi di montagne mitiche come Gavia e Mortirolo, vi dico che ho ancora piccoli dettagli da sistemare, ma con Bjarne Riis, lo staff della Tinkoff-Saxo e i preparatori programmiamo di correre il Giro". Accolto e affiancato dai suoi ragazzi della Fundacion Under 23, il campione spagnolo di Pinto ha tenuto la conferenza stampa della vigilia presso la tenuta La Gatta-Triacca di Bianzone dove il padrone di casa Claudio Merlo ha fatto da anfitrione. "Ci sentiamo onorati di avere Alberto come testimonial di rh+: e' uomo di coraggio e di grandi sacrifici. In due mesi e' passato dalla disgraziata caduta del Tour al terzo trionfo nella Vuelta a Santiago de Compostela", ha introdotto la serata Marzio Demartin, general manager del brand rh+.
Da parte sua, Francesco Imperial - assessore alla formazione della Provincia di Sondrio - ha portato il saluto dell'amministrazione pubblica della Valtellina, e con lui Roberto Trotti, sindaco di Monno, che ha illustrato il nuovo tratto della "dritta" che taglia un tratto del Mortirolo dal versante bresciano e che verra' affrontata per la prima volta con Contador testimonial di lusso domenica mattina. Il campione iberico ha illustrato i fini della Fundacion che porta il suo nome, e cioe' laureare un campione capace in futuro di conquistare il Tour. Intanto saranno piu' di 1.500 gli appassionati che domani e domenica si scateneranno sul Gavia e sul Mortirolo. Domani (partenza alla francese da Bormio tra le 9 e le 10), Contador & C. scaleranno il Gavia da Bormio e Santa Caterina Valfurva. Poi, RHXDUE proporra' domenica due scalate al Mortirolo: una con partenza da Bormio e scalata da Mazzo e una con partenza da Aprica e versante da Monno (provincia di Brescia) con la grande novita' della "dritta" da far invidia al Giro d'Italia e alla "direttissima", che e' appunto la scalata da Mazzo.