Conte ammette: "Fatico a vedere la Juve per una questione motiva"
"Faccio fatica a vedere la Juventus. Mi e' successo anche in passato, quando andai via dal Bari. E' una fatica soprattutto emotiva". Antonio Conte si confessa sulle pagine di "Tuttosport" il giorno dopo il ritorno a Vinovo nelle vesti di ct. Si e' trattata della prima visita del tecnico salentino dallo scorso luglio, da quando ha deciso di lasciare la guida dei bianconeri. "Non e' stata una decisione presa come un fulmine a ciel sereno - racconta - Il 18 maggio c'erano tantissime probabilita' che le strade si sarebbero divise".
"Penso di aver scelto molto con la testa e poco col cuore - ammette il ct - e' stata una decisione ponderata, a conclusione di tre anni molto intensi, vissuti con un dispendio fisico e mentale non indifferente. La mia e' stata una scelta non serena ma onesta, ho pensato e penso che sia stata la soluzione giusta per tutti. La verita' e' che si e' chiuso il ciclo mio, non quello della Juve. Abbiamo costruito un grattacielo e oggi sta agli altri provare a dare picconate pero' bisogna essere bravi per farlo crollare".
Tornare un giorno? "Vediamo, mai dire mai. Dio vede e provvede". Dopo la Juve, la Nazionale, incarico che Conte vuole portare avanti fino alla fine. "Una volta che prendo una decisione vado avanti e la cavalco con tutte le difficolta', anche se sono superiori a quelle immaginate o prefissate. Ho preso la decisione, non torno indietro". La vita da ct e' diversa rispetto a quella di allenatore di club e anche per questo Conte sta insistendo molto sugli stage, che pero' ad alcune societa', fra cui la Juve, risultano indigesti. "Non sono cene private, pigiama party, ci si vede per ripassare alcune situazioni. Cerco di fare il mio lavoro al meglio per non avere alcun rimpianto, poi se il mio lavoro si scontra con qualche interesse, non ci posso fare niente".