Conte, prime parole da ct: "Voglio solo uomini veri"
"Non posso non dire di essere emozionato perche' penso che oggi al mio posto ci vorrebbero essere tutti gli allenatori del mondo a rappresentare l'Italia che con il Brasile e' tra le piu' importanti. Abbiamo quattro stelle e questo da solo giustifica la mia emozione". Lo ha detto il nuovo ct della Nazionale, Antonio Conte, nel corso della conferenza stampa di presentazione in corso al "Parco dei Principi" di Roma. Al suo fianco il presidente federale Carlo Tabecchio e il dg Antonello Valentini.
"Sono orgoglioso del fatto che il presidente abbia pensato a me - ha sottolineato Conte - sono molto contento e colgo l'occasione per salutare Cesare Prandelli, ct per 4 anni che ha compiuto un ottimo lavoro. Anche a lui va un grandissimo in bocca al lupo per l'esperienza con il Galatasaray. Ringrazio anche Arrigo Sacchi - ha aggiunto - per il lavoro svolto per il nostro settore giovanile: quando vorra' le porte per lui saranno sempre aperte".
"Non pensavo di tornare in pista dopo poco più di un mese. Pensavo di aggiornarmi anche in giro per l’Europa e aspettare la chiamata di un top club europeo, poi è arrivata quella della Nazionale, un top top club e a me piacciono le sfide. Mi affascinano" ha spiegato Conte che su quale Italia ha in mente dice: "Voglio uomini veri, dentro e fuori dal campo. Non è un momento facile per la nazionale e io sono qui per cercare di fare cambiare mentalità. Per me la vittoria è sempre stata una dolce condanna, la sconfitta una ‘morte’ temporanea: cercherò di portare questa mentalità anche in nazionale". Sul rapporto con i tifosi: "L’amore e l’odio dei tifosi? Oggi sono l’allenatore di un po’ tutto il popolo italiano, rappresentiamo un intero paese. Nella mia testa e nel mio cuore c’è un colore bellissimo come l’azzurro".
Tavecchio, "con Conte abbiamo scelto l'eccellenza" - "La prima telefonata che feci al nuovo ct della Nazionale non e' stata una telefonata finita con una espressione di assenso, abbiamo parlato piu' di mezz'ora e la questione era tutta in piedi, ma non si poteva non insistere per ingaggiare uno dei tecnici piu' importanti d'Europa. La seconda e la terza telefonata hanno portato a compimento la stretta di mano virtuale". Lo ha detto Carlo Tavecchio nel giorno della presentazione del nuovo ct della Nazionale, Antonio Conte. "La sfida non e' solo per Conte, ma per tutti noi che in questo momento particolare ci stiamo occupando dello sport piu' importante d'Italia - ha sottolineato il presidente della Figc -. Dire che l'asset piu' importante del calcio italiano sia la Nazionale e' ovvio, non si poteva non scegliere un'eccellenza per dare la possibilita' a questo asset di riemergere dopo la difficile trasferta sudamericana. Avevo riflettuto sulla cantera, resto dell'avviso che ci vuole un condottiero, un comandante, bisognava dare il bastone del comando a un condottiero che possa sentire un brivido alla schiena quando si sente l'Inno di Mameli".