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Coronavirus, Spadafora: "Serie A? Fossi nei presidenti penserei a un piano B"
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Coronavirus, Spadafora: "Serie A? Fossi nei presidenti penserei a un piano B"

I club, Figc e Lega Serie A vogliono ripartire, ma il Governo è sempre più scettico sulla ripresa del campionato. E il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora lo fa capire ancora chiaramente a Omnibus su La7: "Sono in corso tra mercoledì e giovedì contatti tra il comitato tecnico scientifico e la Figc, che aveva presentato un protocollo per gli allenamenti ritenuto dal comitato non sufficiente. Ma ripresa degli allenamenti non significa ripresa campionato. Se non vogliamo avere incertezze basterà seguire la linea di Francia e Olanda che hanno fermato tutto. Io sinceramente vedo il sentiero per la ripresa sempre più stretto". Il discorso allenamenti è diverso, "ma fossi nei presidenti penserei alla nuova stagione - continua Spadafora -. La scelta della Francia può spingere anche l'Italia e altri paesi europei a seguire quella linea e leggendo certe dichiarazioni potrebbe esserci una maggioranza dei presidenti pronta a chiedere la sospensione per preparare al meglio il prossimo campionato".

"C'è anche un problema di tamponi"

Spadafora poi prosegue: "Io da ministro dello sport sarei un pazzo a demonizzare il calcio e la Serie A che portano soldi a tutto il sistema sportivo, ma se la ripresa non sarà in sicurezza saremo costretti a fermarci. Assurdo che tre-quattro presidenti ancora non lo capiscano. C'è anche un problema tamponi, non sono certo ce ne siano a sufficienza. E non dimentichiamoci che all'inizio della pandemia, quando non si sono voluti fermare, poi molte squadre sono finite in quarantena". "Penso che i vertici del calcio, mi riferisco alla Lega e anche alla Figc, dovrebbero iniziare a pensare a un Piano B - conclude -. Al massimo entro questa settimana il comitato tecnico scientifico dirà se il protocollo per gli allenamenti sia attuabile e in pochi giorni lo comunicheremo ai club, quindi, con la curva dei dati alla mano, decideremo sulla ripresa del campionato".

Sileri (viceministro della Salute): "Inverosimile tornare a giocare"

Anche il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, va verso il pensiero di Spadafora: "Se ha senso che riprenda il calcio in Italia? Mi sembra inverosimile al momento - commenta su Radio 1 ai microfondi di Un giorno da pecora -, nel rispetto dei calciatori vedo la partita di calcio inverosimile". "Non si tratta di una partita di tennis o del campionato di F1 - conclude -, nel calcio c'è il contatto fisico tra i giocatori, lì potrebbe esserci fonte di contagio. Mi preoccupo per la salute degli atleti".

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