E' morto Gustavo Giagnoni, il tecnico con il colbacco
Suo il merito di aver lanciato Pulici e di aver fatto tornare in vetta alla Serie A il Torino ventidue anni dopo la tragedia di Superga
E' morto, all'età di 85 anni, dopo una lunga malattia, Gustavo Giagnoni. E' stato il Cagliari a dare l'annuncio con un tweet pochi minuti prima dell'una di notte: "Il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Gustavo #Giagnoni, grande uomo di calcio, e si stringe con affetto ai suoi familiari. Ciao, mister!". Ma è al Torino che si tolse le soddisfazioni più grosse arrivando dopo aver guidato il Mantova anche in panchina (Serie B 1969-1971).
Suo il merito di aver lanciato Pulici, per esempio. Suo il merito per averlo fatto tornare in vetta alla Serie A ventidue anni dopo la tragedia di Superga. Ma sopra ogni cosa resiste quel colbacco indossato un po' per sfida e un po' per necessità.
"Me lo aveva regalato un tifoso del Mantova - ricordava da buon sardo trapiantato mantovano - che li importava dalla Lapponia: ai primi freddi lo misi anche a Torino e fu il finimondo". Giagnoni, era nato a Olbia il 23 marzo del 1933 ma viveva a Mantova dall'età di 25 anni. Mantova, Torino, Milan, Bologna, Roma, Cagliari tra le sue panchine.