Kakà verso il debutto da titolare. Flamini: "Ecco perché ho lasciato il Milan". Honda cambia idea? Nessuna preoccupazione

Si avvicina Torino-Milan (sabato ore 20.45) e potrebbe segnare il secondo debutto di Kakà con la maglia rossonera.
I 45' minuti con il Chiasso sono stati una semplice sgambata, ora si tratta di fare sul serio e, se qualcuno aveva mostrato pessimismo nelle scorse ore circa la possibilitàò di vedere Ricky subito titolare, dovrebbe essere smentito. L'ex Bambino d'Oro ha mostrato di essere in buona condizione fisica negli ultimi allenamenti e nella partitella in cui ha mostrato anche un'ottima intesa con Alessandro Matri. D'altra parte Adriano Galliani aveva fatto sapere nelle scorse ore che gli esami specifici al ginocchio erano stati buoni e che Kakà ha mostrato una situazione fisica persino migliore di quella che aveva quattro anni fa quando lasciò Milano per Madrid.
Dall'infermeria. Detto dell'emergenza terzini, in attacco arrivano buone nuove sul conto di Giampaolo Pazzini. L'attaccante toscano si è recato in Belgio dal professor Martens per una visita di controllo al ginocchio operato dallo stesso luminare belga. La guarigione prosegue bene e il giocatore potrebbe rientarare già nella seconda metà di ottobre. Per la felicità di Allegri e iniziando così il suo dualismo con Matri per giocarsi la maglia di centravanti al fianco di Mario Balotelli.
FLAMINI: "ECCO PERCHE' HO LASCIATO IL MILAN" - "I rossoneri mi hanno chiesto di rinnovare il contratto per due anni. Tuttavia, a 29 anni, non ho voglia di firmare per meno di tre stagioni". Mathieu Flamini spiega le ragioni per cui non è rimasto al Milan dopo cinque anni di matrimonio con il club di via Turati (prima un quadriennale, poi il rinnovo della scorsa stagione). E spiega: "Ho avuto altre opportunità in Italia, dove alcuni club mi hanno contattato, così come da diverse società in Germania e in Inghilterra". Ma nel frattempo l'estate lo ha aiutato a far rifiorire l'amore con i Gunners: "Per mantenere la mia forma fisica, ho deciso di allenarmi con l’Arsenal e in questo periodo abbiamo raggiunto un accordo“.
HONDA, NON SPAVENTANO LE SUE PAROLE - Intanto non destano preoccupazioni le parole di Keisuke Honda ("Il Milan? Ho anche altre opzioni") delle scorse ore. In seno al Milan trapela tranquillità e la maglia numero 10 è stata conservata per il suo arrivo a gennaio. Il centrocampista offensivo nipponico ha rilasciato dichiarazioni diplomatiche, soprattutto tenendo conto del gelo mostrato dal Cska Mosca nei confronti del club rossonero. La società russa si è impuntata ad agosto rifiutando circa 4 milioni per il cartellino di un giocatore che perderà a zero tra pochi mesi. L'atteggiamento del presidente Giner ha lasciato tutti i protagonisti abbastanza perplessi e ora Honda cerca di vivere in modo sereno gli ultimi mesi della sua esperienza moscovita.
MUNTARI: "PER PASSARE ME E DE JONG CI VUOLE IMPEGNO" - Sulley, ai microfoni di Milan Channel, decanta la diga che sta nascendo insieme a un De Jong positivo e pienamente padrone del centrocampo rossonero, più di quanto non lo fosse prima dell'infortunio al tendine d'achille costatogli mesi di infermeria dallo scorso dicembre al precampionato: "Con Nigel facciamo un bel lavoro in mezzo al campo cercando di non far passare nessuno. Così facendo diamo respiro alla difesa e possiamo dare il pallone agli attaccanti per provare a fare gol. Dobbiamo sempre avere una buona condizione fisica perché questo è il nostro lavoro. Per passarci, gli avversari si devono impegnare tanto perché siamo due giocatori, io e Nigel, con molta grinta e determinazione. Il modulo lo stiamo apprendendo molto bene anche grazie al lavoro del Mister. Anche i miei compagni stanno capendo il nuovo modulo. Kaká è molto bravo nella posizione di trequartista e sa creare tanti spazi per i centrocampisti per inserirci in zona gol".