Tour/ Il 100° trionfatore, Froome rivendica: "Vittoria pulita"
FROOME INCORONATO SOTTO L'ARCO DI TRIONFO -
Sottoun Arco di Trionfo illuminato di giallo il britannico Christopher Froome, della Sky, e' stato incoronato come vincitore della centesima edizione del Tour de France. Poco prima Marcel Kittel aveva conquistato la ventunesima e ultima tappa della Grande Boucle, la "passarella" dalla Reggia di Versailles al viale dei Campi Elisi di Parigi, di 133,5 km. Il ciclista tedesco, che aveva vinto la frazione d'apertura in Corsica e altre due tappe, ha preceduto al traguardo, in volata, il tedesco Andre' Greipel (Lotto) e il britannico Mark Cavendish (Omega), che aveva battuto tutti negli ultimi quattro anni nel consueto sprint finale lungo le strade della capitale parigina.
Un poker per Kittel, dunque, nel primo arrivo in notturna della storia del Tour, sotto i fari di Parigi, illuminati a giorno per celebrare il centenario e i grandi della corsa francese, accorsi oggi ai Campi Elisi. Fra questi, in prima fila, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Miguel Indurain. Un arrivo regale, quindi, per incoronare Froome, dominatore assoluto di questa edizione della Grande Boucle. Il 28enne britannico, nato in Kenya, che lo scorso anno aveva "portato per mano" alla vittoria il compagno di squadra e connazionale Bradley Wiggins, non ha mai visto vacillare il suo trono e, nella classifica generale finale, ha preceduto il colombiano Nairo Alenxander Quintana Rojas (Movistar) di 4' e 20" e lo spagnolo Joaquin Rodriguez Oliver (Katusha) di 5' e 4", pur avendo lasciato per strada circa 40 secondi, per tagliare il traguardo assieme a tutti i compagni della Sky, e altri 20" per una penalita' giovedi'.
A Froome e' stata consegnata una maglia d'oro. La stessa e' stata donata anche a Merckx, a Hinault, a Indurain, ovvero i tre ciclisti ancora in vita che hanno vinto per cinque volte il Tour. Oltre a loro nell'albo d'oro della corsa francese figura per cinque volte l'indimenticato Jacques Anquetil, morto nel 1987. Restano vacanti i sette titoli levati recentemente a Lance Armstrong, che aveva vinto "barando" dal 1999 al 2006, rimpiazzato oggi, sotto l'Arco di Trionfo, da Greg LeMond (3 vittorie per lui nella Grande Boucle). A Quintana Rojas sono state consegnate ben due maglie. Il 23enne colombiano, oltre a piazzarsi secondo in classifica generale, ha vinto anche la maglia a pois (di pertinenza dei migliori scalatori) e quella bianca (riservata ai giovani). Quella a punti e' stata vinta dallo slovacco Peter Sagan (Cannondale); mentre il premio combattivita' (magra consolazione per i francesi) e' andato a Christophe Riblon (Ag2r). Da segnalare che il vincitore del Tour, all'ingresso a Parigi, ha voluto far concedere al pubblico un tributo speciale al suo "gregario di fiducia" Richie Porte, sempre al suo fianco dalla prima tappa. Poi, piccola consolazione per l'Italia, va evidenziato che la maglia gialla di questa centesima Grande Boucle usa bici, scarpe, casco e borracce prodotte nello Stivale.
FROOME "VITTORIA PULITA", KITTEL "GRANDE GIOIA" - "E' bellissimo. Arrivare qui, a Parigi, in questo scenario, con questa maglia gialla addosso e' veramente una grande emozione. Ho mai avuto paura di non riuscire a vincere? Si, sempre: tutti i giorni. Lotta al doping? Sono felice di avere dimostrato, consegnando con la mia squadra i dati e i valori relativi ai miei allenamenti e alle mie gare degli ultimi due anni, che la mia e' una vittoria pulita e che il nostro sport e' veramente cambiato. Tutti insieme, in gruppo, lotteremo per mostrare questa svolta del 'ciclismo pulito' al mondo intero". Cosi', poco prima di essere incoronato sotto l'Arco di Trionfo, il vincitore del 100 Tour de France, il britannico Christopher Froome, della Sky.
Al suo fianco, molto sorridente, anche il vincitore dell'ultima tappa della centesima Grande Boucle, Marcel Kittel. "Questa e' la quarta vittoria per me in questo Tour: non ho parole per esprimere la mia grande gioia. E' un successo meritato da tutta la squadra. Oggi - ha affermato Kittel - sono partito da molto lontano e, fortunatamente, le mie gambe hanno tenuto sino all'ultimo".