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Sport
La rinascita del basket a Treviso nel post-Benetton: una case-history

Treviso, tra passione per lo sport e imprenditoria

I giocatori della Nutribullet Treviso Basket si trasformano in fotomodelli per un calendario di beneficienza. L'iniziativa, con il patrocinio del Comune, punta a raccogliere fondi per lo IOV – Istituto Oncologico Veneto, a supporto dell’umanizzazione delle cure per i pazienti della radioterapia pediatrica dell’istituto. Con un costo molto contenuto (10 euro per la versione da tavolo e 15 per quella da parete), il progetto realizzato dallo Studio Perazza persegue un fine molto nobile: sostenere i bambini che combattono contro il cancro.

Il basket a Treviso: c'è vita dopo i Benetton

La determinazione nel lottare contro le avversità e l'attenzione al contesto sociale sono due dei pilastri sui quali si sta costruendo il nuovo ciclo di Treviso, una sorta di Fenice rinata dalle ceneri. Giusto dieci anni fa, la sua storia gloriosa fatta di scudetti e coppe, sia nazionali che europee, è giunta a un brusco stop in seguito alla decisione della famiglia Benetton di abbandonare la Serie A, per dedicarsi solo all'attività giovanile. Il basket italiano ha quindi perso una delle sue protagoniste storiche e immaginarne il ritorno in auge pareva utopico come oggi lo sarebbe pensare a Milano senza Giorgio Armani al vertice. Eppure, è successo.

Dal campo alla scrivania: il motore del rilancio

Il motore della rinascita di Treviso è stato la passione e l'amore di alcuni suoi grandi ex, a partire da Riccardo Pittis e Claudio Coldebella, che si sono fatti promotori di un azionariato popolare con i tifosi al centro del progetto. Dal coinvolgimento degli imprenditori del territorio è nato il Consorzio Universo Treviso, guidato da Paolo Vazzoler, altro ex giocatore biancoverde, nel ruolo di presidente. Ripartita dalle serie minori, con il supporto del Gruppo De' Longhi come main sponsor, l'UniVerso Treviso Basket nel 2019 ha conquistato la Coppa Italia di Serie A2 e poi l'agognato ritorno nella massima serie, dove attualmente sta disputando la sua terza stagione consecutiva.

I progetti del nuovo presidente Paladin

Quali sono, oggi, le prospettive di Treviso? “Milano, Bologna e Venezia oggi hanno budget inavvicinabili. Noi dobbiamo strutturarci sempre di più ed essere consapevoli che non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba”, a parlare è Piergiorgio Paladin, da un mese esatto presidente di UniVerso Treviso, nonché fondatore di Ideeuropee, l'agenzia di comunicazione integrata che è stata tra le prime realtà ad aderire al progetto di Treviso Basket e al Consorzio. Fu proprio lui, da buon comunicatore, a inventare il nome “UniVerso”, per rappresentare una realtà che oggi raduna 147 aziende. “Campioni dell'imprenditoria” li definisce Paladin, dicendosi comprensibilmente orgoglioso di rappresentare sia il tessuto produttivo del suo territorio, sia la squadra del suo cuore: ancora prima di entrare in società, era una presenza fissa al Palaverde e, diversi anni prima, era stato addetto stampa del Treviso calcio, a testimonianza di come passione e competenza professionale rappresentino un mix vincente.

L'obiettivo è crescere, anche fuori da Treviso

Per i prossimi due anni, che corrispondono al suo mandato, Paladin traccia un percorso preciso, fatto di continuità e consolidamento: “UniVerso Treviso è una splendida realtà diffusa, che mixa il senso di appartenenza a Treviso Basket con l’orgoglio di essere un soggetto economico dalle grandi potenzialità. Ora è il momento di far esplodere queste potenzialità dando al Consorzio una struttura, ottimizzandone le relazioni in essere, raccontandolo anche fuori i confini trevigiani. Abbiamo una grande responsabilità: grazie al contributo di tutti siamo stati in grado di riaccendere la passione per il basket a Treviso, non dobbiamo fermarci qui ma continuare a contribuire con decisione, garantendo solidità alla società sportiva e lavorando per riportare i sold out al Palaverde”.

Sport e impresa: quando a vincere è il team

Fare squadra è una lezione per tutti, non solo nello sport. La rinascita di Treviso è infatti un'interessante case-history di coraggio e resilienza che può essere di grande insegnamento per le piccole e medie imprese che rappresentano l'ossatura dell'economia italiana e che negli ultimi due anni sono state travolte dallo tsunami del Covid-19. Non a caso, la squadra dirigenziale attinge a piene mani proprio dall'imprenditoria. Il vicepresidente è Carlo Zanatta, CEO di Impa, realtà che produce materie plastiche, nonché socio storico del Consorzio e grande appassionato di basket. E' entrato a far parte del CdA Walter Bertin di Labomar, che ha avuto la delega ai progetti legati alla sostenibilità, mentre Valter De Bortoli ha quella al controllo finanziario, Roberto Rizzo allo sviluppo del settore giovanile (una conferma), Oscar Marchetto all’innovazione e l'altra new-entry Luca Chiggiato (di Chiggiato Trasporti) alla ricaduta sociale delle attività. A partire, appunto, dal calendario Perazza, che rappresenta un pregevole tassello nel puzzle nella non scontata rinascita del basket a Treviso.
 

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