Conte farà visita alla Juve. Marotta: "No stage della Nazionale"
Marotta 1: "Troppi impegni Juve, no a stage della Nazionale" - "Siamo d'accordo con la proposta di iniziare e chiudere prima il campionato ma restiamo contrari agli stage della Nazionale: questo perche' come Juve abbiamo tantissimi impegni durante la stagione e prestare i giocatori anche per gli stage azzurri ci metterebbe onestamente in difficolta'". Lo ha detto l'amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, a margine della cerimonia per la 'Hall of Fame' del calcio italiano, che si e' svolta a Palazzo Vecchio a Firenze. "Con Conte non c'e' stata alcuna prova di disgelo, figurarsi poi che abita proprio a 200 metri dalla sede del club - ha continuato il dirigente bianconero - Fra l'altro venerdi' prossimo dovrebbe esserci l'incontro a Vinovo".
Marotta 2 "faremo di tutto per trattenere Pogba" - "Quello di campione d'inverno per la Juventus e' un titolo interlocutorio, mi interessa salire sul podio piu' alto a fine campionato". Non manca il senso pratico a Giuseppe Marotta, a Palazzo Vecchio a Firenze per ricevere il premio per la Hall of Fame. "Essere campioni di inverno e' un riconoscimento al girone d'andata che abbiamo fatto, dove sono emersi i nostri valori, dove abbiamo dato continuita' ad un periodo che ci vede vincente negli ultimi anni - sottolinea l'amministratore delegato bianconero - Non siamo in fuga, i campionati si vincono a maggio. Cinque punti non ci possono far dormire sogni tranquilli". Nelle scorse settimane si e' parlato molto dell'addio di Tevez a fine contratto anche se ieri l'Apache ha lasciato una porta aperta per il rinnovo. "Con Tevez abbiamo un grande rapporto, ha dato segnali di senso di appartenenza per i nostri colori - ha aggiunto Marotta - Non abbiamo problemi con lui, sul possibile rinnovo sono valutazioni che faremo piu' avanti, ora siamo tutti concentrati sull'obiettivo scudetto, lui per primo". Capitolo mercato. "Allegri ha chiesto un centrocampista? Lui ha anche sottolineato i valori di questo gruppo, un gruppo vincente negli ultimi tre anni - ricorda ancora Marotta - Il mercato lo guardiamo con serenita', l'importante e' confermare il valore del nostro gruppo". Domenica altra grande prova di Pogba. "Prima era una promessa, oggi e' una realta'. Faremo di tutto per trattenerlo, a prescindere dal suo valore di mercato. Certo l'Italia e' un campionato che e' diventato economicamente di transizione, non si riescono piu' a trattenere i campioni".
"L'unico problema con lui e' che non possiamo permetterci eventuali stipendi stratosferici che gli possono essere offerti da altri club - spiega ancora Marotta - Auspico che Pogba voglia continuare con noi nel suo percorso di crescita, non ci sono oggi premesse per immaginarlo in un'altra squadra". Chiusura sugli arbitri. "Gli errori ci stanno, non vanno sottoposti a pressione ma va data loro serenita' - ha detto ancora l'ad bianconero - Quando ero alla Sampdoria la Juventus era un'avversaria e sapevo dei valori in campo diversi fra noi e loro, pensando magari ad una possibile sudditanza psicologica degli arbitri. Venendo alla Juventus mi sono accorto invece che il minimo errore viene interpretato come un furto subito. Gli errori invece ci sono in tutti i campi e vengono commessi da esseri umani, gli arbitri. Lo scudetto viene vinto dalla squadra piu' forte, non vedo che ci siano condizionamenti nei confronti di qualche club. Negli ultimi tre anni abbiamo vinto per gli stimoli che avevamo dentro e fuori dal campo. Mi viene da pensare ad Antonio Conte che ci ha sempre tenuto a stimolare il gruppo che ha allenato".