Meno Davis, più milioni: finalmente un italiano coerente. Evviva Sinner - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:13

Meno Davis, più milioni: finalmente un italiano coerente. Evviva Sinner

Sinner non è un santo, ma nemmeno un traditore. È un professionista che gioca a tennis e il tennis, ricordiamolo, è anche tremendamente ricco

di Simone Rosti

Meno Davis, più milioni: finalmente un italiano coerente! Evviva Sinner!

Italiani con il tricolore tatuato sul telecomando, rilassatevi: Sinner non vi ha traditi. Non ha gettato alle ortiche l’onore della patria. Ha solo deciso che la Coppa Davis in formato “mignon” vale meno di un Masters 1000. E sapete una cosa? Ha ragione lui.

Eh sì, perché mentre i commentatori da bar sport travestiti da patrioti piangono per la “scarsa italianità” del ragazzo di San Candido, lui fa quello che qualsiasi persona sana di mente farebbe: sceglie il lavoro, la carriera, i tornei che contano.

Ma certo, voi al suo posto avreste fatto diversamente, magari rinunciando a milioni di euro e a una stagione da numero uno per un selfie in maglietta azzurra, vero? Suvvia. La verità è che Sinner è diventato il bersaglio preferito di chi campa di moralismo low-cost e visibilità da click.

Prendiamo il solito Gramellini, per esempio, che nel suo “Caffè” quotidiano sforna parole come una cassa automatica a gettoni: oggi tocca a Sinner, reo di non incarnare la fiaba dell’eroe con la bandiera sulle spalle. Ma cosa dovrebbe fare, Jannik, piangere sulla racchetta e gridare “Viva l’Italia” a ogni ace?

Certo, abita a Montecarlo. Certo, ha giocato in Arabia per soldi. Certo, pensa alla carriera. E quindi? Lo accusano di inseguire il denaro come se non fosse quello che fa chiunque ogni santo giorno per campare, solo che lui, semplicemente, guadagna molto molto di più.

Sinner non è un santo, ma nemmeno un traditore. È un professionista che gioca a tennis e il tennis, ricordiamolo, è uno sport di singoli, non una processione collettiva con la fascia tricolore. Il tennis è silenzioso, ordinato, elegante e anche tremendamente ricco. Chi non è d’accordo, si accomodi nelle curve del rumoroso e patriottico gioco del calcio.