Leo Messi, l'ora della verità: davanti alla giustizia per frode fiscale
Dopo un rinvio (originariamente l'audizione era prevista per il 17 settembre), Lionel Messi e suo padre vanno in Tribunale nel distretto di Gava (a Barcellona) per rendere conto della presunta frode fiscale di cui il fuoriclasse blaugrana era stato accusato nel mese di giugno. L'agenzia delle entrate indaga da tempo sulla possibile evasione da 4,1 milioni di euro negli anni 2007, 2008 e 2009. Il padre, Jorge, si e’ assunto la responsabilita’ per le violazioni legate alla gestione dei diritti d’immagine e avrebbe già versato 5,016 milioni di euro per alleggerire la posizione nel procedimento penale che coinvolge anche il fuoriclasse.
La Pulce nelle scorse ore è stato al centro delle polemiche anche per un presunto comportamento stizzoso bnei confronti del suo allenatore, Tata Martino dopo la sostituzione nel match vinto per 4-1 con la Real Sociedad. Il pluri-Pallone d'Oro, autore di un gol, a risultato acquisito era stato richiamato all’81′ per lasciare qualche scampolo di partita a Sergi Roberto. Leo ha salutato il pubblico con un applauso e si e’ accomodato in panchina con un’espressione infastidita, come hanno fatto notare i media iberici. Lui però non ci sta: “Non ho fatto nessun gesto quando Martino mi ha fatto uscire. A nessuno piace star fuori, ma dobbiamo accettarlo perche’ e’ la cosa migliore per la nostra squadra. Non accettero’ che alcuni media dicano bugie su qualsiasi situazione che mi riguarda”.
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