Messi? No Ronaldo... la Juventus ora trema: ecco perché
Quando guardare il calcio è più piacevole di vedere un quadro di Picasso o di far l'amore con Sharon Stone. Leo Messi e Neymar?
Da lassù, Fulvio Bernardini avrà commentato con Enzone Bearzot : "Così si gioca solo in Paradiso...!".
E, adesso, povera Juve !...
Ronaldo, campione orgoglioso, vorrà, certamente, tentare di uguagliare le prodezze di Leo....
E vorrà sfidare Messi (10 gol in 11 gare di Champion's, 53 in questa stagione, nona vittoria consecutiva del Barca) nella finale del 6 giugno all'Olympiastadion di Berlino.
Il "Messi delle meraviglie" è immarcabile. Lo aveva previsto Guardiola che, tuttavia, sperava di non uscire a testa bassa, umiliato dalla tripletta del suo ex squadrone e ignorato dai tifosi, nella coreografia sontuosa del Camp Nou.
È stato l'argentino a fare la differenza contro i tedesconi, che avevano travolto la Roma e il Porto. E che, grazie soprattutto alle paratone di Neuer, hanno resistito per 77 minuti.
Il Bayern, che ha accusato le assenze di Ribery, Robben e Alaba (neppure un vero tiro nello specchio della porta), si è dissolto nello spazio di 200 secondi, tra il 32 simo e il 35simo della ripresa, infilati dal "Messi delle meraviglie".
Il secondo goal da ricordare, per anni, con un cucchiaio, dopo aver messo a sedere il gigantesco Boateng, sul lancio filtrante del bravissimo Rakitic.
E i campioni di Germania, frastornati, nel recupero, hanno incassato il terzo goal, quasi certamente il passaporto per Berlino), sullo scatto di Neymar, in campo aperto (assist del degno erede di Maradona).
Pietro Mancini
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