Milan disastroso in Coppa Italia. Seedorf: "Non faccio miracoli". Pagelle
PROMOSSI E BOCCIATI
Di Giordano Brega
BALOTELLI VOTO 6+. Subito il gol e sembra prendere fiducia. I pochi tiri pericolosi verso la porta di Brkic arrivano dal suo piede. Una sua punizione nel finale di partita trova una grande respinta del portiere bianconero.
ZAPATA VOTO 6+ Fin che resta in campo sembra riuscire a metterci una pezza su tante falle che vengono a galla a ogni contropiede delle zebrette. Quando entra MEXES (VOTO 4) l’Udinese cresce e il Milan crolla. Onesta prestazione di RAMI (VOTO 5,5), ma nulla più.
EMANUELSSON VOTO 4,5 Inizia convinto e cerca di farsi sentire con costanti discese sulla sinistra. Poi provoca un rigore solare che costa il pareggio e la sua prestazione non si rianima più. Sull’altra fascia per DE SCIGLIO poco meno di un compitino senza acuti (VOTO 5,5)
NOCERINO VOTO 4 Esce tra i fischi dopo una serata di nulla. Non che DE JONG brilli in mezzo al campo (VOTO 5+)
I FANTASISTI – ROBINHO impalpabile (voto 4,5), KAKA’ ci mette impegno ma non combina granché (VOTO 5), BIRSA mette in mezzo per Balotelli sul gol ma per il resto non incide mai (voto 5).
Seedorf: “I miracoli non si fanno” - “Sappiamo che in questo momento abbiamo fatto partite ogni tre giorni ma i ragazzi si sono impegnati. Non siamo ancora in grado di aver continuità nelle cose che vogliamo fare ma anche oggi ho visto cose interessanti, insieme ai ragazzi miglioreremo la situazione”. Clarence Seedorf cerca di prenderla con filosofia. Ma il suo Milan affonda in una voragine drammatica: seconda partita in panca e arriva l’eliminazione dai quarti di finale di Coppa Italia, l’unico obiettivo stagionale rimasto. Per giunta con tanto di beffa: vantaggio di Balotelli dopo 7 minuti e partita che pareva andare liscia come l’olio. Invece il rigore di Muriel (netto fallo di Emanuelsson in area) e la rasoiata di Nico Lopez confezionano il 2-1 finale. Nel deserto di San Siro, con i pochi spettatori accorsi a fischiare per la pessima figura. Già, i fischi: “Sappiamo che i tifosi hanno il cuore rossonero e quando giochi nelle grandi squadre le esigenze sono alte, ai ragazzi ho detto di essere sereni perchè i miracoli non si fanno”, sottolinea Clarence. Che giura: “Una vittoria non avrebbe cambiato tutto, ora siamo tornati a vivere la situazione che è. Faremo di tutto per migliorarla”. Investimenti nel mercato di gennaio? “Non è momento di parlare, principalmente il focus è dare alla squadra tranquillità e un senso di progetto che ha bisogno di tempo per essere costruito. Il Milan farà tutte le mosse per rendere più forte questa squadra. E’ un periodo in cui conosco i giocatori dentro e fuori dal campo, insieme a loro costruire un calcio che ho in mente”. Di certo la difesa fa acqua. Soprattutto quando è uscito Zapata (al 36°, risentimento muscolare) ed è entrato un Mexes che sembra sempre più lontano dal Milan: “Se non c’è collaborazione di tutti fai fatica, vorrei proprio lavorare in questo senso. Oggi i primi 25 minuti sono stati bravi ad aggredire e fare possesso palla in area avversaria ma sono cose che si costruiscono nel tempo. Acquistare un centrocampista? Domande da rivolgere a Galliani, la persona più giusta a cui farle è lui. Non è bello né giusto parlare di mercato”.