Milan, avanti con Inzaghi. Ma Tassotti resta in stand by. E Seedorf..
Inzaghi esonerato o dimissionario domenica prossima? E' l'epilogo che in casa Milan sperano tutti di evitare. Non a caso Berlusconi ha deciso di andare avanti con Pippo nel corso del vertice di Arcore con Adriano Galliano. Ma è chiaro che un'eventuale sconfitta - in casa contro il Cesena domenica prossima a San Siro - potrebbe rimettere tutto in discussione, lasciando poco spazio a nuove ciambelle di salvataggio per il tecnico piacentino. Perchè tutto gli dà contro (a parte un ingaggio loow cost). A partire dai numeri: 30 punti i 23 partita e 5 nelle 7 giocate in campionato nel 2015. Sarebbe bastato un rendimento accettabile nei tre crack di San Siro (Sassuolo, Atalanta, Empoli: un punto) per essere ancora in zona Europa. Invece il disastro. Con una squadra che latita a livello di gioco (domenica scorsa a San Siro l'Empoli ha preso in mano il pallino del gioco per quasi tutit i 90 minuti). E sono tantissimi i tifosi che sui social network invocano Seedorf. Già l'olandese ancora sotto contratto che nel girone di ritorno dello scorso campionato tenne un rendimento quasi da qualificazione in Champions League. Il ritorno di Clarence è pura fantascienza comunque. La realtà dice che se proprio Pippo Inzaghi dovesse cadere si procederebbe con un Mauro Tassotti traghettatore sino al termine del campionato. Poi via alla rivoluzione con 3 nomi in cima alla lista: il sogno Conte (ma resta complicatissimo pensare allo strappo con la nazionale), Montella (può lasciare Firenze, piace al Napoli ma è la soluzione più concreta) e Roberto Donadoni che lascerà Parma.
Iscriviti alla newsletter