Milan, Inzaghi su Pazzini fa lo stesso errore di Allegri
Caro Pippo Inzaghi, ho suonato alla tua porta la scorsa settimana, poco prima che il tuo Milan scendesse in campo contro il Verona. E ho suonato per esporti un mio amichevole consiglio, figlio dell’esperienza che ho accumulato lavorando da critico e cronista del pallone prima per Tuttosport, poi per La Stampa, poi per il Corriere dello Sport e infine per la Gazzetta dello Sport e le più importanti trasmissioni sportive delle televisioni pubbliche e private. Per la gara contro il Verona, Ti avevo consigliato di schierare due punte forti fisicamente e sul gioco alto, cross ripetuti dalle fasce laterali, difesa altissima per tener lontana dall’area rossonera la testa del lunghissimo centravanti-ariete veronese Toni. Avevo aggiunto che, a mio parere, sarebbe stato opportuno mandare in campo Menez solo nella ripresa ( in sostituzione della più stanca tra le due punte centrali) per consentirgli di superare o aggirare più facilmente, con i suoi scatti, i suoi dribbling ed i suoi tiri ad effetto ( come si diceva una volta) , i due difensori centrali del Verona già stroncati o quantomeno fortemente debilitati dai duelli del primo tempo, uno contro uno, con le tue due punte centrali Pazzini e Destro.
Cosa hai preferito invece Tu? Praticamente il contrario! Squadra e difesa basse, groviglio di infruttuosi passaggi a centrocampo, Pazzini costretto ad arretrare ed a fare a botte a metà campo per dare una mano a quel centrocampo involontariamente sabotato dai continui errori di Muntari.
Ma, mi chiedo e ti chiedo: è accettabile che Antonelli e Cerci non abbiano fatto un cross dalle fasce laterali mentre Abate e De Sciglio (i loro predecessori) ne facevano almeno una dozzina a persona per partita ? Non era prevedibile che Menez, apparso alquanto debilitato già nella precedente partita di campionato, nell’ultima mezzora del secondo tempo contro il Verona non sarebbe stato più capace di reggersi in piedi? Se lo avessi fatto entrare in campo nella ripresa, quando i difensori del Verona erano già stanchi morti, non avrebbe potuto fare molto ma molto di più?
E allora torno a Pazzini. E’ accettabile che Pazzini abbia dovuto fare il lottatore sgobbone in mezzo al campo per lasciare l’area di rigore a disposizione degli inserimenti di Menez o Cerci e, nella ripresa, di Honda?
Nell’occasione, Pippo, Tu hai ripetuto lo stesso errore commesso da Allegri nella stagione 2012-2013. Allegri i gol per vincere lo scudetto li voleva non da un centravanti ,chiunque esso fosse, ma dal mediano Boateng. E metteva fuori squadra o isolava lungo le fasce laterali gli attaccanti veri per lasciare un buco in mezzo all’area avversaria a Boateng! E cosi’ maturarono le incredibili “cacciate” dal Milan di Pato, Ibrahimovich, Bojan, Pazzini e di Te stesso, caro Inzaghi.
“Cacciate” che fecero peraltro da preludio a una crisi paradossale perché quel Milan cominciò di fatto IL GIRONE D’ANDATA SENZA UN CENTRAVANTI di RUOLO e S’IMBATTE’ NELLA PRIMA di UNA LUNGA SERIE di SCONFITTE, 0-1 a SAN SIRO CONTRO la SAMPDORIA.
La LEZIONE PARVE SCUOTERE ALLEGRI CHE , ALLA SECONDA GIORNATA DI CAMPIONATO, A BOLOGNA, INSERI’ PAZZINI AL CENTRO DELL’ATTACCO ROSSONERO. BENE, IL “PAZZO” REALIZZ0’ UN GOL AL 16 DEL PRIMO TEMPO E NE FIRMO’ ALTRI 2 NELLA RIPRESA.
Cosa si aspettavano i tifosi del Milan per la successiva giornata di campionato contro l’Atalanta? Che venisse riconfermato Pazzini. Invece no, Allegri escluse Pazzini e il Milan perse in casa 0-1. E perse ancora senza Pazzini anche la successiva partita di Udine, 1-2. Ma la constatazione allucinante è che Pazzini fu escluso dai primi tempi di tutte le partite del girone d’andata meno 4. Ebbene, solo nelle partite con Pazzini al centro che segnava personalmente e faceva far gol ai compagni, il Milan è riuscito a realizzare reti sonanti già nel primo tempo. Durante il girone d’andata di tutte le altre partite di campionato, il Milan, senza Pazzini, non e’ riuscito a realizzare neppure un gol. Al contrario, durante il girone di ritorno, con Pazzini centravanti fisso ( 37 presenze e 16 reti) ed El Shaarawi al fianco, il Milan riuscì a conquistare una prestigiosa qualificazione alla Champions League .
Adesso dunque, caro Pippo, contro il Verona hai mancato una preziosissima vittoria
a pochissimi secondi dalla fine della gara, proprio dopo aver sostituito Pazzini con un difensore. In te ha avuto il sopravvento una paura che devi immediatamente cancellare dal tuo DNA. Tu sei l’allenatore del Milan, la squadra più titolata del mondo e questo concetto devi metterlo ben in testa innanzitutto ai tuoi giocatori, portando come esempio il coraggio, la determinazione e la grinta con cui si è battuto al “Meazza” domenica scorsa il guerriero Mexes, spavaldo e trascinante persino nelle dichiarazioni postpartita alla stampa.
Domenica affronterai la Fiorentina, una squadra che ha un centrocampo di palleggiatori eccezionali ed in attacco il nuovo arrivato Salah, contropiedista eccezionale. Il quadro tattico è quindi assolutamente diverso da quello della gara contro il Verona. La tua prima preoccupazione quindi sarà ovviamente quella di togliere spazio ai palleggiatori viola, tenendo la tua squadra cortissima e applicare meticolosamente la tattica del fuorigioco. Considerato inoltre che la Fiorentina ha subito ben 4 gol dai contropiedisti della Lazio, io tenterei di sgretolare la tenuta della difesa viola, azzardando le due punte Pazzini e Destro e recuperando sulla destra ( se possibile ) Abate affinché torni a far spiovere nell’area avversaria la sua abituale dozzina di cross, in aggiunta alla dozzina di spioventi che dovrà garantiti Antonelli.
Coraggio insomma Pippo. Il coraggio alla Mexes dovrà essere il maggior propellente del tuo nuovo Milan. IN BOCCA AL LUPO!
David Messina
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