Milan, il nuovo stadio: ecco le foto e il progetto
Un investimento globale fra i 300 e i 320 milioni di euro (spesa che verrà sostenuta dallo sponsor Emirates e da una trentina di aziende che sono pronte a chiudere accordi di sponsorizzazione): ecco a voi la futura casa del Diavolo tanto voluta da Barbara Berlusconi (dopo il successo di Casa Milan) con le prime foto di come sarà. Certo tutto dipende da Fondazione Fiera che nel giro di un mese deve assegnare l'area tanto sognata dal club di via Aldo Rossi. Sul progetto già nei giorni scorsi erano stati chiariti i punti principali: impianto ecologico, 48mila posti, con un albergo, ristoranti, un'area giochi per bambini e un percorso verde. Pure un liceo a indirizzo sportivo. Il campo non avrà le barriere, nella filosofia degli stadi all'inglese. E il tetto sarà mobile.
"Abbiamo approcciato al progetto sviluppando subito i temi fondamentali di quest'opera: ovvero parliamo della sostenibilità ambientale, del concetto di uno stadio urbano smart che sia facilmente raggiungibile attraverso il trasporto pubblico, e che sia a basso impatto. Uno stadio, inoltre, che s'identifichi più come un edificio, come un pezzo di città, e non come una macchina da business da attivare esclusivamente per l'evento sportivo una volta alla settimana", ha spiegato alla Gazzetta Emilio Faroldi, professore ordinario di Tecnologia dell'Architettura presso il dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano,. E aggiunge: "La ricerca scientifica, attraverso una serie di studi, ci dice chiaramente che il ruolo degli stadi in Europa e nel mondo sta progressivamente cambiando. Gli stadi non sono più pensati solo come un luogo per gli eventi sportivi, seppure aperti tutta la settimana, ma come un pezzo utile a riordinare l'insieme urbano di una città, di un quartiere".
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