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Mondiali di Atletica, Palmisano conquista l’argento nella 35 km di marcia
A 34 anni l’olimpionica azzurra conquista il secondo posto ai Mondiali di Tokyo con una gara coraggiosa, nonostante crampi e problemi fisici. Sul traguardo l'abbraccio con l’amica e vincitrice Maria Perez

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Palmisano torna sul podio mondiale: è argento nella 35 km
A 34 anni, Antonella Palmisano torna protagonista nella marcia mondiale. Quattro anni dopo l’oro olimpico conquistato proprio in Giappone e otto dal bronzo iridato di Londra 2017, l’atleta pugliese ottiene l’argento nella 35 km ai Mondiali di Tokyo. Conduce una gara coraggiosa, parte in testa e tiene fino a quando la spagnola Maria Perez – più giovane di cinque anni e sua grande amica – prende il largo. Palmisano chiude in 2h42’24”, stremata.
Ad attenderla sul traguardo c’è proprio Perez: la abbraccia, la sostiene, la aiuta a sedersi e le slaccia perfino le scarpe. «La nostra è un’amicizia vera - racconta Antonella in sedia a rotelle, troppo debole per reggersi in piedi -. Maria mi motiva e mi capisce, ci siamo allenate insieme un po’ a Livigno e un po’ da lei a Siviglia e Granada, è stata lei a restituirmi la motivazione dopo la delusione dell’Olimpiade di Parigi». Maria, lì al suo fianco con gli occhi lucidi: «Siamo come Alcaraz e Sinner!».
Un risultato che rappresenta una tappa importante nella carriera dell’azzurra, ottenuto nonostante i crampi e un problema gastrico che l’ha costretta a interrompere l’assunzione di integratori dopo circa un’ora e un quarto di gara. La medaglia fa felice anche la madre in Puglia – autrice del fiore all’uncinetto che l’atleta porta tra i capelli – e rilancia la corsa di Palmisano verso i Giochi di Los Angeles 2028. «Questa medaglia dimostra che posso ancora dire la mia, gli allori della marcia in Italia sono sempre meno rispettati delle altre medaglie, ci fanno vedere e ci conoscono sempre troppo poco».
Il marito Lorenzo, e anche allenatore commenta: «Ci mandiamo a quel paese una volta al giorno - sorride - ma se le metto Los Angeles sotto forma di sfida, sono sicuro che lei ci sta!».