Nadal testa di serie numero 5 a Wimbledon? Evitiamo una clamorosa ingiustizia contro Rafa (e Djokovic)
Di Giordano Brega

A ripetere che ha vinto 8 Roland Garros e che nessuno nella storia ha mai messo assieme così tante volte lo stesso Slam si rischia di diventare noiosi. Così come quando si sottolinea che siamo a 12 prove major in carriera (vanno aggiunti 2 Wimbledon, 1 Australian e 1 Us Open), inseguendo le 17 di Roger Federer che detiene il record assoluto (e Pistol Pete Sampras a 14 è nel mirino).
Ma Nadal è molto più dei numeri assoluti o di quelli di una primavera come sempre da vero e proprio cannibale del rosso (Master 1000 a Roma e Madrid, finale a Montecarlo e Master 500 di Barcellona, senza dimenticare Indian Wells). Il mancino di Manacor è emozione allo stato puro. I puristi del tennis non la amano, sottolineando la bellezza stilistica del gesti tecnico di King Roger? Rispettiamo l'opinione, ma problema loro. Il tennis di Rafa è adrenalina, è vita. Nelle sue partite spesso non mancano il sacrificio e la sofferenza, quell'essere a un passo dal baratro, trovando la forza per uscirne quando tutto sembra perduto. In questo 2013 con due sole sconfitte e pieno zeppo di trionfi (Nadal è numero 1 con quasi 2000 punti di vantaggio su Djokovic nelle classifiche di questi primi 5 mesi) non sono infatti mancati i momenti difficili.

Giusto per ricordarne qualcuno. E' stato a un passo (due punti) dal ko contro Ferrer nei quarti di Madrid, in balia di Gulbis per buona parte degli ottavi di Roma, 4-2 sotto al quinto nella semifinale di Parigi contro Djokovic, indietro di un set e di un break nella finale di Indian Welss contro Del Potro (ah già, avviso ai naviganti Nadal non vince solo sul rosso). Momenti in cui lo si è visto a tratti dominato e da cui è uscito facendo girare la partita su un punto, un 'vamos', un attimo fuggente. Riuscendo a recuperare e poi travolgere l'avversario di turno.
Futuro prossimo - Ora si marcia verso Wimbledon con il rischio di un'ingiustizia tecnica: il 27enne mallorchino al momento è numero 5 del mondo e con questa classifica rischia, per l'appunto, la testa di serie numero 5 ai Championship. Dietro a Djokovic, Murray, Federer e Ferrer (che lo ha scavalcato proprio questa settimana).
Paga non demeriti suoi, ma semplicemente i 7 mesi di inattività per i problemi al ginocchio. In passato gli organizzatori dello Slam sull'erba non si sono mai fatti problemi a cambiare il loro seeding, senza leggere alla lettera le classifiche Atp.
Questo Nadal, due vittorie e tre finali perse sull'erbetta londinese - non meriterebbe niente di meno di una seconda testa di serie. Anche solo per scongiurare il rischio di rivedere lui e Nole Djokovic di nuovo di fronte in una finale anticipata...