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Napoli, Gattuso si presenta: "Obiettivo andare in Champions"
Gattuso (foto Lapresse)

Gattuso si presenta al Napoli: "Obiettivo andare in Champions"

"Ho scelto il Napoli perché negli ultimi dieci anni è stato protagonista in Italia e in Europa, aldilà del momento negativo. Sarei venuto qui anche per sei mesi: è una grande opportunità, una squadra fatta col pennello per me. Il 99% dei giocatori è funzionale al mio progetto di calcio". L'obiettivo stagionale è chiaro: "Recuperare punti e centrare la qualificazione in Champions League: non possiamo restare fuori dall'Europa".

"Con Carlo ci siamo sentiti stamattina, volevo chiamarlo ieri sera ma sapevo che era accompagnato dalla famiglia e c'era un match importante da preparare. Sono stati due giorni non facili, sapevo che dovevo chiarirmi con lui. Per me calcisticamente è un padre. Anche in questi anni l’ho sempre chiamato ed è sempre stato molto gentile. Oggi ho avuto la conferma dell’uomo che è. Ma non paragonatemi a lui: ha vinto tutto da allenatore, io ho 41 anni e devo ancora dimostrare tanto. Spero di fare il 10% di quello che ha fatto nella sua carriera". 

De Laurentiis: "Era ora di chiudere con Ancelotti. Ora c'è Ringhio Starr!"

Aurelio De Laurentiis: "Mi sembra doveroso ringraziare Ancelotti che ci ha seguito finora. Io rimango suo amico, lo ero prima e lo rimango ora. Tra noi c'è un rapporto limpido e sincero. Mi spiace aver letto che ci sono stati dei dissidi: tutto ciò non è vero. Mi dispiace che le cose siano andate così, però spesso tra marito e moglie ci si separa, ma si mantengono buoni rapporti. Noi abbiamo coltivato un sogno insieme, un giorno ci siamo svegliati e ho cercato, visto il suo palmares, di proteggerlo e dire: proseguiamo ognuno per la sua strada".

LA CONFERENZA STAMPA DI GATTUSO

Perché e quando ha detto sì al Napoli?
"Perché è facile: negli ultimi 10 anni il Napoli è stato protagonista in Italia e in Europa. È una grande squadra nonostante sta attraversando un periodo non positivo. I giocatori mi piacciono tantissimo e sono al 99% funzionali all'idea di gioco che ho in mente. Ho passato 12 ore in macchina e domenica intorno alle 21 ho incontrato il presidente alla Filmauro".

Vi siete sentiti con Ancelotti?
"Ci siamo sentiti stamattina, anche se volevo farlo già ieri sera. Sono stati giorni non facili, sapevo che dovevo chiarirmi con lui e spiegargli la mia scelta. Ho lasciato qualche membro dello staff ed è stata una decisione che mi ha messo in difficoltà. Con Ancelotti sono cresciuto, abbiamo vinto tanto insieme. 6 anni fa ho iniziato questo lavoro e quando ho avuto difficoltà l'ho chiamato: lui si è sempre messo a disposizione e si è dimostrato un grande uomo. Non fate paragoni però: lui ha vinto tutto, io sono un allenatore giovane e devo dimostrare ancora tanto. Spero di fare il 10% di quello che ha fatto lui".

Qual è il suo obiettivo stagionale?
"Il Napoli è una squadra costruita per andare in Europa. Lo so che è difficile, ma non possiamo restare fuori dall'Europa. L'obiettivo è recuperare i punti e centrare la Champions".

In eredità Ancelotti ha lasciato gli ottavi di Champions e una situazione di classifica difficile. Come si riparte?
"Testa bassa, pedalare, lavorare. Mancano due partite prima della sosta natalizia e bisogna fare bene. Questa squadra ha l'obbligo di far bene".

Cosa può dare Gattuso al Napoli e cosa la squadra deve dare a Gattuso?
"Io so quello che posso dare, la squadra e la società mi devono poi aiutare. Bisogna procedere di pari passo. Dobbiamo pensare solo al lavoro e capire come uscire da questa situazione".

Dunque con Ancelotti non vi siete sentiti prima di oggi?
"Quella di ieri era una partita fondamentale, non mi sembrava il caso di chiamarlo e affrontare certe questioni".

A inizio stagione Ancelotti disse che il Napoli poteva lottare per lo scudetto. Tu hai la stessa considerazione? Si è rotto qualcosa che sarà sanabile con il tuo lavoro?
"Io penso che la percezione che c'è all'estero del Napoli calcio è più importante di quello che pensate. Ci sono giocatori che hanno mercato e non sono stati venduti per merito della società. È normale che qualcosa poi non ha funzionato. Io non c'ero: adesso devo essere bravo a non ascoltare discorsi sul passato. A me piace parlare all'anima delle persone. L'obiettivo è riportare il Napoli dove merita. Vinciamo queste due partite, poi vedremo che direzione prendere"

Punterà su Insigne?
"Io punto su tutti. Insigne è un patrimonio del Napoli e devo riuscire a trasmettergli fiducia, a lui come a tutti. Lorenzo è il capitano e il simbolo di questa squadra, ma ho il dovere di recuperare tutti i giocatori e metterli nelle migliori condizioni possibili"

 

 

Gattuso-Napoli (con premio Champions) e Ancelotti è già pronto per l'Arsenal

Carlo Ancelotti si è già lasciato alle spalle l'addio al Napoli (che inizia l'era Gattuso): nuovi contatti tra l'allenatore di Reggiolo e l’Arsenal. Si tratta per un contratto fino al 2021. Il club londinese punta forte sull'ex allenatore di Milan e Real Madrid (con cui ha vinto 3 Champions complessive) per svoltare la stagione (attualmente grigia: nono posto con 22 punti a sette lunghezze dalla zona Champions). L'Arsenal è pronto ad affidargli la panchina dopo il recente divorzio da Emery che ha portato in panchina (a tempo) Freddie Ljungberg. Ancelotti ha già allenato in Premier League: dal 2009 al 2011 guidò il Chelsea con vittoria del campionato inglese, Coppa d'Inghilterra e Community Shields.

Gattuso al Napoli al posto di Ancelotti: maxi premio se conquisterà la Champions League

Rino Gattuso sarà il nuovo allenatore del Napoli al posto dell'esonerato Carlo Ancelotti. L'ex tecnico del Milan ha un accordo con il club guidato da Aurelio De Laurentiis per un contratto di 18 mesi, ma a giugno si farà il punto della situazione. Ingaggio dovrebbe essere attorno ai 2,6 milioni di euro ma, come rivela Il Mattino, dovrebbe esserci un maxi premio in caso di qualificazione in Champions League. Non sarà una rimonta facile, ma neppure impossibile: attualmente il Napoli è settimo a 21 punti e il quarto posto (Cagliari e Roma) dista otto lunghezze. Nel suo primo anno al Milan subentrò a dicembre (a Montella) e diede una scossa importante alla squadra portando i rossoneri a condurre un girone di ritorno attorno ai quaranta punti con una media da Champions.

Napoli: esonerato Ancelotti. È pronto Gattuso

Il Napoli, in una nota pubblicata su Twitter, ha annunciato di aver "deciso di revocare l'incarico di responsabile tecnico della prima squadra al signor Carlo Ancelotti. Rimangono intatti i rapporti di amicizia, stima e rispetto reciproco tra la societa', il suo presidente Aurelio De Laurentiis e Carlo Ancelotti". L'esonero arriva nella serata in cui il Napoli, col 4-0 al Genk, s'è garantito l'accesso agli ottavi di Champions League.  Al termine del match, Ancelotti aveva ribadito l'intenzione di non dimettersi. "Non l'ho mai fatto in carriera", sono state le sue parole. Ma a distanza di poche ore la sua avventura al Napoli è arrivata al capolinea. Gennaro Gattuso è pronto a subentrare in panchina.

Napoli ha esonerato Carlo Ancelotti. Settimo cambio in panchina dopo 15 giornate di serie A

La 15esima giornata e' l'ultima con Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli: il pari con l'Udinese lascia gli azzurri al settimo posto, a -17 dalla capolista Inter, e a poche ore dal 4-0 al Genk e dalla qualificazione agli ottavi di Champions arriva l'esonero. Nella scorsa stagione furono in tutto dodici i cambi in panchina: anche in quel caso i primi nel corso della stessa giornata di campionato. Dopo l'ottavo turno, infatti, furono esonerati Lorenzo D'Anna dal Chievo (arrivo' l'ex ct azzurro Gian Piero Ventura) e Davide Ballardini dal Genoa (arrivo' Ivan Juric). I primi due dopo il settimo turno: il Milan, nonostante la vittoria in casa del Genoa, caccia Marco Giampaolo sostituendolo con Stefano Pioli, mentre alla Samp, ultima in classifica, finisce l'avventura di Eusebio Di Francesco e al suo posto viene chiamato Claudio Ranieri. Una partita dopo e' il turno del Grifone: l'1-5 di Parma e il penultimo posto con appena 5 punti convincono Preziosi a scegliere Thiago Motta al posto di Andreazzoli per centrare la salvezza. Il decimo turno e' invece fatale a Igor Tudor: la sconfitta interna per 4-0 con la Roma, a pochi giorni dall'1-7 con l'Atalanta, spinge l'Udinese a dare una sterzata. La sconfitta nella gara di Verona valida per l'11esima giornata e' invece fatale a Corini: il Brescia, penultimo, caccia il tecnico della promozione e punta su Grosso. Ma l'avventura del campione del mondo 2006 dura appena tre partite: le sconfitte con Torino, Roma e Atalanta con zero gol fatti e 10 subiti fanno si' che Cellino torni sui propri passi, richiamando Corini.

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