Prandelli ad Affari: Immobile e Destro uno spot per... la Nazionale
"Il giocatore che mi ha messo più in difficoltà quando facevo il calciatore? La risposta è semplice, perché si tratta di un grande amico ed è stato un grandissimo rivale negli anni '80. Parlo di Evaristo Beccalossi. Era uno degli avversari più difficili da affrontare". Parola di Cesare Prandelli. Il commissario tecnico della nazionale italiana lo confessa nel corso della presentazione del progetto "Illumia, la tua nuova energia" di cui è testimonial. E racconta: "Una volta non si giocava a zona. Ti dicevano 'marca il numero 10'... Per me una delle cose più importanti quando lo marcavo era uscire dal campo pensando 'non è riuscito a farmi un tunnel'. Perché lui cercava di fartelo sempre"
E ovviamente il Prandelli giocatore cercava di evitarlo, come qualunque suo collega chiamato in marcatura. Bisognava evitare l'onta. Invece... "me ne ha fatto uno clamoroso a San Siro. Io pensavo 'adesso me lo fa, faccio finta di farmelo fare e chiudo le gambe'. Lui ha capito, ha fatto quattro finte. Usava il piede destro, piede sinistro, interno, esterno.... in modo straordinario. Questo vuol dire che la tecnica riesce a superare tante difficoltà"
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DEL DIRETTORE DI AFFARITALIANI.IT ANGELO MARIA PERRINO
Un Prandelli arrivato in cima al mondo partendo dalla provincia (lui è nativo di Orzinuovi nel bresciano). Quanto gli mancano le origini, la vita all'oratorio? "Tanto, ci sono nato. Ho vissuto l'oratorio. Ho sognato con tanti miei compagni grandissime imprese. Giornate indimenticabili. Dovevo solo scavalcare un muretto per entrare nel mio oratorio. Tutte le volte che vedo un oratorio chiuso e senza bambini rimango un po' amareggiato. Per me è stata una palestra di vita"
E racconta "un piccolo aneddoto. Vivendo vicino, mia madre si affacciava dalla finestra e mi urlava 'Cesare i compiti'. E io sapevo tutti i punti dell'oratorio dove mi potevo nascondere e dove lei non mi trovava. I compagni volevano che io giocassi perché ero bravino. Qualche mese fa mi hanno invitato al mio oratorio per inaugurare il torneo del Csi. Vado a casa a salutare mia mamma 83enne. Lei mi dice 'che programmi hai?'. Io le spiego che mi avevano invitato all'Oratorio. Lei mi risponde 'non scavalcare però'.
Poi Prandelli spiega ad Affari come si è convinto a entrare in questo progetto: "Al primo incontro ho trovato delle persone ricche di grandissimo entusiasmo ed energia. Mi hanno coinvolto in questo meraviglioso contributo che stanno dando a tutti noi. Perchè dobbiamo pensare che l'energia è un problema di tutti non di pochi. E quindi ho accettato volentieri di fare da testimonial a un'idea di risparmio, di lasciare qualcosa ai nostri figli. Accompagnerò questa campagna con entusiasmo, perchè sono rimasto coinvolto in questa idea".
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DEL DIRETTORE DI AFFARITALIANI.IT ANGELO MARIA PERRINO
C'è bisogno di energia anche in Nazionale? "C'è sempre bisogno di energia. Adesso in modo particlare, ci stanno avvicinando a questo Mondiale"
Quale fattore energetico vuole inserire nel motore? "Sicuramente le grandi motivazioni. L'energia della testa è quella che fa sviluppare tutto"
Si punterà più sui giovani o su qualche anziano? Tanto si è parlato della possibilità (concreta) che Cassano vada in Nazionale. Il ct spiega: "In questo momenti ci sono degli 'anziani' che stanno facendo molto bene. Ma anche dei giovani che ho visto ieri sera (Roma-Napoli, ndr) che sono stati uno spot molto bello per il futuro del nostro calcio".
E qui il riferimento è chiaro: dal bomber giallorosso Mattia Destro al gioiello granata (in comproprietà con la Juventus) Ciro Immobile. I due attaccanti sono stati ottimi protagonisti e sognano una maglia azzurra last minute. Senza dimenticare l'ottimo jolly di centrocampo Florenzi (nel motore della Roma di Garcia) e ovviamente Alessio Cerci: il talento del Toro è parso un po' appannato nella sfida dell'Olimpico, ma sarà grande protagonista del mercato estivo (oltreché candidato alla maglia azzurra). E le big d'Italia sono tutte già in prima fila....