Sci, Brignone prima e Goggia seconda nel superG di Sochi
Tra le selvagge montagne cariche di neve del Caucaso ai confini con la Georgia risuona l'Inno di Mameli. Tutto merito di Federica Brignone e Sofia Goggia, rispettivamente prima e seconda nel supergigante di Coppa del mondo andato di scena a Rosa Khutor, localita' russa che nel 2014 aveva ospitato le gare di sci delle Olimpiadi di Sochi. L'Italia dello sci femminile oggi in Russia ha scritto un nuovo entusiasmante paragrafo di questa fantastica stagione che vede gia' venti i podi conquistati (sette i primi posti).
Per Brignone e' la vittoria numero 14 della carriera in Coppa, il 36esimo podio, la quarta in questa stagione, la 91esima nella storia al femminile. Con il successo odierno Fede si conferma la terza sciatrice azzurra piu' vincente di sempre e si e' porta a soli due successi da Deborah Compagnoni (16, di essi ben 13 in slalom gigante) e a uno da Isolde Kostner. Per Goggia, tornata sul podio dopo la vittoria di meta' dicembre nel superg a Sankt Moritz (seconda Brignone a un solo centesimo), un secondo posto a venti centesimi dalla connazionale e 14 centesimi sulla svizzera Joana Haehlen.
Federica e Sofia, dopo giorni di cancellazioni causa maltempo fra prove ufficiali e discesa, hanno dimostrato di avere un particolare feeling su un tracciato molto tecnico anche se su una neve molle. Per Brignone una vittoria che vale doppio anche perche' a circa meta' gara ha commesso un grave errore. "Dopo la caduta nel supergigante della scorsa settimana a Bansko mentre avevo il miglior tempo, volevo assolutamente riprendermi cio' che avevo perduto", dice Brignone, 29 anni di La Salle in Valle d'Aosta.
"Questa pista in Russia - continua la sciatrice - non si adatta alle mie caratteristiche perche' non presenta particolari pendenze, la velocita' e' abbastanza bassa e la neve non e' quella dura. Mi godo questo felice momento: indosso il pettorale rosso in tre specialita' (superg, slalom gigante e combinata, ndr) e ho gia' fatto il mio record personale di punti in carriera. Le scelte prese con lo staff e il lavoro svolto, quest'anno mi stanno permettendo di essere competitiva in tutte le condizioni. Certo, non mi fermo qui: ci sono ancora tanti obiettivi da raggiungere. Non penso alla classifica generale ma sono orgogliosa di essere vicina alla Shiffrin".
Si e' detta un po' sorpresa del piazzamento Sofia Goggia anche perche' reduce "dai giorni confusi, dove l'indecisione e' stata massima e per me e' stato difficile dal punto di vista psicologico". La bergamasca, campionessa olimpica in carica di discesa libera, ha gareggiato con una protezione alla tibia dolorante posizionata fra la calza e la scarpetta. "L'obiettivo era non provare dolore nel momento della pressione sullo sci e credo di averlo ottenuto", ha aggiunto Sofia che ha definito quella di Rosa Khutor "una gara strana perche' gli angoli erano talmente accentuati dove bisognava girare la testa per capire la direzione da affrontare".
Quella odierna firmata Brignone-Goggia e' la nona doppietta italiana tra le donne in Coppa del mondo della storia. Negli annuari ci sono anche quattro epiche triplette. Nella generale di Coppa del mondo al comando c'e' sempre l'americana Mikaela Shiffrin - oggi assente - con 1225 punti davanti alla Brignone con 955, alla slovacca Petra Vlhova (830) e all'altra azzurra Marta Bassino (620). Nella classifica di superg (mancano ancora tre gare) Brignone e' pettorale rosso con 216 punti davanti alla svizzera Corinne Suter (200) e Shiffrin (186). Il Circo Rosa ora si trasferisce sulle Alpi, a Garmisch-Partenkirchen in Germania per un altro fine settimana (da venerdi' 7) dedicato alla velocita' (due discese e un super G).
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