Scoppia la guerra Coni-Figc. Malagò: "Abete ha il dovere di riformare"

Se non e' un ultimatum, poco ci manca. Giovanni Malago', intervistato da Repubblica, e' pronto a usare il pugno di ferro col calcio, travolto sempre da scandali come quello piu' recente delle scommesse. "Fa scalpore la differenza tra il clamore della prima fase, quella delle indagini, e le ambiguita' della seconda, quella che determina le sentenze", sottolinea Malago', che ha espresso le sue perplessita' ad Abete, "una persona seria e perbene, penso che abbia le qualita' per essere un ottimo presidente. Ma ha il dovere di riformare la sua federazione. A cominciare dalla giustizia sportiva".
"Io non posso non fidarmi di lui - ribadisce Malago' -, perche' il presidente del Coni deve agire entro dei parametri, e non ha il potere di commissariarlo. Abete e' stato eletto da una maggioranza bulgara". Ma, dall'altro lato, Malago' avverte: "Abete sa che mi aspetto risposte forti su questi temi. Quante chance ha di riuscire a darne? Di sicuro un uomo nuovo ne avrebbe di piu'. Ma lui ha la fiducia dei suoi, piaccia o non piaccia. La democrazia e' sacrosanta. Ma a me non basta. Voglio vedere i risultati, subito". Il presidente del Coni fissa anche una scadenza. "Entro settembre Abete deve fare qualcosa d'importante, a partire dalla riforma dei campionati. E della giustizia sportiva".