Seedorf, fuori Binho e rischia Honda. Mazzarri pesca Ruben Botta
Un 4-3-2-1 con il Pazzo punta centrale e Balotelli sulla sinistra in appoggio. Al suo fianco Kakà, mentre Montolivo avanza sulla trequarti di destra. Clarence disegna il nuovo Milan titolare. Massima qualità e Robinho che perde posizioni e rischia sempre più la panca (giocandosi tra l'altro la maglia di primo rincalzo con l'arrembante Taarabt e magari Saponara che però al momento resta dietro nella griglia) dopo le ultime opache prestazioni. Poi a fine stagione si cercherà di vendere il brasiliano, malgrado la sua agente giuri ancora in queste ore che resterà rossonero anche dopo il Mondiale. Lo stesso Honda, parso un po' lento e ancora fuori dai meccanismi del calcio italiano (porta molto la palla rallentando la manovra) potrebbe accomodarsi qualche volta in panca. Ad ogni modo, nel Milan di Seedorf le due dighe designate sono Michael Essien e Sulley Muntari (e qua è Nigel De Jong che rischia di perdere la palma di intoccabile), mentre in difesa non è un mistero che il tecnico olandese veda De Sciglio più portato a destra ai danni di Ignazio Abate (scelta che desta qualche perplessità in una parte di tifosi e addetti ai lavori) con Emanuelsson a sinistra. In mezzo, aspettando il ritorno di Zapata ovviamente prende fiducia il 'goleador' e generoso Rami con Bonera (anche se Mexes aspetta l'occasione del rilancio). Ovviamente in porta titolare Abbiati, aspettando l'arrivo a giugno di Agazzi a parametro zero (e fra due stagioni crescono le voci di rinnovamento totale nel pacchetto degli estremi difensori in rosa con il genoano Mattia Perin).
Mazzarri invece deve ridare vigore al suo appannatissimo 3-5-1-1 (che lo ha portato a fare due punti nelle cinque di campionato del 2014, maglia nera del campionato). Ovviamente attesissimo il Profeta Hernanes che, dopo essere stato pagato 20 milioni, ora è chiamato a dare qualità alla squadra. Esterno alto l'ex granata D'Ambrosio invece proverà a mettere un po' di spinta sulla sinistra, mentre la sorpresa potrebbe essere rappresentata dal lancio di Ruben Botta. Dopo essersi curato dall'infortunio estivo (legamento crociato) e aver fatto un po' di lezioni d'apprendimento del campionato italiano ora il funambolico argentino chiede l'occasione giusta per partire con i suoi dribbling a tutto campo. Kuzmanovic e Kovacivic rischiano più degli altri il posto, mentre resta il dilemma Guarin: risorsa tecnica importante, ma giocatore da recuperare dopo le vicende del mercato di gennaio. D'altra parte il giovane croato fatica a mostrare le potenzialità che avrebbe nei piedi. Toccherà poi ai vari Palacio, Milito e magari Icardi tradurre in gol il rilancio nerazzurro, mentre in difesa resta Campagnaro-Rolando-Juan Jesus il trio eletto a protezione di Handanovic...