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Stadio, Sala: "Interesse Inter-Milan a ristrutturazione". Diavolo scettico e..

di redazione sport

San Siro ristrutturato: il sindaco di Milano spera, ma...

Stadio San Siro, Sala: "C'è interesse di Inter e Milan alla ristrutturazione"

“Mi pare che ci sia finalmente interesse verso all’ipotesi di ristrutturazione, che è l’unica cosa che chiedo. Il principio è sempre lo stesso: se si può ristrutturare senza chiudere lo stadio io chiedo che venga considerato, se non è così capisco le squadre”, ha spiegato sul tema stadio il sindaco di Milano Sala.

Ricordiamo che il progetto quarto anello - posto in corrispondenza della parte superiore dell'attuale primo anello - punterebbe mantenere il 95% delle strutture rinnovando il 5% dei San Siro con una stima di investimento da 300 milioni. Al termine dei lavori i posti a seduta esterna passerebbero da 87.500 a 70.000 a cui aggiungere 5000 postazioni interne.

Inter tra Rozzano e San Siro ristrutturato

Il sindaco di Milano vede un raggio si sole sul fronte ristrutturazione stadio con Milan e Inter ancora a San Siro. Ma andrà così? La sensazione è che i nerazzurri dovranno decidere il da farsi da qui alle prossime settimane: restare o andare a Rozzano? La primavera dovrebbe dare una risposta. "Il club punta a presentare il progetto entro aprile 2024, in moda da ottenere l’autorizzazione entro 1 anno e mezzo, iniziare a costruire ed essere pronti per la stagione 2028/2029)", aveva scritto in una nota la società nerazzurra lo scorso ottobre. 

"Il primo segnale forte che attendiamo è da parte dell'Inter l’acquisto o l'ottenimento di una proroga sui terreni", le parole di Giovanni Ferretti, sindaco di Rozzano nei giorni scorsi. "L'esclusiva sui terreni di quell'area scade ad aprile e se non la lasciano scadere, è un ottimo segnale".

Milan resta a San Siro? Scetticismo rossonero. San Donato resta l'ipotesi più concreta

Dal club guidato da Gerry Cardinale emerge sostanzialmente quantomeno una vena di scetticismo sulla ritrutturazione di San Siro. Tanti gli indizi in merito. A parte che, nei fatti, il progetto San Donato sta procedendo con il rogito dei giorni scorsi per l'acquisto dei terreni.

Ma non dimentichiamo anche alle parole del presidente Paolo Scaroni: "Non è che noi del Milan siamo sfavorevoli al San Siro attuale. È che è uno stadio vecchio, che deve essere riammodernato e mi sono sempre chiesto come si fa a riammodernare lo stadio avendo due squadre che giocano due volte a settimana in quello stadio lì. Fare dei lavori con 70mila persone mi è sempre sembrata un’impresa difficile. Bisognerebbe traslocare come hanno fatto Real Madrid o Atalanta. Purtroppo non abbiamo stadi vicini che hanno una capienza simile a quella di San Siro e quindi questo ci ha portato a studiare delle alternative. Webuild è stato a vedere il terreno, ha fatto una primissima visita. Ha scritto una lettera che però non è che mi rassicuri molto, è piena di se, di ma, di analisi da approfondire ecc. Noi siamo pronti a prendere in considerazione una ristrutturazione di San Siro solo se c’è qualcuno che ci garantisce in modo formale il fatto che continuiamo a giocare lì. Senza questa garanzia formale dobbiamo continuare a lavorare sul progetto del nuovo stadio su cui stiamo lavorando da parecchio tempo".

"Io personalmente ho sempre pensato che è praticamente impossibile. Non sono un ingegnere, se viene da me un costruttore di qualità, con una buona reputazione, che mi dà una fideiussione a prima chiamata che se non posso giocare una partita mi paga l’incasso anche se lo stadio è chiuso allora lo prendo in considerazione - ha sottolineato il presidente rossonero - Non ho nulla contro San Siro, ci vado da quando sono ragazzino figuratevi se ho qualcosa contro all’andare lì. Il problema è come faccio a ristrutturarlo e giocare allo stesso tempo”.

E, come minimo cautela, è emersa anche dalle dichiarazioni dal numero uno del Milan, Gerry Cardinale al Corsera sabato scorso. «Sono molto soddisfatto dei progressi che stiamo facendo, decisamente tanti in 18 mesi, per arrivare a costruire il primo nuovo stadio in Italia dal 2011, con 70.000 posti. Riconsiderare San Siro? Non credo a questo punto, ma ogni opzione merita attenzione», ha detto il numero uno di RedBird.