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Suarez, Paratici e legali Juve indagati. "Chiesto aiuto a ministra De Micheli"
Fabio Paratici (Lapresse)

SUAREZ, PARATICI E LEGALI JUVE INDAGATI

Juventus Football Club, con una nota, "conferma che in data odierna è stata notificata a Fabio Paratici un'informazione di garanzia e sul diritto di difesa. Il reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia è esclusivamente l'articolo 371 bis c.p", riguardante le false informazioni al pubblico ministero. "La Società ribadisce con forza la correttezza dell'operato di Paratici e confida che le indagini in corso contribuiranno a chiarire la sua posizione in tempi ragionevoli". Si legge sul sito bianconero.

SUAREZ, ORDINANZA: IPOTESI DICHIARAZIONI FALSE A PM DA PARATICI

Dalle indagini sull'esame 'pilotato' di italiano per l'attaccante Luis Suarez emergono anche "ipotesi (invero tuttora al vaglio degli inquirenti) di false dichiarazioni al pm rese dall'avvocato Chiappero e dal dirigente Paratici in occasione delle audizioni, rispettivamente, del 23 settembre e dell'11 novembre 2020 presso la procura di Perugia".  E' quanto si legge nell'ordinanza della misura interdittiva della sospensione per quattro dirigenti dell'Università per stranieri di Perugia, accusati di aver 'taroccato' la prova.

SUAREZ, COINVOLTA LA MINISTRA DE MICHELI: AMICA DI INFANZIA DI PARATICI

I reati contestati dalla procura sono "rivelazione del segreto d’ufficio finalizzata all’indebito profitto patrimoniale e plurime falsità ideologiche in atti pubblici". Come scrive il Corriere della Sera, Fabio Paratici, direttore dell’area tecnica, chiese aiuto alla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che è stata interrogata e ha ammesso di aver procurato al manager, suo amico d’infanzia, il contatto di Bruno Frattasi, capo di Gabinetto del ministero dell’Interno. A quel punto, l’avvocato Chiappero ha parlato con il viceprefetto Antonella Di Nacci. Chiappero e Paratici, interrogati rispettivamente a settembre e a novembre, avrebbero reso false dichiarazioni al Pm.

SUAREZ, DE MICHELI: CONTATATTA DA PARATICI MA NULLA A CHE FARE CON PROCEDURA

In relazione ad alcuni articoli comparsi sui principali quotidiani on line, relativi al caso del calciatore Suarez, la ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, precisa: "Come dichiarato anche ai magistrati in qualità di persona informata sui fatti, lo scorso settembre il dirigente della Juventus, Fabio Paratici, mio amico di infanzia e originario della mia stessa città, mi ha contattata per avere informazioni su come completare la pratica per il riconoscimento della cittadinanza italiana del calciatore Luis Alberto Suárez Díaz. Non avendo conoscenza della procedura specifica, ho chiamato il capo di gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, per anticipargli che sarebbe stato contattato da un dirigente della Juve che aveva bisogno di avere informazioni necessarie per completare la pratica per il riconoscimento della cittadinanza italiana di Suarez. Ogni racconto differente da questi fatti è pura strumentalizzazione che non corrisponde a quanto accaduto realmente, dal momento che non ho nulla a che fare con la procedura d’esame d’italiano di Suarez, oggetto dell’inchiesta".

SUAREZ: PROCURA PERUGIA, 'ESITI ESAME PREDETERMINATI PER RISPONDERE A RICHIESTE JUVE'

''In particolare, è emerso che i contenuti della prova erano stati preventivamente comunicati allo stesso calciatore, giungendo a predeterminare l'esito e il punteggio d'esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l'Università''. E' quanto si legge in una nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sull'inchiesta relativa all'esame di italiano per ottenere il B1 che il calciatore Luis SUAREZ ha svolto all'università per stranieri di Perugia. 

SUAREZ: PROCURA PERUGIA, DIRIGENZA JUVE SI ATTIVO' PER 'ACCELERARE' CITTADINANZA ITALIANA

''Gli accertamenti investigativi hanno consentito inoltre di comprendere come, nei primi giorni del mese di settembre scorso la dirigenza'' della Juventus ''si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzionali, per 'accelerare' il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di SUAREZ, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di persone diverse dagli appartenenti all'università, tuttora in corso di approfondimento''. E' quanto si legge in una nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sull'inchiesta relativa all'esame di italiano per ottenere il B1 che il calciatore Luis SUAREZ ha svolto all'università per stranieri di Perugia.

SUAREZ: PROCURA, 'MISURE CAUTELARI CONTRO REITERAZIONE CONDOTTE DELITTUOSE'

''Condividendo le ipotesi accusatorie, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto le misure cautelari avendo rilevato 'il concreto ed attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti ad idonea cautela, ripropongano condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede, avendo mostrato di considerare l'istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento'''. E' quanto si legge in una nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sull'inchiesta relativa all'esame di italiano per ottenere il B1 che il calciatore Luis SUAREZ ha svolto all'università per stranieri di Perugia.

SUAREZ: PROCURA PERUGIA, 'ATTESTATO LINGUA ITALIANA RILASCIATO IN ESAME FARSA'

''Dopo le perquisizioni e sequestri del 22 settembre scorso, le indagini, proseguite senza soluzione di continuità e nel rigoroso rispetto del principio di riservatezza, hanno significativamente corroborato il quadro probatorio che già si era delineato in ordine all'organizzazione, da parte degli indagati, nel corso di una sessione istituita ad personam, di un esame 'farsa', che ha consentito il rilascio dell'attestato di conoscenza della lingua italiana del tipo B1 al noto calciatore uruguaiano Luis Alberto SUAREZ Diaz, requisito indispensabile per l'ottenimento della cittadinanza''. E' quanto si legge in una nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone.

SUAREZ: PROF. ROCCA (UNIVERSITA' PERUGIA), 'UN FULMINE A CIEL SERENO, MI SEMBRA ASSURDO'

"E' stato un fulmine a ciel sereno, non me l'aspettavo e mi sembra tutto abbastanza assurdo, ma andiamo avanti". Lo dice all'Adnkronos il professore Lorenzo Rocca, esaminatore dell'Università per Stranieri di Perugia, indagato in concorso con la rettrice Giuliana Grego Bolli, il direttore generale Simone Olivieri e la professoressa Stefania Spina, con l'accusa di aver rivelato i contenuti della prova di esame orale del 17 settembre scorso ai fini del rilascio dell'attestato di conoscenza italiana al calciatore Luis Alberto SUAREZ, e con loro oggi destinatario della misura cautelare interdittiva della sospensione per otto mesi delle loro professioni. "Sono amareggiato, tanto - aggiunge - La misura che mi è stata notificata questa mattina non mi toglie nulla, perché non ci sono novità come ad esempio decisioni prese dal gip. Rileggendo le varie intercettazioni, stavolta più complete rispetto alla mia posizione, non emergono elementi in più. In questi mesi ho continuato a lavorare, anche se non al Cvlc (Centro per la Valutazione e le Certificazioni Linguistiche) perché ero stato rimosso già dai primissimi giorni di ottobre: mi occupavo di altro, di certo non più di commissioni d'esame, tanto per essere chiari".

Suarez: sospesi vertici Universita' Perugia

I finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Perugia hanno eseguito la misura cautelare interdittiva della sospensione, per otto mesi, del Rettore Giuliana Grego, dal direttore generale Simone Olivieri, dalla professoressa Stefania Spina e del componente della commissione "Celi Immigrati", professor Lorenzo Rocca dell'Universita' per stranieri di Perugia, per i reati di rivelazione del segreto d'ufficio finalizzata all'indebito profitto patrimoniale e plurime falsita' ideologiche in atti pubblici. La vicenda e' quella dell'"esame farsa" di italiano organizzato per il calciatore Luis Alberto Suarez. Condividendo le ipotesi accusatorie, spiegano dalla procura del capoluogo umbro, il giudice per le indagini preliminari ha disposto le misure cautelari avendo rilevato "il concreto ed attuale rischio che gli indagati, se non sottoposti ad idonea cautela, ripropongano condotte delittuose analoghe a quelle per le quali si procede, avendo mostrato di considerare l'istituzione di cui fanno parte e che rappresentano alla stregua di una res privata gestibile a proprio piacimento"

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