Manager Thorpe, amputazione? "Ian sta bene, e' un combattente"
"Ian sta bene, e' un combattente". James Erskine, manager di Ian Thorpe, affida ai microfoni di Channel 9 parole rassicuranti sullo stato di salute dell'ex fuoriclasse del nuoto australiano. Da Sydney erano arrivate notizie allarmanti sull'infezione contratta da Thorpe (vedi sotto) che, che secondo alcuni organi di informazione locali, avrebbe potuto comportare la perdita dell'uso del braccio sinistro. "Tutte fantasie, da ieri Ian non e' in terapia intensiva. E' un po' stanco, ma e' di buon umore ed e' ben curato. Ha subito due importanti operazioni alla spalla, dopo la seconda ha preso un'infezione ma va tutto bene, anche se di certo domani non tornera' in piscina", ha concluso il manager.
Le indiscrezioni di martedì: Thorpe ha due infezioni potenzialmente letali, rischia l'amputazione - L'Australia e tutto il mondo del nuoto sono in ansia per Ian Thorpe: il cinque volte campione olimpionico rischia di perdere l'uso del braccio sinistro a causa di una grave infezione. "Thorpedo" e' ricoverato a Sydney, secondo alcuni media in terapia intensiva, in seguito a un intervento chirurgico alla spalla in cui si sarebbe infettato. Secondo il Sydney Morning Herald, si tratterebbe di "due infezioni potenzialmente letali" e Thorpe non potra' comunque piu' gareggiare a livello agonistico (dove perlaltro è ormai un ex). Il suo manager, James Erskine, ha ammesso che la situazione e' grave ma ha smentito che la vita del nuotatore sia in pericolo. Secondo la stampa australiana, Thorpe si era sottoposto a una serie di interventi alla spalla in una clinica vicino alla sua casa di Ronco, in Svizzera.
La discesa agli inferi di Thorpe era cominciata nel gennaio di quest'anno, quando il 31enne venne ricoverato in una clinica di Sydney per "depressione e abuso d'alcool". Un mese piu' tardi e' stato nuovamente ricoverato dopo aver ingerito un cocktail di farmaci, tra cui antidepressivi.
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