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Toscana
Vino, la ripartenza delle produzioni toscane che segnano una crescita dell’11%

«Nei primi quattro mesi dell'anno l'imbottigliato è cresciuto del 11% rispetto allo stesso periodo del 2020», afferma - Francesco Mazzei, presidente di Avito, in occasione dell'apertura della settimana delle Anteprime di Toscana, partita con le degustazioni delle etichette di dodici consorzi.

Un risultato dovuto alla ritrovata domanda del Nord America e alle riaperture di ristoranti ed enoteche. «Questa guerra contro il Covid è stato lo sdoganamento definitivo del digitale (e-commerce, home delivery, virtual tasting e digital B2B) », aggiunge Mazzei. Lo stop imposto al settore Horeca a livello globale nel 2020 ha fatto rallentare l'export dei vini made in Tuscany (758mila ettolitri esportati, il 9% in meno rispetto al 2019), ma le vendite retail in Italia sono balzate in avanti con un +11%, a fronte di un +5,3% della media nazionale. Il “distacco” dalle altre DOP si conferma anche nei primi tre mesi del 2021, periodo in cui i vini toscani di qualità sono entrati nelle case degli italiani attraverso la grande distribuzione segnando un incremento delle vendite addirittura del 19%. Questa è la fotografia del 2020, un anno amaro ma che ha messo in evidenza anche qualche aspetto positivo, scattata da Ismea. Sotto i riflettori, la Toscana del vino, con i suoi 60mila ettari di viti, di cui il 99% dedicati alle DOP (DOCG e DOC), 52 denominazioni e quasi 13mila aziende impegnate nel settore. La vendemmia toscana del 2020, come era stato ampiamente previsto, ha segnato un leggero calo nelle produzioni, ma una tenuta massima nella qualità del prodotto: 2,2 milioni di ettolitri di vino (nel 2019 erano stati 2,6 milioni), di cui il 67% (1,4 milioni) rappresentato da etichette DOP.

PrimaAnteprima, tutta dedicata alla stampa specializzata, nazionale ed estera, organizzata nei giorni 15 – 16 maggio alla Fortezza da Basso, ha acceso i riflettori su 12 Consorzi toscani più promettenti: Bianco di Pitigliano e Sovana, Candia dei Colli Apuani, Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Pisa, Val di Cornia e Suvereto, Valdarno di Sopra. Due giornate dedicate alle nuove annate e riserve di 170 aziende tra le più dinamiche e promettenti del panorama regionale, per un totale di 400 etichette in degustazione al Padiglione delle Nazioni. Tra gli ospiti della giornata di apertura:  la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, il presidente di PromoFirenze Massimo Manetti, il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo, il neo-eletto Master of Wine Gabriele Gorelli, il Presidente di AVITO Francesco Mazzei, la sindaca di Suvereto e coordinatrice delle Città del Vino della Toscana Jessica Pasquini e la presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico Roberta Garibaldi e Fabio del Bravo di ISMEA - Agenzia del Ministero Politiche Agricole che illustrerà i risultati de “I numeri del vino”, analisi del settore vinicolo italiano, con un focus speciale sulla Toscana. Ecco alcuni dati della ricerca.

Tra gli argomenti trattati c’è stato sicuramente quello relativo alla fase più difficile, quella dei due lockdown, periodo in cui le aziende hanno attivato o rafforzato l'e-commerce per fare fronte alle limitazioni imposte dal Coronavirus. La digitalizzazione ha incentivato anche l'enoturismo che coinvolge un numero sempre maggiore di persone (+10% sul 2019) anche a fronte di un calo medio del -27% sul numero delle esperienze fruite rispetto a due anni prima. Lo si legge nel Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2021 a cura di Roberta Garibaldi, che delinea interessanti tendenze. Le località di mare sono diventate la porta di accesso per partecipare a esperienze enogastronomiche nell’entroterra (53% dei turisti enogastronomici), davanti alle città d’arte e alle destinazioni montane. La voglia di vivere all’aria aperta spinge i turisti alla ricerca di sistemazioni come agriturismi (l’86% ha intenzione di alloggiarvi) e relais di campagna (59%), con una ricerca di soluzioni innovative, tra cui spiccano alberghi a tema cibo-vino (56%), glamping (29%) e case sugli alberi (32%). Il trend wellbeing, infine, è in pieno sviluppo. Il 65% dei turisti enogastronomici sarebbe interessato a frequentare percorsi e workshop nelle aziende di produzione con informazioni utili sul benessere psicofisico, il 64% vi vorrebbe praticare attività sportiva all’aria aperta.

“Siamo felici di aver fatto questa scommessa coraggiosa insieme a Camera di Commercio, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, una scommessa che al momento sembra vinta e che chiamerei della ripresa e della speranza per il settore del vino, un settore per la Regione importantissimo, per quanto riguarda il commercio, il lavoro ma che muove anche una bella fetta di turismo” ha sottolineato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi intervenuta alla Fortezza da Basso di Firenze per PrimAnteprima 2021. “ Grandissimo – ha proseguito Saccardi -  è l’interesse che abbiamo registrato, nonostante le difficoltà e nonostante l’evento si svolga perlopiù online. Tanti gli acquirenti, le aziende, 130 buyers e 150 aziende ammesse su 250 richieste arrivate da 34 paesi del mondo, i Consorzi  emergenti e soprattutto vini di grande qualità. Una manifestazione che sta dimostrando di andare molto bene, che il settore vitivinicolo della Regione è in crescita, in miglioramento e ancora trainante anche per il turismo della nostra regione”.

Dopo la sue giorni fiorentina alla Fortezza da Basso, la settimana toscana delle Anteprime 2021 prosegue con il calendario dei principali consorzi: sabato 15 maggio “Chianti Lovers” - Consorzio vino Chianti e Consorzio del vino Morellino di Scansano; domenica 16 e lunedì 17 maggio (mattina) “Benvenuto Brunello” - Consorzio del vino Brunello di Montalcino; lunedì 17 maggio (pomeriggio) e martedì 18 maggio “Anteprima Nobile” - Consorzio del vino Nobile di Montepulciano;  mercoledì 19 maggio “Anteprima della Vernaccia di San Gimignano” - Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano giovedì 20 e venerdì 21 maggio “Chianti Classico Collection” - Consorzio vino Chianti Classico.

“Benvenuto Brunello 2021” - Consorzio del vino Brunello di Montalcino

Il 16 e 17 maggio torna a Montalcino "Benvenuto Brunello", la due giorni di degustazioni dedicate alla stampa specializzata organizzata dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino. “Sulla scorta dell’ottima esperienza di Benvenuto Brunello OFF torniamo a proporre un evento in presenza in completa sicurezza – spiega il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci –. Si tratta di un programma di degustazioni riservato alla stampa; un numero contingentato, che ci consente di proseguire nella presentazione dei nuovi millesimi e dei vini della nostra denominazione. Un’azione di promozione fondamentale per tutto il territorio, che finalmente torna ad accogliere, oltre alla stampa nazionale, anche giornalisti da Russia, Germania, Austria, Polonia, Svizzera, Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia”. Protagonisti dell’edizione 2021 saranno il Brunello di Montalcino 2016 e Brunello Riserva 2015, Rosso di Montalcino 2019, Moscadello e Sant’Antimo

Il Consorzio di tutela del vino Brunello di Montalcino riunisce 212 soci (che rappresentano il 98,2% della produzione di Brunello), per una tutela che si estende su un vigneto di oltre 4.300ettari nel comprensorio del Comune di Montalcino, in favore di quattro dei sette vini Dop del territorio. Tra tutti spicca il Brunello di Montalcino, prima Doc rossa del Belpaese e prima Docg - a parimerito con Vino Nobile di Montepulciano e Barolo -, seguito dalle Doc Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo. Da giugno 2019 la presidenza dell’ente consortile è affidata a Fabrizio Bindocci, oggi affiancato da Michele Fontana alla direzione e con un Consiglio di Amministrazione composto da 15 membri in rappresentanza di viticoltori, vinificatori e imbottigliatori. Obiettivo: mettere a sistema una comunità agricola (4.000 addetti nei periodi di punta) tra le più ricche al mondo e tra le più virtuose a livello nazionale, con un’economia fondata per la metà delle proprie imprese da aziende agricole e un tasso di disoccupazione che non arriva al 2%, in grado di assorbire anche gran parte della manodopera dei comuni limitrofi. Un ecosistema trainato soprattutto dal vino e in particolare dal Brunello, che vede il Consorzio impegnato da sempre sul fronte della qualità e della crescita del brand Montalcino, attraverso iniziative che vanno dal contingentamento degli impianti al controllo delle rese, dalle attività promozionali in Italia e all’estero alle iniziative sulla responsabilità sociale, fino alla creazione di sinergie tra le diverse realtà della filiera agroalimentare locale.

L’annata 2016 le principali tappe di presentazione. “Un’annata impressionante”, è il giudizio sul millesimo 2016 di Brunello di Montalcino da parte di James Suckling, tra i più influenti critici enologici al mondo,in seguitoalle degustazioni di 212 etichette dell’annata, in commercio a partire da gennaio 2021. Dopo il successo della 2015, che ha debuttato a Benvenuto Brunello 2020 applaudita dalla critica nazionale e internazionale, anche il millesimo 2016 si preannuncia eccellente. Questo il parere di molte tra le voci più autorevoli del vino a livello internazionale, a partire da Monica Larner, firma di riferimento in Italia per The Wine Advocate di Robert Parker, dall’Italian editor di Wine Enthusiast,Kerin o’ Keefe, fino alle principali testate internazionali di settore. Dopo il prologo di Benvenuto Brunello “OFF” (marzo 2021), che ha presentato oltre alla Riserva 2015 e la 2016 del Brunello, anche Rosso di Montalcino 2019 e 2018 con uscita posticipata, Moscadello e Sant’Antimo è attesa la 29^ edizione Benvenuto Brunello in edizione primaverile (16-17 maggio) e la Brunello wine stage del Giro d’Italia, con arrivo a Montalcino il 19 maggio.

Oltre 4.300 ettari di vigneto di cui 3.150 iscritti a Doc e Docg (2.100 a Brunello, contingentati dal 1997, 500 a Rosso di Montalcino, 50 a Moscadello, 480 a Sant’Antimo) e la restante parte riservata ai vini Igt, su un comprensorio di 31mila ettari che coincide con il Comune di Montalcino, 40 km a Sud di Siena, delimitato dalle valli dell’Orcia, dell’Asso e dell’Ombrone. Un territorio unico per biodiversità, caratteristiche morfologiche e climatiche, coperto per il 50% da bosco e incolti, per il 10% da oliveti e solo per il 15% dalle vigne con la restante parte a seminativo, pascoli e altre colture. Il clima, mediterraneo e prevalentemente mite, assicura alle uve un processo di maturazione ottimale, anche grazie alla continua presenza di vento. Un vigneto, quello di Montalcino, che oggi sfiora un valore di quasi 1 milione di euro per ettaro, per un totale di oltre 2 miliardi di euro. Il 4.500% in più rispetto a cinquant’anni fa.

Avvio d’anno da record per le vendite di Brunello di Montalcino. La Riserva 2015 e soprattutto la super annata 2016fanno infatti volare le consegne delle fascette di Stato per le bottiglie pronte alla vendita, polverizzando i precedenti primati. Nel complesso, il primo trimestre 2021 ha chiuso con un incremento del 37% rispetto allo scorso anno e a +23% sulla media degli ultimi 10 anni. In particolare, dopo un primo bimestre a +19% sul pari periodo (Covid free) dello scorso anno, il mese di marzo è stato di gran lunga il migliore del decennio, con un +92% sulla media riscontrata dal 2011 a oggi.“Non è retorica affermare come le nostre ultime due annate, tra le migliori di sempre sul piano qualitativo, si stiano rivelando anche più forti della tragedia che stiamo vivendo” ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci.

Circa 9 milioni i contrassegni Docg consegnati nel 2020 per altrettante bottiglie di Brunello di Montalcino pronte alla vendita. Un dato che segna unacrescita del 12,2% rispetto alle consegne del 2019 e del 4,3% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Protagonista il millesimo 2015, ma anche l’annata 2016, per la quale tra novembre e dicembre scorsi sono stati richiesti 2,7 milioni di contrassegni.Sul fronte della produzione sarà da ricordare la vendemmia 2020, che si è chiusa con il 5-10% in meno in volumi ma con una qualità tra l’ottimo e l’eccellente, per un Brunello che tra 4 anni farà parlare di sé. Nel 2019 eranostati oltre 141mila gli ettolitri di vino usciti dalle cantine di Montalcino nel 2019, tra Brunello (96.722 hl), Rosso di Montalcino (34.249 hl), Moscadello (436 hl) e Sant’Antimo (9.992 hl). Una produzione per circa il 70% destinata all’export, soprattutto verso Stati Uniti ed Europa, seguiti da Canada e Giappone.

Ed è proprio oltreoceano che lo scorso anno si sono concentrate le campagne di promozione pre-natalizie del Consorzio. Un impegno che tra settembre e novembre 2020 ha generato una crescita del +300% nelle vendite di Brunello rispetto al 2019 sola piattaforma statunitense Wine.com (18mila bottiglie) e un aumento del 60,5% nei ricavi dell’Lcbo – il monopolio canadese dell’Ontario – tra ottobre e inizio gennaio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma non è finita qui, prima ancora di lasciare la cantina il Brunello è un vero e proprio investimento ad altissimo rendimento, con profitti che crescono in maniera direttamente proporzionale all’affinamento del vino fino a triplicare il proprio valore. Valgono infatti quasi 400 milioni di euro i 340mila ettolitri delle ultime annate conservati in botte neicaveau delle 300 aziende montalcinesi, grazie a una supervalutazione dello sfuso (circa 1.000 euro per ettolitro), che fa del Brunello il vino più caro del Belpaese. Inoltre, dopo l’imbottigliamento il valore del prodotto salirà del triplo, fino a superare il miliardo di euro. Fonte dati: Valoritalia e Winenews.

Anteprima Nobile  2021 - Consorzio del vino Nobile di Montepulciano

Una partenza sprint per il Vino Nobile di Montepulciano nel 2021. Grazie a export e mercato interno, il Consorzio ha registrato un +45% di fascette cedute nei primi quattro mesi del 2021. Un dato importante che diventa ancor più  significativo se calato nello scenario internazionale che ha risentito delle chiusure e dalle difficoltà causate dall'emergenza Covid. Positivo anche il dato del Rosso di Montepulciano Doc che nello stesso periodo ha fatto segnare un 2% in più rispetto allo scorso anno. L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano vedrà arrivare circa 60 giornalisti e sarà l’occasione per l’annuncio del rating all’annata 2020 e per far conoscere le nuove annate in commercio, il Vino Nobile di Montepulciano 2018 e le Riserve 2017. Inoltre, sarà presentato ufficialmente alla stampa il progetto della nuova tipologia di Vino Nobile di Montepulciano, menzione “Pieve” che, una volta terminato l’iter di approvazione del disciplinare, potrà entrare in commercio già dal 2024.

Per gli operatori sarà possibile invece poter conoscere le annate in commercio presso l'Enoliteca consortile dove, su prenotazione, si potrà degustare all'aperto, negli spazi del giardino, già a partire dal fine settimana del 15 maggio.  Se la pandemia ha sicuramente fatto registrare un calo della vendita diretta, tuttavia la crescita di fascette registrata dal Vino Nobile di Montepulciano fa riferimento all’export e al mercato interno che non si sono fermati, ma anzi cresciuti. Il 2020 non contribuisce a dare nuovi dati, viste le chiusure parziali dei canali interni e di export, voce quest’ultima che tuttavia rappresenta per il Vino Nobile di Montepulciano circa l’80% delle vendite.

Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2021

L’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano nel 2021 si svolgerà al Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada per la degustazione dei sessantanove vini in anteprima di trentaquattro aziende, e alla Sala Dante del Palazzo Comunale per la la XVI edizione del ciclo ‘Il Vino Bianco e i suoi territori’ e sarà dedicata alla stampa italiana e internazionale, con numeri notevolmente ridotti rispetto agli anni precedenti a causa dell’emergenza sanitaria. “Vernaccia in Commedia. Sei profili d’autore del vino simbolo di San Gimignano, sei speciali accompagnatori di spiazzanti affinità elettive: sei grandi coppie del Vino Bianco Europeo, per un nuovo umanesimo”, questo il titolo della degustazione condotta da Antonio Boco e Paolo De Cristofaro, durante la quale verranno presentate sei coppie di vini, una Vernaccia di San Gimignano e un grande vino bianco di sei diverse denominazioni e provenienza - un Alto Adige Valle Isarco Veltliner, un Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore, un Orvieto Classico Superiore, un Trebbiano d’Abruzzo, un Vin de Pays des Côtes Catalanes Blanc e un Palette Blanc – selezionati in base allo stile che il produttore ha impresso loro. “Ogni territorio è speciale e i caratteri che lo distinguono vanno rispettati“ così spiegano la loro scelta i due autori, Antonio Boco e Paolo De Cristofaro ”tuttavia, in un certo range di azione, è il vignaiolo con le sue scelte a determinare i caratteri finali della sua opera. Questa degustazione riporta le donne e gli uomini al centro della scena”.

E per raccogliere in pieno le suggestioni legate al settecentenario della morte di Dante Alighieri, proprio nella Sala a lui dedicata in memoria della “missione” politica che lo portò a San Gimignano l’8 Maggio del 1300 per convincere l’autorità comunale ad allearsi con Firenze contro Siena, le sei coppie in assaggio saranno introdotte da sei figure femminili raccontate nella Divina Commedia, evocate da alcuni tratti caratteriali che le avvicinano ai vini selezionati (e magari ai loro artefici). Al termine di questa prima parte dedicata alla stampa, l’anteprima cambia look e nome, diventa Degusta in Anteprima le nuove annate della Vernaccia di San Gimignano e si sposta nella Rocca di Montestaffoli all’interno di ‘Vernaccia di San Gimignano Wine Experience’.

Per nove giorni (22/23/24 maggio, 30/31 maggio, 6/7 giugno, 13/14 giugno) nella sala verranno allestite dodici postazioni per ciascuno dei tre turni di degustazione, poste a distanza di sicurezza e con servizio di sommelier, dove si potranno assaggiare gli stessi sessantanove vini ancora non usciti sul mercato proposti ai giornalisti. Ciascuna delle tre sessioni di degustazione avrà la durata di un’ora e mezzo e si terranno alle ore 11,30, alle 15 e alle 17,30. I primi due appuntamenti previsti (22-23-24 e 30-31 maggio)  saranno riservati agli operatori di settore, mentre quelli del mese di giugno saranno aperti al pubblico. In entrambi i casi per partecipare sarà necessaria la prenotazione sul sito www.vernaccia.it

Le Aziende presenti all’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2021: Agricoltori del Chianti Geografico, Alessandro Tofanari, Cantine Guidi, Cappellasantandrea, Casa alla Vacche, Casa Lucii, Cesani, Collemucioli, Collina dei Venti, Fattoria Abbazia di Monte Oliveto, Fattoria di Fugnano e Bombereto, Fattoria San Donato, Fattorie Melini, Fornacelle, Guicciardini Strozzi, Il Colombaio di Santa Chiara, Il Lebbio, Il Palagione, La Lastra, Montenidoli, Mormoraia, Palagetto, Panizzi, Podere le Volute, Poderi del paradiso, San Benedetto, San Quirico, Signano,Tenuta le Calcinaie, Tenuta Montagnani, Tenuta la Vigna, Teruzzi, Tollena, Vagnoni.

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