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Usa, Biden minaccia di cambiare le relazioni con l’Arabia Saudita

Biden minaccia di cambiare i rapporti con l'Arabia Saudita

“L’Arabia Saudita pagherà le conseguenze del taglio di due milioni di barili di petrolio al giorno” è quanto affermato dal Presidente del Stati Uniti Joe Biden in un’intervista alla CNN. La decisione dell'Opec è stata presa dalla Casa Bianca come uno sfregio all’America e soprattutto un riconoscimento alla Russia. Biden ha così promesso che  saranno rivisti i rapporti con l'Arabia Saudita dopo l'azione decisa dal cartello petrolifero. La decisione dei 13 paesi membri dell'OPEC, a cui si sono aggiunti altri dieci produttori, Russia compresa, è arrivata come una doccia gelata. Per mesi, infatti, l’amministrazione Biden aveva fatto pressioni sul regime del principe Mohamed bin Salman affinché l'Arabia Saudita aumentasse la produzione. Chiaramente il taglio annunciato favorisce la Russia, che ha bisogno dei guadagni sul petrolio per la sua economia e in particolare per l’invasione in Ucraina.

Biden, forse meno armi all'Arabia Saudita a fronte di barili di petrolio calmierati

 

"Ci saranno conseguenze per quello che hanno fatto con la Russia-ha detto Biden-non voglio entrare in quello che penso e cosa ho in mente. Ma ci saranno, ci saranno delle conseguenze”. La decisione dell'OPEC era stata, all’inizio, giudicata "deludente" ma subito dopo è stato dichiarato che la revisione degli attuali legami è in corso "Dobbiamo rivalutare il nostro rapporto con l'Arabia Saudita e avere un rapporto diverso, soprattutto dopo la decisione presa in OPEC. Senza dubbio Riyadh è allineata con la Russia nell'approvare il taglio” ha detto la portavoce Karine Jean-Pierre. L’Arabia Saudita è l’azionista di riferimento del cartello dei paesi produttori. Per decidere la strada da seguire, la Casa Bianca avrà colloqui con diversi legislatori al Congresso. Il presidente della commissione per le relazioni estere del Senato, il democratico Bob Menéndez, aveva chiesto la sospensione della cooperazione con l'Arabia Saudita, compresa la vendita di armi. Inoltre, il senatore Richard Blumenthal e il membro del Congresso Ro Khanna, entrambi democratici, hanno presentato un disegno di legge che sospenderà per un anno la vendita di armi statunitensi, comprese le parti e l'assistenza tecnica, all'Arabia Saudita.

Biden, una minaccia con il "freno a mano"

 

Ma non è chiaro quanto saranno dure le conseguenze che Biden sta minacciando. Il governo statunitense non vuole correre il rischio di gettare l’Arabia Saudita ( il suo migliore alleato nel mondo arabo) tra le braccia di Mosca. Per l’Arabia Saudita la decisione dell'Opec, presa all'unanimità, è stata per motivi puramente economici. Un barile di greggio, quest'estate era sopra i 120 dollari al barile, a settembre è sceso sotto gli 80 dollari a causa del calo della domanda. E gli 80 dollari sono la soglia minima che alcuni paesi produttori calcolano di cui hanno bisogno per pareggiare i propri bilanci e mantenere la pace sociale. Certo che, al momento, sembra difficile riuscire a mantenere un lungo e tradizionale rapporto di collaborazione tra Usa e il paese arabo. Tale rapporto prevedeva forniture di armi moderne a fronte di barili di petrolio a prezzi calmierati. Il principe Mohamed bin Salman, appena al potere, tra sorrisi e strette di mano, ha cambiato velocemente le regole del gioco.

 

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