Padova, telecamere a scuola. Proteste contro la preside
Studenti in rivolta alla scuola superiore Giovanni Valle di Padova dove la preside Maria Grazia Bollettin ha convinto il Consiglio d’istituto a comprare delle telecamere che saranno installate all’interno dell'istituto per controllare cosa succede tra i corridoi. Anche alcuni insegnanti ritengono discutibile il provvedimento che segue al ritrovamento di un piccolo quantitativo di droga da parte delle forze dell’ordine dopo un controllo eseguito con le unità cinofile.
Gli alunni non ci stanno ad essere i protagonisti del Grande Fratello tra i banchi e hanno quindi affisso una serie di manifesti con scritto “Adesso basta! Riprendiamoci i nostri diritti” e poi un elenco degli errori di gestione dell’istituto da parte della preside che ogni settimana farebbe effettuare un controllo generale da parte della Digos. Genitori e personale docente si sono rivolti ai sindacati che hanno richiesto l’intervento urgente di un ispettore.
“Le autorità competenti devono intervenire prima possibile - osserva Giuseppe Zambon dei Cobas - la preside non accetta il dialogo con nessuno e il clima di terrore per studenti e insegnanti deve finire”. Come mai la preside si accanisce contro i propri studenti fino a farli portare in questura dai poliziotti? Ecco il punto principale della contestazione a cui si aggiungono altre questioni come la quota suppletiva richiesta all’atto dell'iscrizione e l’ingresso vietato a scuola dopo le 9.15 anche in caso di forza maggiore ed emergenza. La guerra per il momento continua.
Paolo Braghetto