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Verini (Pd): "Critiche scomposte a una legge che colpisce gli abusi"
"In queste ore assistiamo a proteste e critiche scomposte da parte dei vari Salvini di turno alla legge che introduce il reato di tortura. Io ritengo che il Parlamento abbia fatto fin qui un buon lavoro, atteso da molti anni, seppur tardivo: lo scorso novembre la Cassazione richiamava il Parlamento per non aver ancora introdotto il reato di tortura nel nostro ordinamento, rendendo l'Italia inadempiente agli obblighi della Convenzione Onu". Lo afferma Walter Verini, capogruppo del Pd in commissione Giustizia, il quale spiega: "proprio seguendo le raccomandazioni del Comitato Onu contro la tortura, abbiamo licenziato alla Camera una norma con la quale il reato di tortura resta reato comune (punito con la reclusione da 4 a 10 anni), ma aggravato con pene da 5 a 12 anni se commesso dal pubblico ufficiale di cui abbiamo voluto punire l'abuso. Gli attacchi di queste ore sono pertanto del tutto fuori misura: in quella legge c'e' la volonta' di difendere gli uomini e le donne della Polizia e delle Forza di Sicurezza che difendono, con lealta', spirito di servizio e straordinaria professionalita' la sicurezza di tutti, uomini e donne verso i quali abbiamo non solo il piu' grande rispetto ma anche la totale fiducia. Quello che deve essere colpito e' l'abuso o casi di violenza ingiustificata come, per esempio, quelli alla Diaz su cui, non dimentichiamolo mai, un grande poliziotto come Antonio Manganelli ebbe il coraggio di chiedere scusa", conclude Verini.