Spiagge deserte nel Veneto. Gli hotel fanno già i saldi

Tempi duri per il turismo sul litorale veneziano. Il "ponte dell’Ascensione" è stato un flop: arrivi in calo del 30%, anche del 50% in alcuni casi, nonostante splendesse il sole. E a Pasqua la musica non è stata diversa. La speranza è ora in un recupero per il prossimo fine settimana della Pentecoste, quando le prenotazioni dovrebbero finalmente arrivare da Germania e Austria.
Certo, il meteo ci ha messo del suo. Instabile, freddo. Previsioni sempre incerte. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha addirittura chiesto che la regione venga bandita dai siti di previsioni meteo. E il Comune di Jesolo ha avviato un servizio di previsioni certificato attraverso una convenzione con l'Aeronautica militare di Roma

"La situazione non è più solo grave, è gravissima", dice al Corriere del Veneto Massimiliano Schiavon, coordinatore delle Spiagge Venete, il consorzio che comprende gli operatori turistici di Eraclea, Jesolo, Bibione, Caorle, Chioggia e Sottomarina. Il calo delle presenze è accompagnato dall'impossibilità di fare previsioni per l'alta stagione visto che di prenotazioni, a oggi, ce ne sono ben poche.
Molti ritengono che questa crisi debba essere aggredita con politiche serie a favore dell'impresa turistica e una promozione all'avanguardia. Ma, intanto, a farne le spese dunque sono soprattutto i lavoratori stagionali, che subiranno una diminuzione del 20% su un totale di 20 mila addetti. Quattromila nuovi inoccupati che diventeranno seimila con le mancate assunzioni nelle pizzerie, nei bar, nei campeggi e nelle discoteche.
E gli albergatori corrono ai riperti con sconti e offerte. Un pernottamento con colazione, in hotel a tre se non a quattro stelle, si può facilmente trovare a trenta euro.