Il paradosso dei tassi negativi in Svizzera - Affaritaliani.it

Finanza

Il paradosso dei tassi negativi in Svizzera

Il tasso ufficiale in Svizzera è negativo, meno 0,75%. Infatti i tassi ufficiali svizzeri, nel tentativo di indebolire la forza del franco, si trovano sotto lo zero.

A partire dall’inizio del 2016, la BAS Banque Alternative Suisse è stato il primo istituto di credito elvetico a introdurre tassi di interesse negativi per i propri clienti. Il piccolo istituto di credito, specializzato nel finanziamento dei progetti a vocazione sociale ed ecologica, ha giustificato la sua decisione sottolineando l’importanza dei progetti finanziati. 

Sostanzialmente con i tassi negativi si arriva al paradosso che chi presta il denaro si vede poi costretto a pagare gli interessi al suo debitore e su questo principio anche chi deposita i propri capitali in banca invece di riceverne un pur piccolo interesse, deve pagare un interesse all'istituto bancario e in pratica finisce con l’erodere il capitale di giorno in giorno.

I funzionari del Canton Zugo, uno dei più piccoli cantoni situato nella Svizzera centrale, e uno dei più ricchi, si preoccupano di non far gravare sulle casse del Cantone i tassi negativi a breve. Come? Una nota ufficiale prega i cittadini di non pagare le tasse in anticipo, ma il più tardi possibile, perché il Cantone ha interesse a ricevere il denaro solo all’ultimo momento e a non pagare così sui propri conti correnti gli interessi negativi che si verrebbero a generare.

Al momento, però, le banche elvetiche non hanno applicato tassi negativi per i clienti privati. E per ora nemmeno il Canton Zugo è costretto a pagare per i suoi fondi depositati negli istituti di credito, come ha chiarito il responsabile delle finanze cantonali, Peter Hegglin. Si tratta comunque di un segnale estremamente chiaro di quanto si temano a breve cambiamenti radicali nelle valutazioni finanziarie tradizionali.

Il Canton Lucerna sta pensando a qualcosa di simile, ma per ora si limita ad offrire al contrario uno sconto dello 0,3% a chi paga le tasse in anticipo. Paul Furrer, dell’ufficio imposte cantonale, fa sapere che non è escluso perlomeno il taglio di tale incentivo. Se la Banca Centrale Europea metterà in cantiere altre manovre espansive, il franco svizzero finirà ulteriormente sotto pressione. Sono tutti in attesa, in Svizzera, ma circola insistentemente la paura che i tassi negativi possano ulteriormente aggravarsi. “Addentrarsi ulteriormente nel terreno degli interessi negativi sarebbe altamente rischioso, con possibili effetti economici reali difficilmente prevedibili” conclude Paul Furrer.

Già nel marzo 2015 due analisti del Credit Suisse così spiegavano il fenomeno: “Gli interessi possono scivolare in territorio negativo fondamentalmente per tre motivi. In primo luogo, quando c'è deflazione, cioè quando le aspettative sull'inflazione diventano negative. Anziché il normale premio per l'inflazione positiva, i tassi sostengono in tal caso un premio per l'inflazione negativa. In secondo luogo, perché gli investitori si tengono alla larga dagli investimenti più rischiosi (per es. azioni), preferendo i porti sicuri (ovvero le obbligazioni di Stato). E in terzo luogo, quando le misure statali spingono gli investitori verso l'acquisto di obbligazioni ("repressione finanziaria")”.

E concludevano “Il rischio principale è che, come conseguenza dell'apprezzamento, la Svizzera entri in recessione. Siamo tuttavia fiduciosi che si riuscirà a evitare questo scenario, sempre che il franco non ricada nuovamente verso la parità”. Ecco, ci siamo, a distanza di un anno la parità è arrivata.

Paolo Brambilla