Milano giù con le banche - Affaritaliani.it

Finanza

Milano giù con le banche

Il petrolio torna a fiaccare i listini del Vecchio Continente indeboliti anche dal dietrofront a sorpresa dell'indice Ifo tedesco sul clima degli affari. Aspettando l'appuntamento centrale della settimana, cioe' il meeting della Federal Reserve di domani e mercoledi', le Borse europee hanno vissuto una mattinata di sostanziale debolezza in funzione di un greggio indirizzato verso quota 31 dollari al barile: il Wti marzo cede il 3,5% a 31,05 dollari mentre il Brent marzo arretra del 3,1% a 31,18 dollari. Con le vendite che in tutta Europa penalizzano soprattutto energetici, banche e auto, Francoforte e Parigi viaggiano appena sotto la parita', mentre Madrid, dove i timori economici si mischiano alle incertezze sulla formazione di una maggioranza di governo stabile, perde lo 0,9%. Milano cede anch'essa lo 0,89% sul Ftse Mib perche', dopo il rimbalzo di giovedi' e venerdi', riprende la cautela sul settore bancario in attesa degli sviluppi sul tema "bad bank" e di passa avanti concreti nelle aggregazioni: se Mps sale di un altro 1% confermando la scommessa sulla volonta' di trovare a breve una soluzione chiara per l'istituto, Ubi (-4,1%) paga il fatto di essere il principale indiziato per un'alleanza con Siena. Sotto pressione anche Unicredit (-4%)

Avvio di aumento di capitale pesante per Saipem: il titolo guadagna il 6,7%, ma i diritti d'opzione continuano a segnare un teorico -18%. Fuori dall'Eurozona, -0,3% per Zurigo e -0,09% per Londra. In rosso i primi futures di Wall Street